Nel primo capitolo, ho considerato il causativo dal punto di vista tipologico. Esistono due modalità produttive per formare i causativi, quella morfologica e quella sintattica: la prima è sintetica ed era quella ereditata dal latino, la seconda analitica e vi appartengono le varie perifrasi elaborate successivamente. Vi sono poi i causativi lessicali. Poiché le costruzioni causative inglobano in una sola predicazione due momenti distinti, si generano delle alterazioni nella sintassi consueta. Sotto l'aspetto della semantica, ho poi considerato i nove punti elaborati da Dixon in relazione ai tre parametri fondamentali per definire il causativo da questo punto di vista. Nel secondo capitolo, mi sono brevemente soffermata sul concetto di grammaticalizzazione. Per valutare il grado raggiunto in un determinato momento del processo, Heine e Lehmann hanno elaborato una serie di quattro e sei parametri. Ho considerato, infine, un'ulteriore serie di parametri specifici per le perifrasi, elaborati da Bertinetto. Nel terzo capitolo, ho analizzato i dati empirici del processo di grammaticalizzazione. Quello che emerge da tale esame è che la distribuzione delle attestazioni, soprattutto per il periodo arcaico e classico, non è omogenea, ma sembra dipendere fortemente dal genere letterario.
La costruzione "facio+infinito" in latino: un percorso di grammaticalizzazione
REVELLO, FRANCESCA TERESA
2010/2011
Abstract
Nel primo capitolo, ho considerato il causativo dal punto di vista tipologico. Esistono due modalità produttive per formare i causativi, quella morfologica e quella sintattica: la prima è sintetica ed era quella ereditata dal latino, la seconda analitica e vi appartengono le varie perifrasi elaborate successivamente. Vi sono poi i causativi lessicali. Poiché le costruzioni causative inglobano in una sola predicazione due momenti distinti, si generano delle alterazioni nella sintassi consueta. Sotto l'aspetto della semantica, ho poi considerato i nove punti elaborati da Dixon in relazione ai tre parametri fondamentali per definire il causativo da questo punto di vista. Nel secondo capitolo, mi sono brevemente soffermata sul concetto di grammaticalizzazione. Per valutare il grado raggiunto in un determinato momento del processo, Heine e Lehmann hanno elaborato una serie di quattro e sei parametri. Ho considerato, infine, un'ulteriore serie di parametri specifici per le perifrasi, elaborati da Bertinetto. Nel terzo capitolo, ho analizzato i dati empirici del processo di grammaticalizzazione. Quello che emerge da tale esame è che la distribuzione delle attestazioni, soprattutto per il periodo arcaico e classico, non è omogenea, ma sembra dipendere fortemente dal genere letterario.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/109832