Obiettivo della tesi è analizzare, da un punto di vista psicosociale, il fenomeno, sempre più rilevante nelle società occidentali, della diffusione dei nuovi movimenti religiosi; con questa espressione si intendono tutti quei gruppi, religiosi e spirituali, sorti in tempi piuttosto recenti, soprattutto a partire dagli anni Sessanta, che si ispirano a versioni modificate delle religioni già esistenti o sviluppano idee del tutto originali. Questi movimenti, che frequentemente propongono stili di vita comunitari e offrono ai membri la possibilità di identificarsi con i loro principi, esercitano un fascino non indifferente su molti individui che vivono in una società individualista, governata da una continua confusione e sovrapposizione di valori e culture e che non offre la possibilità di costruire un'identità stabile e definita. In queste pagine si cerca di analizzare questo fenomeno, innanzitutto tentando di comprendere le caratteristiche e le dinamiche dei nuovi gruppi religiosi attraverso gli studi della psicologia sociale sui gruppi in generale: in particolare, vengono approfondite le dinamiche di gruppo, quali la fase di ingresso e socializzazione, l'influenza esercitata dalla collettività attraverso la pressione all'uniformità, la costituzione e l'adesione a norme comuni e il fenomeno della scelta di rischio. In secondo luogo, vengono riproposte le teorie e le ricerche relative alla costruzione dell'identità sociale e alla riduzione della dissonanza cognitiva nel contesto di gruppo, dal momento che i nuovi movimenti religiosi rappresentano innanzitutto un'importante fonte di identificazione e uno strumento per ridurre le incertezze e ottenere sostegno sociale alle proprie idee. A questo proposito, si fa anche riferimento agli studi sociologici che, a partire dagli anni Ottanta, hanno sottolineato l'importanza delle caratteristiche della società e delle motivazioni individuali come fattori che determinano l'adesione ai nuovi gruppi religiosi, contestando i precedenti studi, i quali, invece, avevano posto l'accento sulle presunte tecniche di indottrinamento e lavaggio del cervello che i nuovi gruppi religiosi avrebbero messo in atto nei confronti dei loro membri. Infine, vengono approfonditi i più recenti contributi psicosociali che hanno evidenziato come il processo della globalizzazione, dell'abbattimento di tutte le barriere e dello sviluppo di una società improntata al consumismo e alla mobilità abbiano determinato negli individui un senso di incertezza e di angoscia esistenziale. Questi sentimenti spingono i soggetti a ricercare sicurezza e stabilità in realtà locali ristrette, quali, appunto, i nuovi gruppi religiosi, in modo da potersi affidare ad un contesto che offra risposte semplici alla complessità della vita e che concentri tutti i possibili elementi negativi all'interno del gruppo. In conclusione, attraverso l'esposizione di una breve panoramica dei gruppi spirituali e religiosi attualmente più diffusi, si sottolinea come la comprensione di questo fenomeno non sia possibile se non si considerano i molteplici fattori, individuali e sociali, che lo determinano.

PROSPETTIVE PSICOSOCIALI SUL FENOMENO DELL'ADESIONE AI NUOVI GRUPPI RELIGIOSI

ODOARDI, STEFANIA
2009/2010

Abstract

Obiettivo della tesi è analizzare, da un punto di vista psicosociale, il fenomeno, sempre più rilevante nelle società occidentali, della diffusione dei nuovi movimenti religiosi; con questa espressione si intendono tutti quei gruppi, religiosi e spirituali, sorti in tempi piuttosto recenti, soprattutto a partire dagli anni Sessanta, che si ispirano a versioni modificate delle religioni già esistenti o sviluppano idee del tutto originali. Questi movimenti, che frequentemente propongono stili di vita comunitari e offrono ai membri la possibilità di identificarsi con i loro principi, esercitano un fascino non indifferente su molti individui che vivono in una società individualista, governata da una continua confusione e sovrapposizione di valori e culture e che non offre la possibilità di costruire un'identità stabile e definita. In queste pagine si cerca di analizzare questo fenomeno, innanzitutto tentando di comprendere le caratteristiche e le dinamiche dei nuovi gruppi religiosi attraverso gli studi della psicologia sociale sui gruppi in generale: in particolare, vengono approfondite le dinamiche di gruppo, quali la fase di ingresso e socializzazione, l'influenza esercitata dalla collettività attraverso la pressione all'uniformità, la costituzione e l'adesione a norme comuni e il fenomeno della scelta di rischio. In secondo luogo, vengono riproposte le teorie e le ricerche relative alla costruzione dell'identità sociale e alla riduzione della dissonanza cognitiva nel contesto di gruppo, dal momento che i nuovi movimenti religiosi rappresentano innanzitutto un'importante fonte di identificazione e uno strumento per ridurre le incertezze e ottenere sostegno sociale alle proprie idee. A questo proposito, si fa anche riferimento agli studi sociologici che, a partire dagli anni Ottanta, hanno sottolineato l'importanza delle caratteristiche della società e delle motivazioni individuali come fattori che determinano l'adesione ai nuovi gruppi religiosi, contestando i precedenti studi, i quali, invece, avevano posto l'accento sulle presunte tecniche di indottrinamento e lavaggio del cervello che i nuovi gruppi religiosi avrebbero messo in atto nei confronti dei loro membri. Infine, vengono approfonditi i più recenti contributi psicosociali che hanno evidenziato come il processo della globalizzazione, dell'abbattimento di tutte le barriere e dello sviluppo di una società improntata al consumismo e alla mobilità abbiano determinato negli individui un senso di incertezza e di angoscia esistenziale. Questi sentimenti spingono i soggetti a ricercare sicurezza e stabilità in realtà locali ristrette, quali, appunto, i nuovi gruppi religiosi, in modo da potersi affidare ad un contesto che offra risposte semplici alla complessità della vita e che concentri tutti i possibili elementi negativi all'interno del gruppo. In conclusione, attraverso l'esposizione di una breve panoramica dei gruppi spirituali e religiosi attualmente più diffusi, si sottolinea come la comprensione di questo fenomeno non sia possibile se non si considerano i molteplici fattori, individuali e sociali, che lo determinano.
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