Through this study, it is proposed a temporal excursus regarding the legal, economic, political and personal situation of the female gender figure, paying specifically attention to the ascending parable concerning the conquest of more rights in favor of women as such, although it was arduous and difficult. To exemplify these principles more clearly, after a historical premise on the analysis of the female condition since ancient times, we focus on the situation of women in the modern era. In particular, the study took into consideration one institution, that is marital authorization. This permission was necessary so that the married woman could carry out many actions in her legal life, from drawing up contracts to the possibility of legitimately conferring in front of the Court responsible for the case in which she was the protagonist. In post-unification Italy, this legislative provision was introduced by the Civil Code, promulgated with a Royal Decree, dated 25 June 1865. The institute's examination also focused on the study and observation of foreign legislation, such as the French Civil Code , promulgated on 21 March 1804, and also Allgemeines bürgerliches Gesetzbuch für die gesammten deutschen Erbländer der österreichischen Monarchie, or the Austrian ABGB, approved in the year 1811, and entered into force on 1 January 1812, very dissimilar to each other in this specific case . The study, in analyzing the condition of the female figure of the time, highlights the situation experienced by merchants women. In summary, the aim of this analysis is to understand the evolution of the female legal situation, placing at the center a key institution of the time, appreciated by some, but strongly opposed by others.
Attraverso tale studio, si propone un excursus temporale riguardante la situazione giuridica, economica, politica e personale della figura di genere femminile, ponendo l’attenzione in maniera specifica alla parabola ascendente concernente la conquista, seppur ardua ed ostica, di maggiori diritti a favore delle donne in quanto tali. Per esemplificare in maniera maggiormente chiara detti principi, dopo una premessa storica sull’analisi della condizione femminile sin dai tempi più risalenti, ci si concentra sulla situazione delle donne in epoca moderna. In particolar modo, lo studio ha preso in considerazione un istituto, quello dell’autorizzazione maritale. Detto consenso si rendeva necessario affinché la donna sposata potesse espletare molte azioni della propria vita giuridica, dal redigere contratti, sino alla possibilità di conferire legittimamente dinnanzi al Tribunale preposto per la causa che la vedeva protagonista. Nell’Italia postunitaria, tale previsione legislativa venne introdotta dal Codice civile, promulgato con un Regio decreto, datato 25 giugno 1865. L'esame dell’istituto si è concentrato altresì sullo studio e sull’osservazione di legislazioni estere, quali il Code civil francese, promulgato il 21 marzo 1804, ed altresì Allgemeines bürgerliches Gesetzbuch für die gesammten deutschen Erbländer der österreichischen Monarchie, ovvero l’ABGB austriaco, approvato nell’anno 1811, ed entrato in vigore il 1º gennaio 1812, molto dissimili tra loro in tale caso specifico. Lo studio, nell’analizzare la condizione della figura femminile dell’epoca, pone in rilievo la situazione vissuta dalle donne commercianti. In sintesi, il fine che si pone tale analisi è quello di comprendere quale sia stata l’evoluzione della situazione giuridica femminile, ponendo al centro un istituto cardine del tempo, da alcuni apprezzato, mentre da altri fortemente osteggiato.
La condizione giuridica della donna commerciante tra legislazione e giurisprudenza 1849 - 1861
MONTABONE, CHIARA
2023/2024
Abstract
Attraverso tale studio, si propone un excursus temporale riguardante la situazione giuridica, economica, politica e personale della figura di genere femminile, ponendo l’attenzione in maniera specifica alla parabola ascendente concernente la conquista, seppur ardua ed ostica, di maggiori diritti a favore delle donne in quanto tali. Per esemplificare in maniera maggiormente chiara detti principi, dopo una premessa storica sull’analisi della condizione femminile sin dai tempi più risalenti, ci si concentra sulla situazione delle donne in epoca moderna. In particolar modo, lo studio ha preso in considerazione un istituto, quello dell’autorizzazione maritale. Detto consenso si rendeva necessario affinché la donna sposata potesse espletare molte azioni della propria vita giuridica, dal redigere contratti, sino alla possibilità di conferire legittimamente dinnanzi al Tribunale preposto per la causa che la vedeva protagonista. Nell’Italia postunitaria, tale previsione legislativa venne introdotta dal Codice civile, promulgato con un Regio decreto, datato 25 giugno 1865. L'esame dell’istituto si è concentrato altresì sullo studio e sull’osservazione di legislazioni estere, quali il Code civil francese, promulgato il 21 marzo 1804, ed altresì Allgemeines bürgerliches Gesetzbuch für die gesammten deutschen Erbländer der österreichischen Monarchie, ovvero l’ABGB austriaco, approvato nell’anno 1811, ed entrato in vigore il 1º gennaio 1812, molto dissimili tra loro in tale caso specifico. Lo studio, nell’analizzare la condizione della figura femminile dell’epoca, pone in rilievo la situazione vissuta dalle donne commercianti. In sintesi, il fine che si pone tale analisi è quello di comprendere quale sia stata l’evoluzione della situazione giuridica femminile, ponendo al centro un istituto cardine del tempo, da alcuni apprezzato, mentre da altri fortemente osteggiato.File | Dimensione | Formato | |
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