Introduzione e obiettivi. Le indagini botaniche sugli ambienti ultramafici, finora concentrate sulle fanerogame, risultano carenti sulle crittogame. Nel caso dei licheni rupicoli, gli studi realizzati non chiariscono [a] se le comunità siano povere in individui e specie in analogia con quelle fanerogamiche; [b] se litotipi ultramafici differenti ospitino comunità differenti; [c] quanto l'elevato rapporto Mg/Ca e gli alti tenori in metalli pesanti delle ultramafiti trovino riscontro nella composizione chimica dei talli; [d] quali meccanismi consentano ai licheni di adattarsi a tali stress edafici e se siano coinvolti i metaboliti secondari (MLS), per i quali viene suggerito un ruolo nella regolazione lichenica dell'omeostasi dei metalli; [e] se fattori fisici di l'alterazione dei diversi litotipi condizionino la colonizzazione lichenica. Nella presente indagine, tali interrogativi sono stati affrontati mediante: [I] disamina della letteratura volta a realizzare una checklist delle specie licheniche rinvenute a livello mondiale sulle diverse ultramafiti e sui loro pattern metabolici; [II] indagini in campo e in laboratorio per caratterizzare le comunità licheniche rupicole sui diversi litotipi di due siti ultramafici delle Alpi Occidentali, considerando per le specie dominanti le relazioni fra contenuti in metalli e in MLS. Materiali e metodi. [I] La diversità lichenica su ultramafiti è stata esaminata mediante l'analisi multivariata dei dati floristici relativi a 22 aree di Europa e Nord America. Le relazioni fra comunità licheniche, caratteristiche geografiche e climatiche dei diversi siti, e pattern metabolici delle specie presenti sono state esaminate con analisi di correlazione canonica. [II] Il Monte Musiné e la conca del Pian del Re sono stati scelti come aree di studio rappresentative di differenti litotipi ultramafici e di uno mafico di controllo. [a, b]: Le comunità licheniche sono state rilevate in macroplot distribuiti fra i diversi litotipi. La struttura delle comunità è stata analizzata mediante analisi SDR. [c, d]: Analisi multivariate sono state effettuate per valutare le relazioni fra metalli nelle rocce e nei talli, quantificati in spettrometria di fluorescenza a raggi X, e MLS, valutati in cromatografia su strato sottile. [e] Test a strappo sono stati realizzati per esaminare l'attitudine alla disgregazione delle diverse ultramafiti. Risultati e conclusioni. (I) Oltre 400 specie censite su ultramafiti costituiscono comunità differenziate in base all'area bioclimatica, suggerendo per il fattore ¿substrato¿ una valenza subordinata a quella di altre variabili ambientali. I pattern metabolici complessivi sono invece omogenei nei diversi siti considerati. [II-a, b] Minore diversità e abbondanza specifica caratterizzano lherzoliti e duniti rispetto alle serpentiniti, a loro volta analoghe al controllo mafico. [II-c] Il contenuto in metalli dei talli lichenici rispecchia quello dei diversi litotipi colonizzati, laddove esposti a processi di alterazione superficiale. [II-d] Lo screening TLC dei MLS evidenzia come la presenza/assenza di certi metaboliti varii sui diversi litotipi, rivelando in alcuni casi fenomeni di vicarianza fra specie dominanti e in altri variabilità metabolica intraspecifica. [II-e] Le comunità licheniche sembrano dunque adattarsi allo stress chimico del substrato modulando il loro contenuto metabolico. Differenze nella colonizzazione paiono correlate alla diversa disgregazione superficiale dei litotipi.
Metalli e metaboliti secondari delle comunità licheniche rupicole su rocce ultramafiche
LORENZONI, FEDERICA
2013/2014
Abstract
Introduzione e obiettivi. Le indagini botaniche sugli ambienti ultramafici, finora concentrate sulle fanerogame, risultano carenti sulle crittogame. Nel caso dei licheni rupicoli, gli studi realizzati non chiariscono [a] se le comunità siano povere in individui e specie in analogia con quelle fanerogamiche; [b] se litotipi ultramafici differenti ospitino comunità differenti; [c] quanto l'elevato rapporto Mg/Ca e gli alti tenori in metalli pesanti delle ultramafiti trovino riscontro nella composizione chimica dei talli; [d] quali meccanismi consentano ai licheni di adattarsi a tali stress edafici e se siano coinvolti i metaboliti secondari (MLS), per i quali viene suggerito un ruolo nella regolazione lichenica dell'omeostasi dei metalli; [e] se fattori fisici di l'alterazione dei diversi litotipi condizionino la colonizzazione lichenica. Nella presente indagine, tali interrogativi sono stati affrontati mediante: [I] disamina della letteratura volta a realizzare una checklist delle specie licheniche rinvenute a livello mondiale sulle diverse ultramafiti e sui loro pattern metabolici; [II] indagini in campo e in laboratorio per caratterizzare le comunità licheniche rupicole sui diversi litotipi di due siti ultramafici delle Alpi Occidentali, considerando per le specie dominanti le relazioni fra contenuti in metalli e in MLS. Materiali e metodi. [I] La diversità lichenica su ultramafiti è stata esaminata mediante l'analisi multivariata dei dati floristici relativi a 22 aree di Europa e Nord America. Le relazioni fra comunità licheniche, caratteristiche geografiche e climatiche dei diversi siti, e pattern metabolici delle specie presenti sono state esaminate con analisi di correlazione canonica. [II] Il Monte Musiné e la conca del Pian del Re sono stati scelti come aree di studio rappresentative di differenti litotipi ultramafici e di uno mafico di controllo. [a, b]: Le comunità licheniche sono state rilevate in macroplot distribuiti fra i diversi litotipi. La struttura delle comunità è stata analizzata mediante analisi SDR. [c, d]: Analisi multivariate sono state effettuate per valutare le relazioni fra metalli nelle rocce e nei talli, quantificati in spettrometria di fluorescenza a raggi X, e MLS, valutati in cromatografia su strato sottile. [e] Test a strappo sono stati realizzati per esaminare l'attitudine alla disgregazione delle diverse ultramafiti. Risultati e conclusioni. (I) Oltre 400 specie censite su ultramafiti costituiscono comunità differenziate in base all'area bioclimatica, suggerendo per il fattore ¿substrato¿ una valenza subordinata a quella di altre variabili ambientali. I pattern metabolici complessivi sono invece omogenei nei diversi siti considerati. [II-a, b] Minore diversità e abbondanza specifica caratterizzano lherzoliti e duniti rispetto alle serpentiniti, a loro volta analoghe al controllo mafico. [II-c] Il contenuto in metalli dei talli lichenici rispecchia quello dei diversi litotipi colonizzati, laddove esposti a processi di alterazione superficiale. [II-d] Lo screening TLC dei MLS evidenzia come la presenza/assenza di certi metaboliti varii sui diversi litotipi, rivelando in alcuni casi fenomeni di vicarianza fra specie dominanti e in altri variabilità metabolica intraspecifica. [II-e] Le comunità licheniche sembrano dunque adattarsi allo stress chimico del substrato modulando il loro contenuto metabolico. Differenze nella colonizzazione paiono correlate alla diversa disgregazione superficiale dei litotipi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/10965