Among Jane Austen’s novels, Mansfield Park (1814) is considered a conservative text, which mirrors the author’s view of life and society. This dissertation examines the strict moral values enforced on the novel’s characters, who feel oppressed and consequently dare to rebel to authority (except for the protagonist, Fanny). In particular, such moral values are associated with precise neoclassical aesthetic standards, which are embodied by the protagonist. Moreover, Sir Thomas Bertram represents the most authoritative figure at Mansfield Park. His authority is also exerted on an international scale, as he owns a slave plantation in Antigua, thanks to which he financially supports his family. For this reason, several post-colonial readings of Mansfield Park have hypothesized Sir Thomas’ participation in the slave trade, an activity that might appear in contrast with the rigorous moral values of the novel. A number of acts of rebellion to patriarchal authority and tradition take place during the trip to Sotherton Court where the young people escape into the Park (also referred to as the “Wilderness”) in order to find freedom. Last but not least, the ha-ha and the iron gate located at Sotherton play a vital role as they evoke a sense of restraint leading the characters to rebel.

Tra i romanzi di Jane Austen, Mansfield Park (1814) è considerato un testo alquanto conservatore, che riflette il punto di vista dell’autrice sulla società e sulla vita in generale. La presente tesi mira ad esaminare i ferrei valori morali imposti sui personaggi del romanzo, i quali si sentono oppressi e di conseguenza osano ribellarsi all’autorità (tutti, eccetto la protagonista, Fanny). In particolare, i suddetti valori morali sono collegati a precisi canoni estetici neoclassici, incarnati appunto dalla protagonista. Sir Thomas Bertram, ritenuto la figura più autorevole di Mansfield Park, esercita la sua autorità anche su scala internazionale, poiché possiede una piantagione ad Antigua, che sicuramente utilizza schiavi come mano d’opera, e grazie alla quale mantiene finanziariamente la famiglia. Per questo, diverse interpretazioni post-coloniali di Mansfield Park hanno voluto ipotizzare un coinvolgimento di Sir Thomas nella tratta degli schiavi, attività che appare in contrasto con il rigore morale alla base del romanzo. Una serie di atti di ribellione all’autorità patriarcale e alla tradizione ha luogo durante la visita a Sotherton Court ove i più giovani scappano nel Parco (anche denominato “Wilderness” in inglese) al fine di trovare la libertà. Ultimi, ma non per importanza, l’ha-ha e la cancellata di ferro situati presso Sotherton svolgono un ruolo di rilievo giacché provocano una sensazione di limitazione che porta i personaggi a ribellarsi.

Autorità e Ribellione nel romanzo Mansfield Park di Jane Austen

DI BENEDETTO, CATERINA
2022/2023

Abstract

Tra i romanzi di Jane Austen, Mansfield Park (1814) è considerato un testo alquanto conservatore, che riflette il punto di vista dell’autrice sulla società e sulla vita in generale. La presente tesi mira ad esaminare i ferrei valori morali imposti sui personaggi del romanzo, i quali si sentono oppressi e di conseguenza osano ribellarsi all’autorità (tutti, eccetto la protagonista, Fanny). In particolare, i suddetti valori morali sono collegati a precisi canoni estetici neoclassici, incarnati appunto dalla protagonista. Sir Thomas Bertram, ritenuto la figura più autorevole di Mansfield Park, esercita la sua autorità anche su scala internazionale, poiché possiede una piantagione ad Antigua, che sicuramente utilizza schiavi come mano d’opera, e grazie alla quale mantiene finanziariamente la famiglia. Per questo, diverse interpretazioni post-coloniali di Mansfield Park hanno voluto ipotizzare un coinvolgimento di Sir Thomas nella tratta degli schiavi, attività che appare in contrasto con il rigore morale alla base del romanzo. Una serie di atti di ribellione all’autorità patriarcale e alla tradizione ha luogo durante la visita a Sotherton Court ove i più giovani scappano nel Parco (anche denominato “Wilderness” in inglese) al fine di trovare la libertà. Ultimi, ma non per importanza, l’ha-ha e la cancellata di ferro situati presso Sotherton svolgono un ruolo di rilievo giacché provocano una sensazione di limitazione che porta i personaggi a ribellarsi.
ENG
Among Jane Austen’s novels, Mansfield Park (1814) is considered a conservative text, which mirrors the author’s view of life and society. This dissertation examines the strict moral values enforced on the novel’s characters, who feel oppressed and consequently dare to rebel to authority (except for the protagonist, Fanny). In particular, such moral values are associated with precise neoclassical aesthetic standards, which are embodied by the protagonist. Moreover, Sir Thomas Bertram represents the most authoritative figure at Mansfield Park. His authority is also exerted on an international scale, as he owns a slave plantation in Antigua, thanks to which he financially supports his family. For this reason, several post-colonial readings of Mansfield Park have hypothesized Sir Thomas’ participation in the slave trade, an activity that might appear in contrast with the rigorous moral values of the novel. A number of acts of rebellion to patriarchal authority and tradition take place during the trip to Sotherton Court where the young people escape into the Park (also referred to as the “Wilderness”) in order to find freedom. Last but not least, the ha-ha and the iron gate located at Sotherton play a vital role as they evoke a sense of restraint leading the characters to rebel.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/109606