Nel mondo romano, intrinsecamente poco interessato alla vecchiaia in sé, le donne anziane sembrano ricoprire un ruolo del tutto marginale. Escluse in quanto donne dai "virilia officia" e inutili per la società romana, in quanto ormai incapaci di dare alla luce cittadini e soldati, nell'immaginario collettivo le vecchie sembrano sfogare la propria frustrazione di esseri irrazionali rendendosi protagoniste di azioni sconvenienti e, in alcuni casi, illecite: tentano di sedurre uomini più giovani, si ubriacano, si dedicano alla magia oscura, insegnano trucchi e incantesimi alle ragazze più giovani. Solo con l'avvento e la diffusione del cristianesimo per le donne anziane l'incapacità di generare figli diventa un valore aggiunto: non esponendosi più al peccato, le vecchie cristiane possono vivere nella castità e nella preghiera come madri e come vedove.
Anus. La donna anziana a Roma tra realtà e immaginario
MERLETTI, FRANCESCO
2022/2023
Abstract
Nel mondo romano, intrinsecamente poco interessato alla vecchiaia in sé, le donne anziane sembrano ricoprire un ruolo del tutto marginale. Escluse in quanto donne dai "virilia officia" e inutili per la società romana, in quanto ormai incapaci di dare alla luce cittadini e soldati, nell'immaginario collettivo le vecchie sembrano sfogare la propria frustrazione di esseri irrazionali rendendosi protagoniste di azioni sconvenienti e, in alcuni casi, illecite: tentano di sedurre uomini più giovani, si ubriacano, si dedicano alla magia oscura, insegnano trucchi e incantesimi alle ragazze più giovani. Solo con l'avvento e la diffusione del cristianesimo per le donne anziane l'incapacità di generare figli diventa un valore aggiunto: non esponendosi più al peccato, le vecchie cristiane possono vivere nella castità e nella preghiera come madri e come vedove.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/109595