Keywords: stroke, cerebrovascular alterations, primary prevention, diagnostic approaches, common carotid artery, intima-media thickness, ultrasound, B-mode, M-mode, automatic measurement. Cerebrovascular alterations, particularly the ischemic or hemorrhagic stroke, despite major improvements in primary prevention and acute treatment over the last years, are still one of the most important death causes in industrialized countries. There are many diagnostic approaches and useful techniques to identify any risk factors. Among them, we can mention carotid ultrasound as one of the main methods. The aims of this study are to verify if the intima-media thickness can be considered as an early sign of stroke onset, to examine the reliability and the possible use of three different analysis methods to study the carotid artery wall via ultrasound and to provide an evaluation guide to estimate the carotid wall dimension. The different scanning technique used are based on B-mode (Brightness Modulated Mode), M-mode (Motion Mode) and automatic measurement QIMT (Quality Intima Media Thickness) of the common carotid artery wall at one centimeter before carotid bulb. A retrospective study has been conducted on 40 patients, both males and females aged between 35 and 75 years, divided into cases and controls. The obtained data were compared verifying if an increased intima media thickness recurred in patients with previous stroke and which is the most reliable measurement method. An investigation into the correlation between intimal media thickening and stroke is thus provided and a guide is shown on the execution of ultrasound examination using the three different measurement methods and on the most reliable and usable methods in a hospital environment, explaining both the benefits and the difficulties in their use. The results seem to confirm the correlation between an increase in vessel wall thickness and stroke and show how the use of ultrasound via M-mode is a valid alternative to the “traditional” manual measurement.

Parole chiave: ictus, alterazioni cerebrovascolari, prevenzione primaria, tecniche diagnostiche, arteria carotide comune, spessore medio-intimale, ultrasuoni, B-mode, M-mode, misurazione automatica. Le alterazioni cerebrovascolari, in particolare l’ictus ischemico o emorragico, nonostante i grandi miglioramenti nella prevenzione primaria e nella terapia in fase acuta degli ultimi anni, rappresentano una delle principali cause di morte nei paesi industrializzati. Gli approcci diagnostici e le tecniche utili per poter identificare eventuali fattori di rischio sono numerosi. Tra questi, possiamo considerare l’ecografia carotidea come una delle metodiche principali. Gli obiettivi di questo lavoro sono dunque verificare se l’ispessimento medio intimale possa essere considerato segno precoce per l’insorgenza dell’ictus, studiare l’affidabilità e l’uso possibile di tre diverse tecniche di analisi della parete dell’arteria carotide comune tramite ultrasuoni e fornire una guida pratica per la valutazione della dimensione della parete arteriosa. Le tecniche di scansione utilizzate sono basate sull’analisi tramite B-mode (Brightness Modulated Mode), M-mode (Motion Mode) e misurazione automatica QIMT (Quality Intima Media Thickness) della parete dell’arteria carotide comune a 1 cm dall’origine del bulbo carotideo. È stato condotto uno studio retrospettivo su 40 pazienti, sia di genere maschile sia di genere femminile e di età compresa tra i 35 e 75 anni, che sono stati suddivisi in casi e in controlli. Sono stati comparati i dati ottenuti andando a verificare se un aumento dell’ispessimento medio intimale risultasse frequente nei pazienti con pregresso ictus e quale tecnica di misurazione offrisse il risultato più attendibile. Viene così fornita un’indagine sulla correlazione tra ispessimento medio intimale e ictus e illustrata sia una guida sull’esecuzione degli esami ecografici tramite le tre diverse misurazioni sia un’analisi su quale di esse sia la più affidabile e utilizzabile in ambiente ospedaliero, esplicitando sia i benefici sia le difficoltà riscontrate. I risultati sembrano confermare la correlazione tra un aumento dello spessore della parete vasale e ictus e mostrano come l’utilizzo di ultrasuoni tramite M-mode sia una valida alternativa alla “tradizionale” misurazione manuale.

Utilizzo di tre metodiche di calcolo dell’ispessimento medio intimale dell’arteria carotide comune correlato all’indagine di prevenzione sull’ictus cerebrale

PISTONE, LAURA
2022/2023

Abstract

Parole chiave: ictus, alterazioni cerebrovascolari, prevenzione primaria, tecniche diagnostiche, arteria carotide comune, spessore medio-intimale, ultrasuoni, B-mode, M-mode, misurazione automatica. Le alterazioni cerebrovascolari, in particolare l’ictus ischemico o emorragico, nonostante i grandi miglioramenti nella prevenzione primaria e nella terapia in fase acuta degli ultimi anni, rappresentano una delle principali cause di morte nei paesi industrializzati. Gli approcci diagnostici e le tecniche utili per poter identificare eventuali fattori di rischio sono numerosi. Tra questi, possiamo considerare l’ecografia carotidea come una delle metodiche principali. Gli obiettivi di questo lavoro sono dunque verificare se l’ispessimento medio intimale possa essere considerato segno precoce per l’insorgenza dell’ictus, studiare l’affidabilità e l’uso possibile di tre diverse tecniche di analisi della parete dell’arteria carotide comune tramite ultrasuoni e fornire una guida pratica per la valutazione della dimensione della parete arteriosa. Le tecniche di scansione utilizzate sono basate sull’analisi tramite B-mode (Brightness Modulated Mode), M-mode (Motion Mode) e misurazione automatica QIMT (Quality Intima Media Thickness) della parete dell’arteria carotide comune a 1 cm dall’origine del bulbo carotideo. È stato condotto uno studio retrospettivo su 40 pazienti, sia di genere maschile sia di genere femminile e di età compresa tra i 35 e 75 anni, che sono stati suddivisi in casi e in controlli. Sono stati comparati i dati ottenuti andando a verificare se un aumento dell’ispessimento medio intimale risultasse frequente nei pazienti con pregresso ictus e quale tecnica di misurazione offrisse il risultato più attendibile. Viene così fornita un’indagine sulla correlazione tra ispessimento medio intimale e ictus e illustrata sia una guida sull’esecuzione degli esami ecografici tramite le tre diverse misurazioni sia un’analisi su quale di esse sia la più affidabile e utilizzabile in ambiente ospedaliero, esplicitando sia i benefici sia le difficoltà riscontrate. I risultati sembrano confermare la correlazione tra un aumento dello spessore della parete vasale e ictus e mostrano come l’utilizzo di ultrasuoni tramite M-mode sia una valida alternativa alla “tradizionale” misurazione manuale.
ITA
Keywords: stroke, cerebrovascular alterations, primary prevention, diagnostic approaches, common carotid artery, intima-media thickness, ultrasound, B-mode, M-mode, automatic measurement. Cerebrovascular alterations, particularly the ischemic or hemorrhagic stroke, despite major improvements in primary prevention and acute treatment over the last years, are still one of the most important death causes in industrialized countries. There are many diagnostic approaches and useful techniques to identify any risk factors. Among them, we can mention carotid ultrasound as one of the main methods. The aims of this study are to verify if the intima-media thickness can be considered as an early sign of stroke onset, to examine the reliability and the possible use of three different analysis methods to study the carotid artery wall via ultrasound and to provide an evaluation guide to estimate the carotid wall dimension. The different scanning technique used are based on B-mode (Brightness Modulated Mode), M-mode (Motion Mode) and automatic measurement QIMT (Quality Intima Media Thickness) of the common carotid artery wall at one centimeter before carotid bulb. A retrospective study has been conducted on 40 patients, both males and females aged between 35 and 75 years, divided into cases and controls. The obtained data were compared verifying if an increased intima media thickness recurred in patients with previous stroke and which is the most reliable measurement method. An investigation into the correlation between intimal media thickening and stroke is thus provided and a guide is shown on the execution of ultrasound examination using the three different measurement methods and on the most reliable and usable methods in a hospital environment, explaining both the benefits and the difficulties in their use. The results seem to confirm the correlation between an increase in vessel wall thickness and stroke and show how the use of ultrasound via M-mode is a valid alternative to the “traditional” manual measurement.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
964470_tesi1.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 2.11 MB
Formato Adobe PDF
2.11 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/109455