Study’s design: descriptive observational study and case report Objective: investigating the application and effectiveness of Graded Motor Imagery (GMI) in neurorehabilitation, particularly for Hemiplegic Shoulder Pain (HSP), by developing an hypothetical protocol suitable for this condition. Background: following a stroke, HSP is among the four most common medical complications, along with depression, falls, and urinary tract infections. This condition is associated with a reduction in the functional use of the upper limb, interference with rehabilitation, higher rates of depression, and a poorer life quality. Motor imagery emerges as a promising perspective in the field of neurorehabilitation for upper limb recovery, as it can be easily integrated into conventional therapeutic practices due to its safety and lack of the need for expensive equipment. Among the rehabilitative approaches utilizing motor imagery is Graded Motor Imagery, a comprehensive program consisting of three phases designed to address pain through an interdisciplinary therapeutic approach. Materials and methods: initially, a narrative review was conducted on the use of motor imagery in neurorehabilitation, specifically focusing on Graded Motor Imagery (GMI) applied to Hemiplegic Shoulder Pain (HSP), with the aim of investigating its effectiveness and identifying existing guidelines. Subsequently, in March 2023, at the intensive rehabilitation department of San Camillo health facility, a participant was selected based on specific inclusion and exclusion criteria. Following the selection, GMI was administered to the participant, developing a protocol hypothesis and assessing the tool's effectiveness on pain, monitored at the beginning and end of each phase. Results: the narrative review, conducted by applying specific filters for publication dates and study quality, resulted in a total of 15 used publications. Additionally, the hypothesis of the GMI protocol for HSP was developed and implemented, consisting of three phases: right/left discrimination, Mirror Therapy, and explicit motor imagery, administered sequentially. The administration of GMI, concerning pain, did not lead to any changes. Conclusions: From the results obtained through the narrative review, it emerges that motor imagery is a practice already widely studied in the literature, with various applications in the neurorehabilitation field. Conversely, Graded Motor Imagery appears to be a tool that requires further research and studies, conducted with the same methodology and involving a larger number of patients with similar diagnoses. The research could lead to a more specific configuration of treatment protocols considering factors such as progression and treatment duration in relation to participant characteristics. Lastly, practical application confirms that GMI is a potential tool for use in neurorehabilitation, thanks to its flexibility allowing adaptation to the clinical and individual characteristics of the patient. However, it requires interdisciplinary preparation on the part of the professional, including elements related to the cognitive and behavioral spheres.

Disegno dello studio: studio osservazionale descrittivo e un case report Obiettivo: indagare l’utilizzo e l’efficacia della Graded Motor Imagery (GMI) in neuroriabilitazione, in particolare per l’Hemiplegic Shoulder Pain (HSP), elaborando un’ipotesi di protocollo applicabile a questa patologia. Background: l’HSP è tra le quattro complicanze mediche più comuni successive all’ictus insieme a depressione, cadute e infezioni del tratto urinario. A questa patologia è associata una riduzione dell’uso funzionale dell’arto superiore, l’interferenza con la riabilitazione, tassi più elevati di depressione e una peggiore qualità di vita. L'immaginazione motoria si presenta come una prospettiva promettente nell'ambito della neuroriabilitazione per il recupero dell’arto superiore, essendo facilmente integrabile nelle pratiche terapeutiche convenzionali, grazie alla sua sicurezza e all'assenza di necessità di costose attrezzature. Tra le proposte riabilitative che la utilizzano può essere compresa la Graded Motor Imagery, un programma completo composto da 3 fasi, realizzato per trattare il dolore tramite un approccio terapeutico interdisciplinare. Materiali e metodi: inizialmente è stata condotta una revisione narrativa sull’utilizzo in neuroriabilitazione dell’immaginazione motoria, ed in particolare della GMI applicata all’HSP, con lo scopo di indagarne l’efficacia ed individuare l’esistenza di linee guida. Successivamente, nel mese di Marzo 2023 presso il reparto di riabilitazione intensiva del presidio sanitario San Camillo, è stato selezionato un partecipante secondo specifici criteri di inclusione ed esclusione. Dopo la selezione, è stata somministrata la GMI al partecipante, sviluppando un’ipotesi di protocollo e valutando l’efficacia dello strumento sul dolore, monitorato all’inizio e alla fine di ogni fase. Risultati: la revisione narrativa, condotta applicando precisi filtri per le date di pubblicazione e la qualità degli studi, ha portato ad un totale di 15 pubblicazioni utilizzate. Inoltre è stata sviluppata e applicata l’ipotesi di protocollo GMI per l’HSP, che consta di tre fasi, ovvero discriminazione destra/sinistra, Mirror Therapy e immagine motoria esplicita, erogate in sequenza. La somministrazione della GMI, per quanto riguarda il dolore, non ha portato ad alcun cambiamento. Conclusioni: dai risultati ottenuti mediante la revisione narrativa, emerge come la l’immaginazione motoria sia una pratica già ampiamente studiata in letteratura, con diverse applicazioni nell’ambito neuroriabilitativo. Viceversa, la Graded Motor Imagery risulta essere uno strumento che necessita di ulteriori ricerche e studi, che siano condotti con la stessa metodologia e che coinvolgano un numero più ampio di pazienti con diagnosi simili. La ricerca potrebbe condurre ad una configurazione più specifica dei protocolli di trattamento considerando fattori come la progressione e la durata del trattamento in relazione alle caratteristiche dei partecipanti. Infine, l’applicazione pratica, conferma come la GMI sia un potenziale strumento utilizzabile in neuroriabilitazione, grazie alla sua flessibilità che permette di adattarlo alle caratteristiche cliniche ed individuali del paziente. Tuttavia, necessita di una preparazione interdisciplinare da parte del professionista, che includa elementi riguardanti la sfera cognitiva e comportamentale. ​

L'immagine motoria per il trattamento del dolore alla spalla nei pazienti emiplegici: applicazione della Graded Motor Imagery ad un caso clinico ​

FERRERO, EMANUELE
2022/2023

Abstract

Disegno dello studio: studio osservazionale descrittivo e un case report Obiettivo: indagare l’utilizzo e l’efficacia della Graded Motor Imagery (GMI) in neuroriabilitazione, in particolare per l’Hemiplegic Shoulder Pain (HSP), elaborando un’ipotesi di protocollo applicabile a questa patologia. Background: l’HSP è tra le quattro complicanze mediche più comuni successive all’ictus insieme a depressione, cadute e infezioni del tratto urinario. A questa patologia è associata una riduzione dell’uso funzionale dell’arto superiore, l’interferenza con la riabilitazione, tassi più elevati di depressione e una peggiore qualità di vita. L'immaginazione motoria si presenta come una prospettiva promettente nell'ambito della neuroriabilitazione per il recupero dell’arto superiore, essendo facilmente integrabile nelle pratiche terapeutiche convenzionali, grazie alla sua sicurezza e all'assenza di necessità di costose attrezzature. Tra le proposte riabilitative che la utilizzano può essere compresa la Graded Motor Imagery, un programma completo composto da 3 fasi, realizzato per trattare il dolore tramite un approccio terapeutico interdisciplinare. Materiali e metodi: inizialmente è stata condotta una revisione narrativa sull’utilizzo in neuroriabilitazione dell’immaginazione motoria, ed in particolare della GMI applicata all’HSP, con lo scopo di indagarne l’efficacia ed individuare l’esistenza di linee guida. Successivamente, nel mese di Marzo 2023 presso il reparto di riabilitazione intensiva del presidio sanitario San Camillo, è stato selezionato un partecipante secondo specifici criteri di inclusione ed esclusione. Dopo la selezione, è stata somministrata la GMI al partecipante, sviluppando un’ipotesi di protocollo e valutando l’efficacia dello strumento sul dolore, monitorato all’inizio e alla fine di ogni fase. Risultati: la revisione narrativa, condotta applicando precisi filtri per le date di pubblicazione e la qualità degli studi, ha portato ad un totale di 15 pubblicazioni utilizzate. Inoltre è stata sviluppata e applicata l’ipotesi di protocollo GMI per l’HSP, che consta di tre fasi, ovvero discriminazione destra/sinistra, Mirror Therapy e immagine motoria esplicita, erogate in sequenza. La somministrazione della GMI, per quanto riguarda il dolore, non ha portato ad alcun cambiamento. Conclusioni: dai risultati ottenuti mediante la revisione narrativa, emerge come la l’immaginazione motoria sia una pratica già ampiamente studiata in letteratura, con diverse applicazioni nell’ambito neuroriabilitativo. Viceversa, la Graded Motor Imagery risulta essere uno strumento che necessita di ulteriori ricerche e studi, che siano condotti con la stessa metodologia e che coinvolgano un numero più ampio di pazienti con diagnosi simili. La ricerca potrebbe condurre ad una configurazione più specifica dei protocolli di trattamento considerando fattori come la progressione e la durata del trattamento in relazione alle caratteristiche dei partecipanti. Infine, l’applicazione pratica, conferma come la GMI sia un potenziale strumento utilizzabile in neuroriabilitazione, grazie alla sua flessibilità che permette di adattarlo alle caratteristiche cliniche ed individuali del paziente. Tuttavia, necessita di una preparazione interdisciplinare da parte del professionista, che includa elementi riguardanti la sfera cognitiva e comportamentale. ​
ITA
Study’s design: descriptive observational study and case report Objective: investigating the application and effectiveness of Graded Motor Imagery (GMI) in neurorehabilitation, particularly for Hemiplegic Shoulder Pain (HSP), by developing an hypothetical protocol suitable for this condition. Background: following a stroke, HSP is among the four most common medical complications, along with depression, falls, and urinary tract infections. This condition is associated with a reduction in the functional use of the upper limb, interference with rehabilitation, higher rates of depression, and a poorer life quality. Motor imagery emerges as a promising perspective in the field of neurorehabilitation for upper limb recovery, as it can be easily integrated into conventional therapeutic practices due to its safety and lack of the need for expensive equipment. Among the rehabilitative approaches utilizing motor imagery is Graded Motor Imagery, a comprehensive program consisting of three phases designed to address pain through an interdisciplinary therapeutic approach. Materials and methods: initially, a narrative review was conducted on the use of motor imagery in neurorehabilitation, specifically focusing on Graded Motor Imagery (GMI) applied to Hemiplegic Shoulder Pain (HSP), with the aim of investigating its effectiveness and identifying existing guidelines. Subsequently, in March 2023, at the intensive rehabilitation department of San Camillo health facility, a participant was selected based on specific inclusion and exclusion criteria. Following the selection, GMI was administered to the participant, developing a protocol hypothesis and assessing the tool's effectiveness on pain, monitored at the beginning and end of each phase. Results: the narrative review, conducted by applying specific filters for publication dates and study quality, resulted in a total of 15 used publications. Additionally, the hypothesis of the GMI protocol for HSP was developed and implemented, consisting of three phases: right/left discrimination, Mirror Therapy, and explicit motor imagery, administered sequentially. The administration of GMI, concerning pain, did not lead to any changes. Conclusions: From the results obtained through the narrative review, it emerges that motor imagery is a practice already widely studied in the literature, with various applications in the neurorehabilitation field. Conversely, Graded Motor Imagery appears to be a tool that requires further research and studies, conducted with the same methodology and involving a larger number of patients with similar diagnoses. The research could lead to a more specific configuration of treatment protocols considering factors such as progression and treatment duration in relation to participant characteristics. Lastly, practical application confirms that GMI is a potential tool for use in neurorehabilitation, thanks to its flexibility allowing adaptation to the clinical and individual characteristics of the patient. However, it requires interdisciplinary preparation on the part of the professional, including elements related to the cognitive and behavioral spheres.
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