La dieta mediterranea (MedDiet) è un modello alimentare ricco di alimenti a base vegetale (cereali integrali, legumi, frutta secca, frutta, verdura ed erbe aromatiche) e povero di carne rossa e lavorata. Include il consumo di pesce, frutti di mare, uova, carne bianca, latticini e l’olio d’oliva come principale fonte di grassi. Tuttavia, sarebbe riduttivo intenderla esclusivamente come una combinazione di alimenti. Occorre, invece, considerarla come un vero e proprio stile di vita salutare ed attivo che include al suo interno un’adeguata attività fisica, un adeguato riposo, la convivialità, il rispetto per l’ambiente e la biodiversità. Dopo il riconoscimento nel 2010 da parte dell’UNESCO come Patrimonio culturale Immateriale dell’umanità, è cresciuta l’attenzione della comunità scientifica per i potenziali effetti positivi che essa può apportare sia in termini di salute umana che sull’ambiente. Oggi è considerata in grado di ridurre il rischio di sviluppare patologie non trasmissibili come le malattie cardiovascolari, il cancro, l’obesità, la sindrome metabolica e il diabete. Ciononostante, negli ultimi anni, nei paesi del Mediterraneo e soprattutto nelle giovani generazioni, è stato osservato un allontanamento dalle abitudini alimentari a favore di diete occidentali ricche di calorie ma molto povere di nutrienti. Lo scopo del presente contributo è stato quello di indagare l’aderenza al modello dietetico mediterraneo, lo stato nutrizionale e le conoscenze alimentari in una coorte di 701 adolescenti frequentanti la scuola secondaria di II grado nella città di Saluzzo (CN), in Piemonte. La scelta del campione è ricaduta appositamente su studenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni perché l’adolescenza è per natura una fase di rapidi cambiamenti, sia fisici che psicologici, che vanno supportati da un’adeguata alimentazione. Agli studenti è stato somministrato un questionario contenente domande riguardanti le loro abitudini alimentari e di attività fisica, la loro partecipazione alla spesa e alla preparazione dei pasti. Nello specifico, l’aderenza alla MedDiet è stata valutata servendosi del questionario KIDMED (Mediterranean Diet Quality Index for children and teenagers) sviluppato e validato da Serra- Majem e colleghi. Il 19% degli studenti è risultato avere un’alta aderenza alla MedDiet, il 61% una media aderenza e il 20% una bassa aderenza. Gli adolescenti che avevano un’aderenza maggiore alla MedDiet avevano anche una migliore qualità generale della dieta, praticavano più ore di attività fisica durante la settimana e hanno dimostrato di avere una migliore conoscenza degli alimenti. Per contro, non è stata riscontrata una relazione significativa tra lo stato del peso e l’aderenza alla MedDiet.
Aderenza al modello dietetico mediterraneo, conoscenze alimentari e stato nutrizionale in una coorte di 701 adolescenti frequentanti la scuola secondaria di II grado nella città di Saluzzo
ARGENTO, GRETA
2022/2023
Abstract
La dieta mediterranea (MedDiet) è un modello alimentare ricco di alimenti a base vegetale (cereali integrali, legumi, frutta secca, frutta, verdura ed erbe aromatiche) e povero di carne rossa e lavorata. Include il consumo di pesce, frutti di mare, uova, carne bianca, latticini e l’olio d’oliva come principale fonte di grassi. Tuttavia, sarebbe riduttivo intenderla esclusivamente come una combinazione di alimenti. Occorre, invece, considerarla come un vero e proprio stile di vita salutare ed attivo che include al suo interno un’adeguata attività fisica, un adeguato riposo, la convivialità, il rispetto per l’ambiente e la biodiversità. Dopo il riconoscimento nel 2010 da parte dell’UNESCO come Patrimonio culturale Immateriale dell’umanità, è cresciuta l’attenzione della comunità scientifica per i potenziali effetti positivi che essa può apportare sia in termini di salute umana che sull’ambiente. Oggi è considerata in grado di ridurre il rischio di sviluppare patologie non trasmissibili come le malattie cardiovascolari, il cancro, l’obesità, la sindrome metabolica e il diabete. Ciononostante, negli ultimi anni, nei paesi del Mediterraneo e soprattutto nelle giovani generazioni, è stato osservato un allontanamento dalle abitudini alimentari a favore di diete occidentali ricche di calorie ma molto povere di nutrienti. Lo scopo del presente contributo è stato quello di indagare l’aderenza al modello dietetico mediterraneo, lo stato nutrizionale e le conoscenze alimentari in una coorte di 701 adolescenti frequentanti la scuola secondaria di II grado nella città di Saluzzo (CN), in Piemonte. La scelta del campione è ricaduta appositamente su studenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni perché l’adolescenza è per natura una fase di rapidi cambiamenti, sia fisici che psicologici, che vanno supportati da un’adeguata alimentazione. Agli studenti è stato somministrato un questionario contenente domande riguardanti le loro abitudini alimentari e di attività fisica, la loro partecipazione alla spesa e alla preparazione dei pasti. Nello specifico, l’aderenza alla MedDiet è stata valutata servendosi del questionario KIDMED (Mediterranean Diet Quality Index for children and teenagers) sviluppato e validato da Serra- Majem e colleghi. Il 19% degli studenti è risultato avere un’alta aderenza alla MedDiet, il 61% una media aderenza e il 20% una bassa aderenza. Gli adolescenti che avevano un’aderenza maggiore alla MedDiet avevano anche una migliore qualità generale della dieta, praticavano più ore di attività fisica durante la settimana e hanno dimostrato di avere una migliore conoscenza degli alimenti. Per contro, non è stata riscontrata una relazione significativa tra lo stato del peso e l’aderenza alla MedDiet.File | Dimensione | Formato | |
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