Come tutti coloro che si sono dedicati agli studi e alla pratica della Medicina Veterinaria, la mia vocazione principale è senz’altro quella del benessere degli animali. È raro che per assolvere a questa missione ci si debba occupare, non solo degli animali in natura o degli animali in contesti domestici, ma anche con un diverso genere di “interlocutori” costituito dai disposofobici. Si tratta di accumulatori seriali di animali sui quali non esiste molta letteratura. Viceversa, su questo fenomeno ho avuto la possibilità di poter conoscere e approfondire il progetto de “La Traccia” del comune dell’ASL di Alessandria. Nel suo svolgimento si è occupato di questa rara, ma non così infrequente, patologia e ha avuto i caratteri anche della ricerca, perché non assistito da dati e certezze consolidate. Il progetto di tesi che ho svolto si è basato su osservazioni di comportamenti e su considerazioni e valutazioni conseguenti. Inoltre, ho tentato di proporre metodi e percorsi operativi per realizzare linee guida o almeno prassi che aumentino e agevolino le possibilità di intervento. E, infine, ho potuto apprezzare l’importanza della collaborazione, della formazione, della digitalizzazione e del dialogo per le problematiche complesse come quelle esaminate.

Il benessere degli animali e la disposofobia (disturbo da accumulo): il ruolo del Medico Veterinario.

ROSI, ROMILDA
2022/2023

Abstract

Come tutti coloro che si sono dedicati agli studi e alla pratica della Medicina Veterinaria, la mia vocazione principale è senz’altro quella del benessere degli animali. È raro che per assolvere a questa missione ci si debba occupare, non solo degli animali in natura o degli animali in contesti domestici, ma anche con un diverso genere di “interlocutori” costituito dai disposofobici. Si tratta di accumulatori seriali di animali sui quali non esiste molta letteratura. Viceversa, su questo fenomeno ho avuto la possibilità di poter conoscere e approfondire il progetto de “La Traccia” del comune dell’ASL di Alessandria. Nel suo svolgimento si è occupato di questa rara, ma non così infrequente, patologia e ha avuto i caratteri anche della ricerca, perché non assistito da dati e certezze consolidate. Il progetto di tesi che ho svolto si è basato su osservazioni di comportamenti e su considerazioni e valutazioni conseguenti. Inoltre, ho tentato di proporre metodi e percorsi operativi per realizzare linee guida o almeno prassi che aumentino e agevolino le possibilità di intervento. E, infine, ho potuto apprezzare l’importanza della collaborazione, della formazione, della digitalizzazione e del dialogo per le problematiche complesse come quelle esaminate.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/109380