Il pesce spada è una specie conosciuta in tutto il mondo per la caratteristica spada da cui prende il nome. Proprio la spada è fonte di interesse per gli studiosi: essa presenta morfologie strutturali interne variabili costituite dalla presenza o assenza di un numero variabile di cavità; non è chiaro se queste cavità abbiano una particolare funzione fisiologica né se siano correlate a una diversità genetica o evolutiva. Questo studio sperimentale, grazie all’utilizzo della diagnostica per immagini (radiologia e tomografia computerizzata), dell’istologia e della genetica, ha cercato di trovare risposta a queste domande verificando le correlazioni tra la morfologia di queste cavitazioni con le dimensioni del rostro, la sua densità e la genetica del pesce e osservando e descrivendo microscopicamente il tessuto presente nelle cavità di alcune di queste spade. Sono stati presi in esame 781 rostri. Tutti sono stati studiati mediante radiogrammi, 89 sono stati sottoposti a scansioni tomografiche, 104 sono stati sottoposti ad analisi genetiche e da 2 rostri sono stati prelevati e analizzati campioni di tessuto cavitario. I rostri sono stati suddivisi in cinque categorie a seconda del tipo morfologico emerso all’esame radiografico; sfruttando quest’ultimo sono state misurate la larghezza e la lunghezza delle spade. Per mezzo delle scansioni tomografiche sono state misurate la densità media dei rostri e la densità specifica a livello della base, della metà e dell’apice dei rostri. La caratterizzazione genetica è stata eseguita utilizzando i marker mitocondriali CR (control region), NADH subunità 2, COI (citocromo ossidasi subunità 1). I dati ottenuti da radiografie, scansioni tomografiche e analisi genetiche sono successivamente stati analizzati con test statistici che comprendevano test di normalità, di uguaglianza delle varianze e di confronto fra medie per l’analisi dei dati relativi alla diagnostica per immagini e test fst e MANOVA per l’analisi dei dati relativi ai dati genetici. I risultati dell’analisi dei dati ricavati mediante diagnostica per immagini indicano una correlazione positiva tra il tipo morfologico e le dimensioni del rostro e tra il tipo morfologico e la densità dello stesso. Quest’ultima correlazione, per via del ridotto numero di campioni presenti in alcune categorie, avrà bisogno in futuro di ulteriori studi per essere confermata. I risultati genetici non sembrano indicare una chiara correlazione tra genetica e tipo morfologico, suggerendo che altri fattori potrebbero influenzare la morfologia della spada. Lo studio istologico dei tessuti cavitari ha evidenziato la presenza di tessuto simil ematopoietico, offrendo spunti interessanti per ulteriori ricerche sulla fisiologia del pesce spada. In conclusione, questo studio ha contribuito a migliorare la comprensione della morfologia del rostro del pesce spada, allineandosi in parte alla letteratura presente e in parte discostandovisi. Per tutti gli argomenti trattati in questo studio saranno necessari ulteriori approfondimenti che abbiano il fine di chiarire gli aspetti messi in luce.
Studio multidisciplinare sul rostro del pesce spada (Xiphias gladius)
ROSAIRE, UMBERTO
2022/2023
Abstract
Il pesce spada è una specie conosciuta in tutto il mondo per la caratteristica spada da cui prende il nome. Proprio la spada è fonte di interesse per gli studiosi: essa presenta morfologie strutturali interne variabili costituite dalla presenza o assenza di un numero variabile di cavità; non è chiaro se queste cavità abbiano una particolare funzione fisiologica né se siano correlate a una diversità genetica o evolutiva. Questo studio sperimentale, grazie all’utilizzo della diagnostica per immagini (radiologia e tomografia computerizzata), dell’istologia e della genetica, ha cercato di trovare risposta a queste domande verificando le correlazioni tra la morfologia di queste cavitazioni con le dimensioni del rostro, la sua densità e la genetica del pesce e osservando e descrivendo microscopicamente il tessuto presente nelle cavità di alcune di queste spade. Sono stati presi in esame 781 rostri. Tutti sono stati studiati mediante radiogrammi, 89 sono stati sottoposti a scansioni tomografiche, 104 sono stati sottoposti ad analisi genetiche e da 2 rostri sono stati prelevati e analizzati campioni di tessuto cavitario. I rostri sono stati suddivisi in cinque categorie a seconda del tipo morfologico emerso all’esame radiografico; sfruttando quest’ultimo sono state misurate la larghezza e la lunghezza delle spade. Per mezzo delle scansioni tomografiche sono state misurate la densità media dei rostri e la densità specifica a livello della base, della metà e dell’apice dei rostri. La caratterizzazione genetica è stata eseguita utilizzando i marker mitocondriali CR (control region), NADH subunità 2, COI (citocromo ossidasi subunità 1). I dati ottenuti da radiografie, scansioni tomografiche e analisi genetiche sono successivamente stati analizzati con test statistici che comprendevano test di normalità, di uguaglianza delle varianze e di confronto fra medie per l’analisi dei dati relativi alla diagnostica per immagini e test fst e MANOVA per l’analisi dei dati relativi ai dati genetici. I risultati dell’analisi dei dati ricavati mediante diagnostica per immagini indicano una correlazione positiva tra il tipo morfologico e le dimensioni del rostro e tra il tipo morfologico e la densità dello stesso. Quest’ultima correlazione, per via del ridotto numero di campioni presenti in alcune categorie, avrà bisogno in futuro di ulteriori studi per essere confermata. I risultati genetici non sembrano indicare una chiara correlazione tra genetica e tipo morfologico, suggerendo che altri fattori potrebbero influenzare la morfologia della spada. Lo studio istologico dei tessuti cavitari ha evidenziato la presenza di tessuto simil ematopoietico, offrendo spunti interessanti per ulteriori ricerche sulla fisiologia del pesce spada. In conclusione, questo studio ha contribuito a migliorare la comprensione della morfologia del rostro del pesce spada, allineandosi in parte alla letteratura presente e in parte discostandovisi. Per tutti gli argomenti trattati in questo studio saranno necessari ulteriori approfondimenti che abbiano il fine di chiarire gli aspetti messi in luce.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/109372