L’obbiettivo di questa Tesi Triennale è l’analisi della conca che racchiude il Lago di Meugliano, posta nel settore nordoccidentale dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea (AMI), tra AMI e Valchiusella, attraverso lo studio della sua geomorfologia e stratigrafia. La ricerca si pone di far luce su un’anomalia riguardante l’evoluzione dei laghi morenici, che nel tempo si estinguono per colmamento sedimentario. Quest’area ospita infatti gli unici laghi dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea posti entro depressioni tra cerchie moreniche di età pre-Last Glacial Maximum (pre-LGM), riferite al Sintema della Serra Esterna (di età incerta: MIS 6, MIS 4 o MIS 3; Gianotti et al., 2015), mentre tutti gli altri 12 laghi (tra cui Viverone, Candia, Bertignano, Alice Superiore e i cinque laghi d’Ivrea) sono ospitati in depressioni più recenti, di età LGM, riferite al Sintema di Ivrea (MIS 2). Il rilievo geologico, basato sul metodo morfostratigrafico e pedostratigrafico, ha permesso la realizzazione di una cartografia di dettaglio di un complesso apparato morenico di lobo glaciale asimmetrico, che racchiude il bacino lacustre di Meugliano, e di ricostruirne l’evoluzione attraverso una decina di stadi glaciali di edificazione delle varie cerchie che lo compongono. Una novità rispetto alle conoscenze pregresse consiste nell’identificazione, nel settore settentrionale dell’area, del rapporto di sovrapposizione delle morene del Sintema della Serra Esterna, formanti l’apparato di lobo glaciale, su depositi glaciali più antichi riferibili, per posizione e caratteri pedostratigrafici, al Sintema di Magnano (MIS 6, penultima glaciazione). La ricerca storica sulle cartografie antiche ha peraltro fornito prove sufficienti a considerare il Lago di Meugliano (il maggiore tra i due laghi presenti nella conca) come bacino lacustre già presente prima dell’inizio della fase di estrazione della torba, attività fiorente nell’AMI nel periodo che va dal 1830 fino a fine secolo. Il Lago di Meugliano non sarebbe stato quindi riesumato, a partire da un bacino completamente colmato e ridotto a torbiera, dall’attività di estrazione della torba, ipotesi che avrebbe potuto spiegare l’anomalia studiata. Gli stessi documenti vanno invece a testimoniare un’origine antropica del piccolo lago posto nelle immediate vicinanze del maggiore Lago di Meugliano, per escavazione di un’originaria torbiera di modesta estensione. In conclusione, la sopravvivenza del Lago di Meugliano supporta l’ipotesi di un’età molto recente del Sintema della Serra Esterna, che potrebbe essere riferita a un’espansione glaciale verificatasi in una fase correlabile allo stadio isotopico MIS 3 (57-29 ka BP) e dunque poco più vecchia del global-LGM (27-19 ka BP).

Geomorfologia e stratigrafia della conca del Lago di Meugliano (TO)

RADAELE, PAOLO FELICE
2022/2023

Abstract

L’obbiettivo di questa Tesi Triennale è l’analisi della conca che racchiude il Lago di Meugliano, posta nel settore nordoccidentale dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea (AMI), tra AMI e Valchiusella, attraverso lo studio della sua geomorfologia e stratigrafia. La ricerca si pone di far luce su un’anomalia riguardante l’evoluzione dei laghi morenici, che nel tempo si estinguono per colmamento sedimentario. Quest’area ospita infatti gli unici laghi dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea posti entro depressioni tra cerchie moreniche di età pre-Last Glacial Maximum (pre-LGM), riferite al Sintema della Serra Esterna (di età incerta: MIS 6, MIS 4 o MIS 3; Gianotti et al., 2015), mentre tutti gli altri 12 laghi (tra cui Viverone, Candia, Bertignano, Alice Superiore e i cinque laghi d’Ivrea) sono ospitati in depressioni più recenti, di età LGM, riferite al Sintema di Ivrea (MIS 2). Il rilievo geologico, basato sul metodo morfostratigrafico e pedostratigrafico, ha permesso la realizzazione di una cartografia di dettaglio di un complesso apparato morenico di lobo glaciale asimmetrico, che racchiude il bacino lacustre di Meugliano, e di ricostruirne l’evoluzione attraverso una decina di stadi glaciali di edificazione delle varie cerchie che lo compongono. Una novità rispetto alle conoscenze pregresse consiste nell’identificazione, nel settore settentrionale dell’area, del rapporto di sovrapposizione delle morene del Sintema della Serra Esterna, formanti l’apparato di lobo glaciale, su depositi glaciali più antichi riferibili, per posizione e caratteri pedostratigrafici, al Sintema di Magnano (MIS 6, penultima glaciazione). La ricerca storica sulle cartografie antiche ha peraltro fornito prove sufficienti a considerare il Lago di Meugliano (il maggiore tra i due laghi presenti nella conca) come bacino lacustre già presente prima dell’inizio della fase di estrazione della torba, attività fiorente nell’AMI nel periodo che va dal 1830 fino a fine secolo. Il Lago di Meugliano non sarebbe stato quindi riesumato, a partire da un bacino completamente colmato e ridotto a torbiera, dall’attività di estrazione della torba, ipotesi che avrebbe potuto spiegare l’anomalia studiata. Gli stessi documenti vanno invece a testimoniare un’origine antropica del piccolo lago posto nelle immediate vicinanze del maggiore Lago di Meugliano, per escavazione di un’originaria torbiera di modesta estensione. In conclusione, la sopravvivenza del Lago di Meugliano supporta l’ipotesi di un’età molto recente del Sintema della Serra Esterna, che potrebbe essere riferita a un’espansione glaciale verificatasi in una fase correlabile allo stadio isotopico MIS 3 (57-29 ka BP) e dunque poco più vecchia del global-LGM (27-19 ka BP).
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
894019_tesi_radaele.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 36.99 MB
Formato Adobe PDF
36.99 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/109353