Le linee guida dell'American College of Obstetricians and Gynecologists del 2002, raccomandano che le donne gravide debbano svolgere almeno 30 minuti di attività fisica giornaliera con intensità moderata, cosa che favorisce benefici per la madre, per il feto e per il bambino. Nonostante i benefici ben documentati, la pratica dell’esercizio fisico durante la gravidanza risulta essere svolta meno rispetto al livello raccomandato, probabilmente proprio perché la gravidanza induce un rallentamento dell’attività fisica. Il presente progetto di ricerca è uno studio epidemiologico longitudinale randomizzato, condotto in collaborazione con la struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia 1U dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, che ha lo scopo principale di valutare i potenziali benefici di salute, che la somministrazione di un programma di Attività Fisica Adattata (AFA) continuativa e guidata da laureati magistrali in Scienze Motorie, può produrre nelle donne fisiologiche e in quelle sovrappeso/obese durante la gravidanza. In particolare, è stato analizzato l’andamento del livello infiammatorio e dello stress ossidativo (OS) in un numero adeguatamente potente di donne gravide, mediante la valutazione longitudinale di biomarker di infiammazione e OS nelle gestanti reclutate. Durante la gravidanza, infatti, alti livelli di infiammazione e di OS possono rappresentare una condizione di rischio per alcune patologie croniche, sia nei soggetti fisiologici, sia in quelli patologici. L’obiettivo ultimo dello studio è stato perciò la valutazione dell’efficacia dell’AFA svolta in modo continuativo, nel favorire il contenimento dei livelli di infiammazione e OS, naturalmente in aumento durante il periodo di gestazione. Le analisi biologiche hanno rivelato che l’andamento del profilo infiammatorio e dello OS nelle donne in sovrappeso/obese (OwO) che non hanno partecipato al programma di AFA durante il periodo gravidico, è emerso un chiaro aumento dell'infiammazione e dello OS, particolarmente evidente nel terzo trimestre di gestazione. In contrasto, nelle donne OwO che hanno aderito al programma di AFA durante la gravidanza, l'aumento dell'infiammazione e dello OS si è mantenuto all'interno dei limiti fisiologici e non ha raggiunto significato statistico. Le analisi condotte sul gruppo di donne fisiologiche (CTRL) rivelano un trend simile a quello identificato nelle OwO, sebbene in maniera meno marcata. I risultati emersi sono molto incoraggianti e suggeriscono la necessità di approfondimenti in studi successivi, con l’obiettivo di aumentare il numero di soggetti per confermare e rafforzare i risultati ottenuti.
La promozione della salute durante la gravidanza. Il ruolo dell’attività fisica adattata nei livelli di infiammazione e di stress ossidativo.
GERBI, FRANCESCA
2022/2023
Abstract
Le linee guida dell'American College of Obstetricians and Gynecologists del 2002, raccomandano che le donne gravide debbano svolgere almeno 30 minuti di attività fisica giornaliera con intensità moderata, cosa che favorisce benefici per la madre, per il feto e per il bambino. Nonostante i benefici ben documentati, la pratica dell’esercizio fisico durante la gravidanza risulta essere svolta meno rispetto al livello raccomandato, probabilmente proprio perché la gravidanza induce un rallentamento dell’attività fisica. Il presente progetto di ricerca è uno studio epidemiologico longitudinale randomizzato, condotto in collaborazione con la struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia 1U dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, che ha lo scopo principale di valutare i potenziali benefici di salute, che la somministrazione di un programma di Attività Fisica Adattata (AFA) continuativa e guidata da laureati magistrali in Scienze Motorie, può produrre nelle donne fisiologiche e in quelle sovrappeso/obese durante la gravidanza. In particolare, è stato analizzato l’andamento del livello infiammatorio e dello stress ossidativo (OS) in un numero adeguatamente potente di donne gravide, mediante la valutazione longitudinale di biomarker di infiammazione e OS nelle gestanti reclutate. Durante la gravidanza, infatti, alti livelli di infiammazione e di OS possono rappresentare una condizione di rischio per alcune patologie croniche, sia nei soggetti fisiologici, sia in quelli patologici. L’obiettivo ultimo dello studio è stato perciò la valutazione dell’efficacia dell’AFA svolta in modo continuativo, nel favorire il contenimento dei livelli di infiammazione e OS, naturalmente in aumento durante il periodo di gestazione. Le analisi biologiche hanno rivelato che l’andamento del profilo infiammatorio e dello OS nelle donne in sovrappeso/obese (OwO) che non hanno partecipato al programma di AFA durante il periodo gravidico, è emerso un chiaro aumento dell'infiammazione e dello OS, particolarmente evidente nel terzo trimestre di gestazione. In contrasto, nelle donne OwO che hanno aderito al programma di AFA durante la gravidanza, l'aumento dell'infiammazione e dello OS si è mantenuto all'interno dei limiti fisiologici e non ha raggiunto significato statistico. Le analisi condotte sul gruppo di donne fisiologiche (CTRL) rivelano un trend simile a quello identificato nelle OwO, sebbene in maniera meno marcata. I risultati emersi sono molto incoraggianti e suggeriscono la necessità di approfondimenti in studi successivi, con l’obiettivo di aumentare il numero di soggetti per confermare e rafforzare i risultati ottenuti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/109311