L’elaborato in questione si presenta come una riflessione sulla creazione e lo sviluppo di una figura alquanto emblematica appartenente al panorama contadino piemontese: la masca. Incarnata sempre da una figura femminile, era temuta e rispettata da chiunque la conoscesse. Si pensava fosse in grado di compiere diversi malefici contro chi non era di suo gradimento. Con il passare del tempo, la sua immagine ha chiaramente iniziato a cambiare seguendo il flusso di diversi mutamenti che si sono verificati e si è adattata al contesto odierno, inserendosi nell’universo delle feste di paese. In particolare verranno analizzate le origini del fenomeno e la sua progressione nel tempo, tenendo conto dell’ambiente in cui si è sviluppato e le sue particolarità. La maggior parte dei testi presi in esame rappresentano un insieme di studio interessante di racconti relativi a questo immaginario, attraverso i quali è stato possibile delineare con precisione le caratteristiche della masca e fornire un’immagine degli elementi che contribuiscono alla sua identificazione. L’obiettivo dello studio in questione è presentare un quadro dettagliato di come questa figura sia nata e come e perché sia riuscita ad inserirsi nell’ambiente contadino. Si cercherà di fornire una risposta all’interrogativo che è stato la fonte di ispirazione per la scrittura dell’elaborato stesso: in che forma esistono le masche oggi? Perché sono rilegate quasi soltanto all’ambiente delle feste e non fanno più parte dell’immaginario collettivo come in passato? L’analisi è stata condotta a partire dalla lettura di diversi testi, come Masche di Donato Bosca o Storie di masche di Maria Tarditi, che riportano racconti raccolti nelle campagne piemontesi che hanno come protagoniste le masche. Avendo una chiara idea delle sue caratteristiche, se ne è poi cercata una possibile origine nella stregoneria, grazie, tra le altre, alle opere Caccia alle streghe di Bonomo, Storia notturna di Ginburg e La caccia alle streghe in Europa di Levack. Si è concluso il lavoro con la partecipazione ad una festa sulle masche, che ha permesso, insieme alla riflessione avvenuta a seguito delle numerose lettura, di rispondere all’interrogativo principale dell’indagine. Si parte appunto ripercorrendo l’origine della stregoneria in Europa, delineando gli elementi chiave e le cause che hanno portato ad un’espansione così rapida del fenomeno e che hanno contribuito, tra l’altro, a lasciare diversi residui dello stesso nel tessuto sociale. Si arriva in seguito all’ambiente contadino piemontese nello specifico e alle masche vere e proprie. Viene descritto il contesto sociale in cui si sviluppano e le peculiarità che permettono di distinguerle come tali, soffermandosi sui loro poteri e sul loro modo di agire. Infine, tenendo conto di tutti i paragrafi precedenti e degli elementi che hanno favorito la progressione del fenomeno, si prendono in esame i cambiamenti che hanno portato ad una mutazione della figura stessa della masca fino a trasformarla nella protagonista delle feste. È evidente che vi siano stati enormi cambiamenti che hanno avuto un esito anche sui fenomeni sociali che esistevano precedentemente. La modernità ha evidenziato alcune problematicità del passato e ha tentato di modificarle, proponendo una nuova visione del singolo in relazione con processi industriali e tecnologici assolutamente nuovi.
Da strix a protagonista delle feste: analisi antropologica dell'evoluzione della masca
NOCCA, ILARIA
2022/2023
Abstract
L’elaborato in questione si presenta come una riflessione sulla creazione e lo sviluppo di una figura alquanto emblematica appartenente al panorama contadino piemontese: la masca. Incarnata sempre da una figura femminile, era temuta e rispettata da chiunque la conoscesse. Si pensava fosse in grado di compiere diversi malefici contro chi non era di suo gradimento. Con il passare del tempo, la sua immagine ha chiaramente iniziato a cambiare seguendo il flusso di diversi mutamenti che si sono verificati e si è adattata al contesto odierno, inserendosi nell’universo delle feste di paese. In particolare verranno analizzate le origini del fenomeno e la sua progressione nel tempo, tenendo conto dell’ambiente in cui si è sviluppato e le sue particolarità. La maggior parte dei testi presi in esame rappresentano un insieme di studio interessante di racconti relativi a questo immaginario, attraverso i quali è stato possibile delineare con precisione le caratteristiche della masca e fornire un’immagine degli elementi che contribuiscono alla sua identificazione. L’obiettivo dello studio in questione è presentare un quadro dettagliato di come questa figura sia nata e come e perché sia riuscita ad inserirsi nell’ambiente contadino. Si cercherà di fornire una risposta all’interrogativo che è stato la fonte di ispirazione per la scrittura dell’elaborato stesso: in che forma esistono le masche oggi? Perché sono rilegate quasi soltanto all’ambiente delle feste e non fanno più parte dell’immaginario collettivo come in passato? L’analisi è stata condotta a partire dalla lettura di diversi testi, come Masche di Donato Bosca o Storie di masche di Maria Tarditi, che riportano racconti raccolti nelle campagne piemontesi che hanno come protagoniste le masche. Avendo una chiara idea delle sue caratteristiche, se ne è poi cercata una possibile origine nella stregoneria, grazie, tra le altre, alle opere Caccia alle streghe di Bonomo, Storia notturna di Ginburg e La caccia alle streghe in Europa di Levack. Si è concluso il lavoro con la partecipazione ad una festa sulle masche, che ha permesso, insieme alla riflessione avvenuta a seguito delle numerose lettura, di rispondere all’interrogativo principale dell’indagine. Si parte appunto ripercorrendo l’origine della stregoneria in Europa, delineando gli elementi chiave e le cause che hanno portato ad un’espansione così rapida del fenomeno e che hanno contribuito, tra l’altro, a lasciare diversi residui dello stesso nel tessuto sociale. Si arriva in seguito all’ambiente contadino piemontese nello specifico e alle masche vere e proprie. Viene descritto il contesto sociale in cui si sviluppano e le peculiarità che permettono di distinguerle come tali, soffermandosi sui loro poteri e sul loro modo di agire. Infine, tenendo conto di tutti i paragrafi precedenti e degli elementi che hanno favorito la progressione del fenomeno, si prendono in esame i cambiamenti che hanno portato ad una mutazione della figura stessa della masca fino a trasformarla nella protagonista delle feste. È evidente che vi siano stati enormi cambiamenti che hanno avuto un esito anche sui fenomeni sociali che esistevano precedentemente. La modernità ha evidenziato alcune problematicità del passato e ha tentato di modificarle, proponendo una nuova visione del singolo in relazione con processi industriali e tecnologici assolutamente nuovi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
857994_noccailaria857994.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.18 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.18 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/109299