CFTR è una glicoproteina di membrana appartenente alla superfamiglia dei trasportatori ABC, che forma un canale ionico deputato al trasporto di cloro e bicarbonato. Questo trasportatore è espresso sulla membrana apicale delle cellule epiteliali delimitanti le vie aeree, il tratto digestivo e le ghiandole esocrine ed è fondamentale per il mantenimento dell’equilibrio fisiologico in questi distretti. Nell’intestino, in particolare, CFTR svolge diverse funzioni che garantiscono l’omeostasi del tratto digerente: partecipa alla regolazione della via di segnalazione di Wnt/β-catenina e, quindi, alla proliferazione delle cellule staminali alla base delle cripte di Lieberkühn; prende parte al mantenimento del microbiota intestinale e influisce sui processi infiammatori, sopprimendo la via di segnalazione NF-κB. Quando il gene che codifica per il canale CFTR presenta delle mutazioni che alterano la funzionalità della proteina, come nel caso della fibrosi cistica, nell’intestino, dunque, si assiste alla disregolazione dei processi di proliferazione e differenziamento delle cellule che risiedono nelle nicchie staminali, all’insorgere di disbiosi e di infiammazione. Si crea, così, un ambiente favorevole allo sviluppo di forme neoplastiche, tra cui anche il tumore al colon-retto. Nonostante la proliferazione aberrante di cellule nell’intestino crasso abbia, infatti, origine da una serie di mutazioni genetiche, vi sono altri fattori chiave che possono influire sullo sviluppo e la progressione del cancro al colon-retto e tra questi troviamo i canali e i trasportatori ionici, tra cui anche CFTR. I pazienti affetti da fibrosi cistica presentano, dunque, un rischio di sviluppare un tumore al colon-retto maggiore e, proprio per questo motivo, sempre più studi si occupano di chiarire il ruolo di CFTR come gene oncosoppressore e, quindi, le conseguenze che mutazioni di questo gene possono avere sullo sviluppo di neoplasie. In questo elaborato, in particolare, sono stati riportati i risultati di tre studi sperimentali con l’obiettivo di evidenziare aspetti diversi della relazione tra mutazioni di CFTR e l’insorgenza di cancro al colon-retto.

Il canale della fibrosi cistica: ruolo fisiopatologico nel tratto intestinale

SPAGNOLI, GRETA
2022/2023

Abstract

CFTR è una glicoproteina di membrana appartenente alla superfamiglia dei trasportatori ABC, che forma un canale ionico deputato al trasporto di cloro e bicarbonato. Questo trasportatore è espresso sulla membrana apicale delle cellule epiteliali delimitanti le vie aeree, il tratto digestivo e le ghiandole esocrine ed è fondamentale per il mantenimento dell’equilibrio fisiologico in questi distretti. Nell’intestino, in particolare, CFTR svolge diverse funzioni che garantiscono l’omeostasi del tratto digerente: partecipa alla regolazione della via di segnalazione di Wnt/β-catenina e, quindi, alla proliferazione delle cellule staminali alla base delle cripte di Lieberkühn; prende parte al mantenimento del microbiota intestinale e influisce sui processi infiammatori, sopprimendo la via di segnalazione NF-κB. Quando il gene che codifica per il canale CFTR presenta delle mutazioni che alterano la funzionalità della proteina, come nel caso della fibrosi cistica, nell’intestino, dunque, si assiste alla disregolazione dei processi di proliferazione e differenziamento delle cellule che risiedono nelle nicchie staminali, all’insorgere di disbiosi e di infiammazione. Si crea, così, un ambiente favorevole allo sviluppo di forme neoplastiche, tra cui anche il tumore al colon-retto. Nonostante la proliferazione aberrante di cellule nell’intestino crasso abbia, infatti, origine da una serie di mutazioni genetiche, vi sono altri fattori chiave che possono influire sullo sviluppo e la progressione del cancro al colon-retto e tra questi troviamo i canali e i trasportatori ionici, tra cui anche CFTR. I pazienti affetti da fibrosi cistica presentano, dunque, un rischio di sviluppare un tumore al colon-retto maggiore e, proprio per questo motivo, sempre più studi si occupano di chiarire il ruolo di CFTR come gene oncosoppressore e, quindi, le conseguenze che mutazioni di questo gene possono avere sullo sviluppo di neoplasie. In questo elaborato, in particolare, sono stati riportati i risultati di tre studi sperimentali con l’obiettivo di evidenziare aspetti diversi della relazione tra mutazioni di CFTR e l’insorgenza di cancro al colon-retto.
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