Prematurity is associated with the onset of numerous short- and long-term complications and, among these, surgical intestinal pathologies occupy a prominent position: necrotizing enterocolitis of the newborn (NEC), isolated intestinal perforation (SIP) and intestinal infarction. Despite the enormous progress made in the last decade in the medical care of preterm infants, abdominal diseases remain correlated with high mortality and morbidity. For this reason, medical efforts are mainly focused on prevention, which requires optimal knowledge of the risk factors of the disease itself. In recent years, numerous studies have been conducted to clarify the etiopathogenesis and risk factors of NEC, but much remains to be investigated. It is known that twinship represents a risk factor for prematurity and for numerous complications both for the pregnant woman and for the fetus, with frequency and severity proportional to the number of fetuses. The condition of twinning is also increasing in consideration of the increase in the average age of women in childbirth and the increasingly frequent use of pharmacological therapies for ovulation induction, as well as the spread of assisted reproduction techniques (ART). The aim of our study was to evaluate to what extent the twinning condition can represent a risk factor for the development of NEC and other intestinal surgical diseases of the newborn. We conducted a retrospective case-control study which included all cases of surgical intestinal pathology, operated or not, diagnosed and treated at the Sant'Anna Hospital in Turin, in the decade 2010-2020. The cohort of cases examined is made up of 77 patients, of which 35 from a twin pregnancy and 42 born with a single birth. The cases were matched in a 1: 4 ratio with 298 controls according to gestational age at birth (GA) and sex, hospitalized in the same wards, again in the decade 2010-2020. As for the newborns with GA 24 and 25 weeks, 21 out of the 24 planned and 25 out of the 32 planned controls were obtained respectively. The multivariate analysis highlights an association relationship between twinning and the development of surgical intestinal pathologies in the newborn. In particular, by stratifying the logistic regression by sex and gestational age and correcting for confounding effects such as ART, IUGR, pPROM and any maternal pathologies, an OR estimate of 1.85 [1.03-3.33] can be highlighted (p = 0.04). Equally significant is the estimate of the OR in the population of bicorial twins compared to that of single births, which stands at a value of 2.58 [1.38-4.82]. These results are encouraging and lay the foundations for a future, eventual, multicenter and / or prospective study.
La prematurità è associata all’insorgenza di numerose complicanze nel breve e lungo termine e, tra queste, le patologie intestinali chirurgiche occupano una posizione di rilievo: l’enterocolite necrotizzante del neonato (NEC), la perforazione intestinale isolata (SIP) e l’infarto intestinale. Nonostante gli enormi progressi avvenuti nell’ultimo decennio in merito all’assistenza medica dei neonati pretermine, le patologie addominali restano correlate ad un’elevata mortalità e morbilità. Per tale motivo gli sforzi medici sono concentrati principalmente nella prevenzione, la quale richiede un’ottimale conoscenza dei fattori di rischio della patologia stessa. Negli ultimi anni sono stati condotti numerosi studi atti a chiarire l’eziopatogenesi e i fattori di rischio della NEC, ma molto rimane ancora da indagare. È ormai noto che la gemellarità rappresenti un fattore di rischio per la prematurità e per numerose complicanze sia a carico della gestante che a carico fetale, con frequenza e gravità proporzionale al numero dei feti. La condizione di gemellarità, inoltre, è in aumento in considerazione dell’innalzamento dell’età media delle partorienti e del ricorso sempre più frequente a terapie farmacologiche per l’induzione dell’ovulazione, nonché alla diffusione delle tecniche di fecondazione assistita (ora garantite nei LEA). Obiettivo del nostro studio è stato quello di valutare in che misura la condizione di gemellarità possa rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo della NEC e delle altre patologie chirurgiche intestinali del neonato. Abbiamo condotto uno studio retrospettivo caso-controllo in cui sono stati inclusi tutti i casi di patologia intestinale chirurgica, operati o meno, diagnosticati e trattati presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino, nel decennio 2010-2020. La coorte di casi presa in esame è costituita da 77 pazienti, di cui 35 provenienti da una gravidanza gemellare e 42 nati con parto singolo. I casi evidenziati sono stati appaiati in rapporto 1:4 con 298 controlli secondo l’età gestazionale alla nascita (EG) e il sesso, ricoverati nei medesimi reparti, sempre nel decennio 2010-2020. Per quanto riguarda i neonati con EG 24 e 25 settimane si sono ottenuti rispettivamente 21 controlli sui 24 previsti e 25 controlli sui 32 previsti. L’analisi multivariata evidenzia un rapporto di associazione tra la gemellarità e lo sviluppo di patologie intestinali chirurgiche del neonato. In particolare, stratificando la regressione logistica per sesso ed età gestazionale e correggendo per effetti confondenti quali la PMA, lo IUGR, la pPROM ed eventuali patologie materne si può evidenziare una stima OR di 1,85 [1,03-3,33] (p=0,04). Altrettanto significativa risulta la stima dell’OR nella popolazione dei gemelli bicoriali rispetto a quella dei nati singoli, che si attesta su un valore di 2,58 [1,38-4,82]. Tali risultati sono incoraggianti e pongono le basi per un futuro, eventuale, studio multicentrico e/o prospettico.
FATTORI DI RISCHIO DELLE PATOLOGIE INTESTINALI ACUTE NEONATALI. STUDIO CASO-CONTROLLO
GALANTI, ALMA ANDREA
2020/2021
Abstract
La prematurità è associata all’insorgenza di numerose complicanze nel breve e lungo termine e, tra queste, le patologie intestinali chirurgiche occupano una posizione di rilievo: l’enterocolite necrotizzante del neonato (NEC), la perforazione intestinale isolata (SIP) e l’infarto intestinale. Nonostante gli enormi progressi avvenuti nell’ultimo decennio in merito all’assistenza medica dei neonati pretermine, le patologie addominali restano correlate ad un’elevata mortalità e morbilità. Per tale motivo gli sforzi medici sono concentrati principalmente nella prevenzione, la quale richiede un’ottimale conoscenza dei fattori di rischio della patologia stessa. Negli ultimi anni sono stati condotti numerosi studi atti a chiarire l’eziopatogenesi e i fattori di rischio della NEC, ma molto rimane ancora da indagare. È ormai noto che la gemellarità rappresenti un fattore di rischio per la prematurità e per numerose complicanze sia a carico della gestante che a carico fetale, con frequenza e gravità proporzionale al numero dei feti. La condizione di gemellarità, inoltre, è in aumento in considerazione dell’innalzamento dell’età media delle partorienti e del ricorso sempre più frequente a terapie farmacologiche per l’induzione dell’ovulazione, nonché alla diffusione delle tecniche di fecondazione assistita (ora garantite nei LEA). Obiettivo del nostro studio è stato quello di valutare in che misura la condizione di gemellarità possa rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo della NEC e delle altre patologie chirurgiche intestinali del neonato. Abbiamo condotto uno studio retrospettivo caso-controllo in cui sono stati inclusi tutti i casi di patologia intestinale chirurgica, operati o meno, diagnosticati e trattati presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino, nel decennio 2010-2020. La coorte di casi presa in esame è costituita da 77 pazienti, di cui 35 provenienti da una gravidanza gemellare e 42 nati con parto singolo. I casi evidenziati sono stati appaiati in rapporto 1:4 con 298 controlli secondo l’età gestazionale alla nascita (EG) e il sesso, ricoverati nei medesimi reparti, sempre nel decennio 2010-2020. Per quanto riguarda i neonati con EG 24 e 25 settimane si sono ottenuti rispettivamente 21 controlli sui 24 previsti e 25 controlli sui 32 previsti. L’analisi multivariata evidenzia un rapporto di associazione tra la gemellarità e lo sviluppo di patologie intestinali chirurgiche del neonato. In particolare, stratificando la regressione logistica per sesso ed età gestazionale e correggendo per effetti confondenti quali la PMA, lo IUGR, la pPROM ed eventuali patologie materne si può evidenziare una stima OR di 1,85 [1,03-3,33] (p=0,04). Altrettanto significativa risulta la stima dell’OR nella popolazione dei gemelli bicoriali rispetto a quella dei nati singoli, che si attesta su un valore di 2,58 [1,38-4,82]. Tali risultati sono incoraggianti e pongono le basi per un futuro, eventuale, studio multicentrico e/o prospettico.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Tesi di Laurea, anno 2020-2021
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