Trapianto di CSE:recupero ematologico e vitalità delle cellule CD34+

Hematopoietic stem cell (HSC) transplantation, is the therapy of choice adopted to treat a variety of oncohematological diseases with the aim of going to reconstitute bone marrow. Stem cells, characterized by the presence of the CD34 antigen on the surface, are able to regenerate all blood cells by reconstituting normal hematologic and immunologic functions. They can be cryopreserved in liquid nitrogen for long periods until reinfusion. Using cytofluorimetry, it is possible to assay them and detect their viability value before and after the cryopreservation process. The purpose of this study was to analyze the relationship between cell viability of CD34+ cells in 333 HSC transplants and hematologic recovery after transplantation. The data analyzed showed that there was no direct correlation between the two parameters examined even when considering different subgroups of patients. This led to the conclusion that cell viability while being a useful parameter in validating and monitoring the processes of HSC collection, handling and cryopreservation is currently not effectively used to predict the hematologic recovery of patients.

Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche (CSE), è la terapia di scelta adottata per trattare una varietà di malattie oncoematologiche con il fine di andare a ricostituire il midollo osseo. Le cellule staminali, caratterizzate dalla presenza in superficie dell’antigene CD34, sono in grado di rigenerare tutte le cellule del sangue ricostituendo le normali funzioni ematologiche e immunologiche. Possono essere crioconservate in azoto liquido per lunghi periodi fino al momento della reinfusione. Tramite la citofluorimetria è possibile dosarle e rilevarne il valore della vitalità prima e dopo il processo di criopreservazione. Lo scopo di questo studio è stato quello di analizzare il rapporto tra la vitalità cellulare delle cellule CD34+ in 333 trapianti di CSE e il recupero ematologico dopo il trapianto. Dai dati analizzati è emersa l’assenza di una correlazione diretta fra i due parametri presi in esame anche considerando diversi sottogruppi di pazienti. Ciò ha portato alla conclusione che la vitalità cellulare pur essendo un parametro utile nella convalida e nel monitoraggio dei processi di raccolta, manipolazione e criopreservazione delle CSE non è attualmente utilizzabile in modo efficace per prevedere il recupero ematologico dei pazienti.