In the collective imagination, Physics is a "grown-up" discipline, whose formulas, often considered hostile, are confined to secondary school textbooks. In primary school, it is usually neglected because it is considered complex. There’s no doubt that many topics are not so easy to understand, but it is equally true that children's curiosity leads them to observe the world around them and, often, if not accompanied and supported in their journey of knowledge, they come to formulate naive ideas and misconceptions that will lead them to miss the connection between the experience of the facts of the world with the formulas written in textbooks. In order to design effective, engaging and motivating interventions, it is necessary for disciplinary teaching to find new interests to include complex concepts in its teaching. Consistent with the disciplinary, pedagogical and didactic foundations outlined in the first theoretical part of the thesis, I conducted my teaching project on Light and Shadow by drawing on active tools and strategies in a process of co-construction of knowledge. Such a contribution is a building block for enhancing active and participatory teaching and a scientific approach to knowledge from experience. It’s hard to define light. It’s easier to use a lot of examples of its possible use instead to consider it an autonomous entity. Often its absence is perceived more than its presence. For shadows, is quite similar: we tend to take them for granted, almost an invisible presence. This course aims to provide suggestions to develop a conscious outlook at what surrounds us through experiences that can be offered in school with a focus on discovery. those activities are thought out and constructed lesson by lesson, seeking to activate wonder and curiosity about the laws that govern the world.

Nell’immaginario collettivo la Fisica è una disciplina “da grandi”, le cui formule, spesso considerate ostiche, sono confinate nei libri di testo delle scuole secondarie di secondo grado. Alla scuola primaria, solitamente, viene trascurata, perché la si ritiene complessa. È indubbio che molti argomenti non siano di facile comprensione, ma è altrettanto vero che la curiosità dei bambini li porta ad osservare il mondo che li circonda e, spesso, se non accompagnati e sostenuti nel loro percorso di conoscenza, arrivano a formulare idee ingenue e misconcezioni che li porteranno a non cogliere il collegamento tra l’esperienza dei fatti del mondo con le formule scritte nei libri di testo. Al fine di progettare interventi efficaci, coinvolgenti e motivanti, è necessario che la didattica disciplinare trovi nuovi stimoli e nuovi interessi per includere nel proprio insegnamento anche concetti complessi. In coerenza con le basi disciplinari, pedagogiche e didattiche tratteggiate nella prima parte teorica della tesi, ho condotto il mio progetto didattico su Luce e Ombra rifacendomi a strumenti e strategie attive, in un processo di co-costruzione del sapere. Tale contributo è un tassello per valorizzare una didattica attiva e partecipativa ed un approccio scientifico alla conoscenza a partire dall’esperienza. Si fa fatica a definire la luce. Solitamente si fa ricorso ad esempi di un suo possibile utilizzo, quasi sia più facile dire a cosa serve, piuttosto che considerarla un’entità autonoma. Spesso viene percepita maggiormente la sua assenza rispetto alla sua presenza. Per le ombre il discorso è analogo: si tende a darle per scontate, quasi una presenza invisibile. Questo percorso vuole fornire spunti per sviluppare uno sguardo consapevole su ciò che ci circonda, attraverso esperienze che si possono proporre a scuola con una particolare attenzione alla scoperta e che siano pensate, costruite e agite lezione per lezione, cercando di attivare lo stupore e la curiosità verso le leggi che regolano il mondo.

Alla scoperta di Luce e Ombra alla scuola primaria. Percorso didattico per uno sguardo consapevole

RICCIARDI, CHIARA
2022/2023

Abstract

Nell’immaginario collettivo la Fisica è una disciplina “da grandi”, le cui formule, spesso considerate ostiche, sono confinate nei libri di testo delle scuole secondarie di secondo grado. Alla scuola primaria, solitamente, viene trascurata, perché la si ritiene complessa. È indubbio che molti argomenti non siano di facile comprensione, ma è altrettanto vero che la curiosità dei bambini li porta ad osservare il mondo che li circonda e, spesso, se non accompagnati e sostenuti nel loro percorso di conoscenza, arrivano a formulare idee ingenue e misconcezioni che li porteranno a non cogliere il collegamento tra l’esperienza dei fatti del mondo con le formule scritte nei libri di testo. Al fine di progettare interventi efficaci, coinvolgenti e motivanti, è necessario che la didattica disciplinare trovi nuovi stimoli e nuovi interessi per includere nel proprio insegnamento anche concetti complessi. In coerenza con le basi disciplinari, pedagogiche e didattiche tratteggiate nella prima parte teorica della tesi, ho condotto il mio progetto didattico su Luce e Ombra rifacendomi a strumenti e strategie attive, in un processo di co-costruzione del sapere. Tale contributo è un tassello per valorizzare una didattica attiva e partecipativa ed un approccio scientifico alla conoscenza a partire dall’esperienza. Si fa fatica a definire la luce. Solitamente si fa ricorso ad esempi di un suo possibile utilizzo, quasi sia più facile dire a cosa serve, piuttosto che considerarla un’entità autonoma. Spesso viene percepita maggiormente la sua assenza rispetto alla sua presenza. Per le ombre il discorso è analogo: si tende a darle per scontate, quasi una presenza invisibile. Questo percorso vuole fornire spunti per sviluppare uno sguardo consapevole su ciò che ci circonda, attraverso esperienze che si possono proporre a scuola con una particolare attenzione alla scoperta e che siano pensate, costruite e agite lezione per lezione, cercando di attivare lo stupore e la curiosità verso le leggi che regolano il mondo.
ITA
In the collective imagination, Physics is a "grown-up" discipline, whose formulas, often considered hostile, are confined to secondary school textbooks. In primary school, it is usually neglected because it is considered complex. There’s no doubt that many topics are not so easy to understand, but it is equally true that children's curiosity leads them to observe the world around them and, often, if not accompanied and supported in their journey of knowledge, they come to formulate naive ideas and misconceptions that will lead them to miss the connection between the experience of the facts of the world with the formulas written in textbooks. In order to design effective, engaging and motivating interventions, it is necessary for disciplinary teaching to find new interests to include complex concepts in its teaching. Consistent with the disciplinary, pedagogical and didactic foundations outlined in the first theoretical part of the thesis, I conducted my teaching project on Light and Shadow by drawing on active tools and strategies in a process of co-construction of knowledge. Such a contribution is a building block for enhancing active and participatory teaching and a scientific approach to knowledge from experience. It’s hard to define light. It’s easier to use a lot of examples of its possible use instead to consider it an autonomous entity. Often its absence is perceived more than its presence. For shadows, is quite similar: we tend to take them for granted, almost an invisible presence. This course aims to provide suggestions to develop a conscious outlook at what surrounds us through experiences that can be offered in school with a focus on discovery. those activities are thought out and constructed lesson by lesson, seeking to activate wonder and curiosity about the laws that govern the world.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/109145