What does Niccolò Cusano mean by coincidentia oppositorum? The thesis aims to explore the core of Niccolò Cusano's thought, that is, what he is still known, studied and taught for today: the coincidentia oppositorum, especially in the vexata quaestio concerning the overcoming of the principle of non-contradiction. To this end, the thesis is divided into three parts. The subject of the first is the role of the coincidentia oppositorum in the life and work of Cusanus, followed by the status quaestionis emerging from the study of secondary literature and some general considerations concerning the specific lexicon. The second part analyses the meaning of coincidence in each of the four main areas that have emerged from the study of secondary literature: theological, metaphysical-ontological, anthropological-gnoseological, and Christological; at the end of which the analogical character of coincidence in its multidimensionality and the analogatum princeps as its conditio sine qua non is highlighted. Since Cusanus is a member of Christian Neo-Platonism, both its Neo-Platonic and Christian dimensions are explored in turn, also addressing some key questions in this relationship. The main questions concern the extent to which: the theological coincidentia is the Trinity and the One; the metaphysical coincidentia is the good creation as imago trinitatis and a degradation of the coincidentia in God into worldly oppositions; the coincidentia in man as datum as living imago trinitatis (both in the anthropological and gnoseological tripartition) and as the intellectual apex to be reached ascensively; the coincidentia in Christ as the Word made flesh and the gnoseological filiation in him. In the third part, the vexata quaestio of the relationship between coincidentia and the principle of non-contradiction is addressed: it is then more properly coincidentia contradictoriorum that is the focus of attention here. This last part begins by investigating the value of the principle of non-contradiction in our author's work and the meaning of contradiction, essential premises for grasping the meaning and scope of the coincidentia contradictoriorum. The latter is in turn examined in relation to the same areas seen above: theological, metaphysical, anthropological and Christological. In them, the question is posed as to which is the proper sense of the coincidentia contradictoriorum in its relation to the complicatio contradictoriorum, the coincidentia oppositorum and the contradictio, i.e. in which sense the actual overcoming of the principle of non-contradiction is accomplished for Cusanus. The topicality of the question is given by the fact that the questioning of the principle of non-contradiction is one of the distinguishing features of modernity, as well as one of the most debated themes in contemporary times in different spheres, from logic to speculative mysticism. The answer given by Cusanus may turn out to be topical, valid and worthy of rediscovery.
Cosa intende Niccolò Cusano con coincidentia oppositorum? La tesi mira ad approfondire il centro del pensiero di Niccolò Cusano, ovvero ciò per cui ancora oggi è conosciuto, studiato e insegnato: la coincidentia oppositorum, specialmente nella vexata quaestio concernente il superamento del principio di non contraddizione. A tale scopo, la tesi è divisa in tre parti. Oggetto della prima è il ruolo della coincidentia oppositorum nella vita e opera di Cusano, seguito dallo status quaestionis emergente dallo studio della letteratura secondaria e da alcune considerazioni generiche concernenti il lessico specifico. Nella seconda parte viene analizzato il significato della coincidenza in ognuno dei quattro principali ambiti emersi dallo studio della letteratura secondaria: teologico, metafisico-ontologico, antropologico-gnoseologico, cristologico; al termine dei quali viene evidenziato il carattere analogico della stessa nelle sue multidimensionalità e l’analogatum princeps quale conditio sine qua non della stessa. Essendo Cusano un appartenente del neoplatonismo cristiano, ne viene esplorata di volta in volta sia la dimensione neoplatonica sia cristiana, affrontando anche alcune questioni chiave in tale rapporto. Le domande principali concernono la misura secondo la quale: la coincidenza teologica è la Trinità e l’Uno; la coincidenza metafisica è la buona creazione quale imago trinitatis e una degradazione della coincidenza in Dio nelle opposizioni mondane; la coincidenza nell’uomo come datum quale viva imago trinitatis (sia nella tripartizione antropologica che gnoseologica) e come apice intellettuale da raggiungere ascensivamente; la coincidenza in Cristo quale Verbo fatto carne e la filiazione gnoseologica in lui. Nella terza parte, viene affrontata la vexata quaestio del rapporto tra la coincidentia e il principio di non contraddizione: è allora più propriamente la coincidentia contradictoriorum a essere qui al centro dell’attenzione. Quest’ultima parte comincia indagando il valore del principio di non contraddizione nell’opera del nostro autore e il significato della contraddizione, premesse essenziali per cogliere il significato e la portata della coincidentia contradictoriorum. Quest’ultima è a sua volta esaminata in rapporto agli stessi ambiti visti precedentemente: teologico, metafisico, antropologico e cristologico. In essi ci si chiede quale sia quello proprio della coincidentia contradictoriorum nel suo rapporto alla complicatio contradictoriorum, alla coincidentia oppositorum e alla contradictio, ovvero in quale senso si compia per Cusano il vero e proprio superamento del principio di non contraddizione. L’attualità della domanda è data dal fatto che la messa in discussione del principio di non contraddizione è uno dei tratti distintivi della modernità, nonché uno dei temi più dibattuti nella contemporaneità in differenti ambiti, da quello logico alla mistica speculativa. La risposta data da Cusano potrebbe rivelarsi essere attuale, valida e degna d’essere riscoperta.
SEGNO DI CONTRADDIZIONE. La coincidentia oppositorum secondo Niccolò Cusano
FERRARO, DAVIDE
2022/2023
Abstract
Cosa intende Niccolò Cusano con coincidentia oppositorum? La tesi mira ad approfondire il centro del pensiero di Niccolò Cusano, ovvero ciò per cui ancora oggi è conosciuto, studiato e insegnato: la coincidentia oppositorum, specialmente nella vexata quaestio concernente il superamento del principio di non contraddizione. A tale scopo, la tesi è divisa in tre parti. Oggetto della prima è il ruolo della coincidentia oppositorum nella vita e opera di Cusano, seguito dallo status quaestionis emergente dallo studio della letteratura secondaria e da alcune considerazioni generiche concernenti il lessico specifico. Nella seconda parte viene analizzato il significato della coincidenza in ognuno dei quattro principali ambiti emersi dallo studio della letteratura secondaria: teologico, metafisico-ontologico, antropologico-gnoseologico, cristologico; al termine dei quali viene evidenziato il carattere analogico della stessa nelle sue multidimensionalità e l’analogatum princeps quale conditio sine qua non della stessa. Essendo Cusano un appartenente del neoplatonismo cristiano, ne viene esplorata di volta in volta sia la dimensione neoplatonica sia cristiana, affrontando anche alcune questioni chiave in tale rapporto. Le domande principali concernono la misura secondo la quale: la coincidenza teologica è la Trinità e l’Uno; la coincidenza metafisica è la buona creazione quale imago trinitatis e una degradazione della coincidenza in Dio nelle opposizioni mondane; la coincidenza nell’uomo come datum quale viva imago trinitatis (sia nella tripartizione antropologica che gnoseologica) e come apice intellettuale da raggiungere ascensivamente; la coincidenza in Cristo quale Verbo fatto carne e la filiazione gnoseologica in lui. Nella terza parte, viene affrontata la vexata quaestio del rapporto tra la coincidentia e il principio di non contraddizione: è allora più propriamente la coincidentia contradictoriorum a essere qui al centro dell’attenzione. Quest’ultima parte comincia indagando il valore del principio di non contraddizione nell’opera del nostro autore e il significato della contraddizione, premesse essenziali per cogliere il significato e la portata della coincidentia contradictoriorum. Quest’ultima è a sua volta esaminata in rapporto agli stessi ambiti visti precedentemente: teologico, metafisico, antropologico e cristologico. In essi ci si chiede quale sia quello proprio della coincidentia contradictoriorum nel suo rapporto alla complicatio contradictoriorum, alla coincidentia oppositorum e alla contradictio, ovvero in quale senso si compia per Cusano il vero e proprio superamento del principio di non contraddizione. L’attualità della domanda è data dal fatto che la messa in discussione del principio di non contraddizione è uno dei tratti distintivi della modernità, nonché uno dei temi più dibattuti nella contemporaneità in differenti ambiti, da quello logico alla mistica speculativa. La risposta data da Cusano potrebbe rivelarsi essere attuale, valida e degna d’essere riscoperta.File | Dimensione | Formato | |
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