The discovery of non-Euclidean geometries in the 19th century had a profound impact on philosophy and it paved the way for the conceptual revolutions in physics throughout the 20th century. With the advent of general relativity and quantum mechanics, many of what had hitherto been believed to be indisputable truths dissolved due to the scope of these new theories. The principles of Newtonian physics that seemed universal and fixed once and for all were profoundly challenged. The Marburg School had traced precisely in those principles what Kant called a priori knowledge. The difference consisted in the fact that at this stage of the scientific knowledge these principles had to be reviewed. The following dissertation is concerned with investigating historically and philosophically one of the alternative conceptions of the a priori: that of the functional a priori elaborated by Arthur Pap in "The Different Kind of A Priori" and "The A Priori in Physical Theory." To do so, some of the more recent interpretations, which in the current debate on the a priori, have contributed to Pap's re-emergence will be examined. On the one hand, David Stump in "Conceptual Change and Philosophy of Science" intends to place the figure of Pap, along with pragmatists C. I. Lewis and J. Dewey, within a tradition that represents an alternative to the a priori knowledge conception of logical empiricism. On the other hand, Thomas Mormann in "Two Kindred Neo-Kantian Philosophies of Science: Pap's The A Priori in Physical Theory and Cassirer's Determinism and Indeterminism in Modern Physics" reads the young Pap's work as a type of neo-Kantian philosophy of science rooted in the conception of science elaborated by Ernst Cassirer. Through a critical reading of Pap's early work and these interpretations, an attempt has been made to dissect the beating heart of the theory of the functional a priori, thus proposing a possible interpretation that seeks to fully render the philosophical content of this theory.
La scoperta delle geometrie non euclidee nel XIX secolo ha avuto un profondo impatto sulla filosofia e ha aperto la strada alle rivoluzioni concettuali della fisica nel XX secolo. Con l’avvento della relatività generale e della meccanica quantistica molte di quelle che fino ad allora si credevano verità incontestabili si sono dissolte di fronte alla portata di queste nuove teorie. I principi della fisica newtoniana che sembravano universali e fissati una volta per tutte vengono a cadere. La scuola di Marburgo aveva rintracciato proprio in quei principi ciò che Kant chiamava conoscenza a priori, con la differenza che arrivati a questo stadio della conoscenza scientifica dovevano essere rivisti. La seguente dissertazione di laurea si occupa di indagare storicamente e filosoficamente una delle concezioni alternative dell’a priori: quella dell’a priori funzionale elaborata da Arthur Pap in “The Different Kind of A Priori” e “The A Priori in Physical Theory”. Per farlo verranno prese in esame alcune delle più recenti interpretazioni, che nel dibattito attuale sull’a priori, hanno contribuito a far riemergere la figura di Pap. Da un lato David Stump in “Conceptual Change and Philosophy of Science” intende collocare la figura di Pap, assieme ai pragmatisti C. I. Lewis e J. Dewey, all’interno di una tradizione che rappresenta un’alternativa alla concezione della conoscenza a priori dell’empirismo logico. Dall’altro Thomas Mormann in “Two Kindred Neo-Kantian Philosophies of Science: Pap’s The A Priori in Physical Theory and Cassirer’s Determinism and Indeterminism in Modern Physics” legge il lavoro del giovane Pap come un tipo di filosofia della scienza neokantiana che affonda le sue radici nella concezione della scienza elaborata da Ernst Cassirer. Attraverso una lettura critica dei primi lavori di Pap e di queste interpretazioni si è cercato di sviscerare il cuore pulsante della teoria dell’a priori funzionale, proponendo così una possibile interpretazione che cerca di rendere a pieno il contenuto filosofico di questa teoria.
L'a priori funzionale. Arthur Pap tra pragmatismo, neokantismo ed empirismo logico.
MENGONI, ALESSANDRO
2022/2023
Abstract
La scoperta delle geometrie non euclidee nel XIX secolo ha avuto un profondo impatto sulla filosofia e ha aperto la strada alle rivoluzioni concettuali della fisica nel XX secolo. Con l’avvento della relatività generale e della meccanica quantistica molte di quelle che fino ad allora si credevano verità incontestabili si sono dissolte di fronte alla portata di queste nuove teorie. I principi della fisica newtoniana che sembravano universali e fissati una volta per tutte vengono a cadere. La scuola di Marburgo aveva rintracciato proprio in quei principi ciò che Kant chiamava conoscenza a priori, con la differenza che arrivati a questo stadio della conoscenza scientifica dovevano essere rivisti. La seguente dissertazione di laurea si occupa di indagare storicamente e filosoficamente una delle concezioni alternative dell’a priori: quella dell’a priori funzionale elaborata da Arthur Pap in “The Different Kind of A Priori” e “The A Priori in Physical Theory”. Per farlo verranno prese in esame alcune delle più recenti interpretazioni, che nel dibattito attuale sull’a priori, hanno contribuito a far riemergere la figura di Pap. Da un lato David Stump in “Conceptual Change and Philosophy of Science” intende collocare la figura di Pap, assieme ai pragmatisti C. I. Lewis e J. Dewey, all’interno di una tradizione che rappresenta un’alternativa alla concezione della conoscenza a priori dell’empirismo logico. Dall’altro Thomas Mormann in “Two Kindred Neo-Kantian Philosophies of Science: Pap’s The A Priori in Physical Theory and Cassirer’s Determinism and Indeterminism in Modern Physics” legge il lavoro del giovane Pap come un tipo di filosofia della scienza neokantiana che affonda le sue radici nella concezione della scienza elaborata da Ernst Cassirer. Attraverso una lettura critica dei primi lavori di Pap e di queste interpretazioni si è cercato di sviscerare il cuore pulsante della teoria dell’a priori funzionale, proponendo così una possibile interpretazione che cerca di rendere a pieno il contenuto filosofico di questa teoria.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/109121