Le specie esotiche possono, soprattutto se invasive, causare ingenti danni dai punti di vista ambientale, economico, sanitario e biologico, determinando gravi perdite di biodiversità su scala mondiale. Gli insetti, benché siano organismi molto rappresentati fra le specie invasive, stanno ricoprendo un ruolo sempre più centrale come strumento per evitare le gravi conseguenze provocate proprio dalle specie invasive. Infatti, sono in grado di stabilire relazioni estremamente diversificate con gli organismi e l'ambiente che li circonda; tali relazioni possono assumere un notevole significato se utilizzate in programmi di lotta biologico-integrata. Negli ultimi anni è stata posta particolare attenzione al controllo biologico conservativo di tipo ¿neoclassico¿, che prevede di sfruttare le nuove relazioni tritrofiche instauratesi al fine di stabilire un equilibrio fra le specie autoctone e quelle invasive introdotte e controllarne così i danni. La specie esotica oggetto di questo studio è Tuta absoluta (Lepidoptera: Gelechiidae), diventata in breve tempo uno dei fitofagi maggiormente dannosi per la coltura del pomodoro nel bacino del Mediterraneo. Negli anni successivi alla prima segnalazione in Italia, vari parassitoidi indigeni sono stati rinvenuti sul nuovo ospite. Fra questi, alcuni sono stati individuati come potenziali agenti di controllo biologico del fitofago esotico. In particolare Necremnus cosmopterix e N. tutae (Hymenoptera: Eulophidae) sono risultati fra i più abbondanti limitatori indigeni adattatisi a parassitizzare le larve del lepidottero. Sono state pertanto effettuate prove di laboratorio con N. cosmopterix al fine di: 1) indagare la risposta funzionale delle femmine del parassitoide nei confronti di densità crescenti da 3 a 30 larve di T. absoluta su pomodoro; 2) accertarne longevità, capacità di parassitizzazione e di uccisione delle larve durante l'arco della vita immaginale; 3) osservarne il comportamento su foglie di pomodoro infestate dalle larve del lepidottero. Dalle prove di risposta funzionale è emerso che N. cosmopterix presentava un tasso di uccisione delle larve densità indipendente, cioè che il numero degli ospiti attaccati aumentava in modo costante con il numero degli ospiti offerti. I parametri di attack rate e handling time sono stati stimati rispettivamente pari a 0,10 larve h-1 e 1,41 h, valori analoghi a quelli di altri parassitoidi già utilizzati in programmi di controllo biologico. Tuttavia N. cosmopterix ha mostrato una maggiore efficienza di controllo delle larve di T. absoluta rispetto al congenere N. tutae. Nelle prove di ovideposizione e longevità le femmine hanno manifestato una plasticità comportamentale nell'utilizzazione del fitofago; infatti l'iniziale paralisi della larva di T. absoluta era seguita da host feeding, ovideposizione o rifiuto dell'ospite. Ciò ha comportato elevati livelli di mortalità delle larve (media giornaliera pari a 5,45±0,38 larve giorno-1). Nei saggi comportamentali le femmine si sono dimostrate molto attive nella ricerca diretta degli ospiti e nel 70% dei casi è stata osservata ovideposizione. Sebbene siano state riscontrate difficoltà nel mantenimento degli allevamenti massali e alcune prove richiedano ulteriori approfondimenti, i risultati ottenuti consentono di ipotizzare un adeguato impiego di N. cosmopterix per il controllo di T. absoluta in aree di nuova colonizzazione nell'ambito di programmi di lotta biologica conservativa di tipo ¿neoclassico¿.
Comportamento e risposta funzionale di Necremnus prope tidius (Hymenoptera: Eulophidae), parassitoide indigeno del fitofago esotico Tuta absoluta (Lepidoptera: Gelechiidae)
BERARDINELLI, MAURA
2013/2014
Abstract
Le specie esotiche possono, soprattutto se invasive, causare ingenti danni dai punti di vista ambientale, economico, sanitario e biologico, determinando gravi perdite di biodiversità su scala mondiale. Gli insetti, benché siano organismi molto rappresentati fra le specie invasive, stanno ricoprendo un ruolo sempre più centrale come strumento per evitare le gravi conseguenze provocate proprio dalle specie invasive. Infatti, sono in grado di stabilire relazioni estremamente diversificate con gli organismi e l'ambiente che li circonda; tali relazioni possono assumere un notevole significato se utilizzate in programmi di lotta biologico-integrata. Negli ultimi anni è stata posta particolare attenzione al controllo biologico conservativo di tipo ¿neoclassico¿, che prevede di sfruttare le nuove relazioni tritrofiche instauratesi al fine di stabilire un equilibrio fra le specie autoctone e quelle invasive introdotte e controllarne così i danni. La specie esotica oggetto di questo studio è Tuta absoluta (Lepidoptera: Gelechiidae), diventata in breve tempo uno dei fitofagi maggiormente dannosi per la coltura del pomodoro nel bacino del Mediterraneo. Negli anni successivi alla prima segnalazione in Italia, vari parassitoidi indigeni sono stati rinvenuti sul nuovo ospite. Fra questi, alcuni sono stati individuati come potenziali agenti di controllo biologico del fitofago esotico. In particolare Necremnus cosmopterix e N. tutae (Hymenoptera: Eulophidae) sono risultati fra i più abbondanti limitatori indigeni adattatisi a parassitizzare le larve del lepidottero. Sono state pertanto effettuate prove di laboratorio con N. cosmopterix al fine di: 1) indagare la risposta funzionale delle femmine del parassitoide nei confronti di densità crescenti da 3 a 30 larve di T. absoluta su pomodoro; 2) accertarne longevità, capacità di parassitizzazione e di uccisione delle larve durante l'arco della vita immaginale; 3) osservarne il comportamento su foglie di pomodoro infestate dalle larve del lepidottero. Dalle prove di risposta funzionale è emerso che N. cosmopterix presentava un tasso di uccisione delle larve densità indipendente, cioè che il numero degli ospiti attaccati aumentava in modo costante con il numero degli ospiti offerti. I parametri di attack rate e handling time sono stati stimati rispettivamente pari a 0,10 larve h-1 e 1,41 h, valori analoghi a quelli di altri parassitoidi già utilizzati in programmi di controllo biologico. Tuttavia N. cosmopterix ha mostrato una maggiore efficienza di controllo delle larve di T. absoluta rispetto al congenere N. tutae. Nelle prove di ovideposizione e longevità le femmine hanno manifestato una plasticità comportamentale nell'utilizzazione del fitofago; infatti l'iniziale paralisi della larva di T. absoluta era seguita da host feeding, ovideposizione o rifiuto dell'ospite. Ciò ha comportato elevati livelli di mortalità delle larve (media giornaliera pari a 5,45±0,38 larve giorno-1). Nei saggi comportamentali le femmine si sono dimostrate molto attive nella ricerca diretta degli ospiti e nel 70% dei casi è stata osservata ovideposizione. Sebbene siano state riscontrate difficoltà nel mantenimento degli allevamenti massali e alcune prove richiedano ulteriori approfondimenti, i risultati ottenuti consentono di ipotizzare un adeguato impiego di N. cosmopterix per il controllo di T. absoluta in aree di nuova colonizzazione nell'ambito di programmi di lotta biologica conservativa di tipo ¿neoclassico¿.File | Dimensione | Formato | |
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