Through an in-depth examination of some of the main historiographical works pertaining to the subject, an attempt will be made to further corroborate the well-established thesis according to which fascism represented a pole of convergence for all the Italian socio-political alignments averse to the ideals of the Red Biennium and frightened by the revolutionary prospects they brought with them, a tendency from which even the Catholic world did not remain immune. After a necessary introduction to properly frame the various protagonists, individual or collective, within the historical context of reference, the events that sanctioned a distancing, both by the ecclesiastical hierarchies and by Mussolini, from the Popular Party will be treated. It will then delve into the period that saw the end of the Red Biennium at the same time as the worsening of the agrarian question, during which the Fascist camp, having reorganized itself in its summits, will seize the opportunity, provided by the liberal party, to bring its first representatives into the institutions. The conclusion, on the other hand, will investigate the birth of the National Fascist Party which, after Pius XI's ascent to the papal throne, which will usher in a new conservative line for the church, will know open support from Catholics, a key element, along with popular fear of a potential socialist revolution, in providing the new party with the confidence necessary for such a significant action as the march on Rome.
Attraverso una approfondita disamina di alcune tra le principali opere storiografiche inerenti l’argomento, si cercherà di corroborare ulteriormente l’ormai assodata tesi secondo la quale il fascismo rappresentò un polo di convergenza per tutti gli schieramenti socio-politici italiani avversi agli ideali del Biennio Rosso e spaventati dalle prospettive rivoluzionarie che questi portavano con loro, tendenza dalla quale anche il mondo cattolico non rimase immune. Dopo un’introduzione necessaria per inquadrare correttamente i vari protagonisti, singoli o collettivi, entro il contesto storico di riferimento, verranno trattati gli avvenimenti che sanzioneranno una presa di distanza, sia da parte delle gerarchie ecclesiastiche, sia da parte di Mussolini, dal Partito Popolare. Ci si addentrerà poi nel periodo che vide la fine del Biennio Rosso in contemporanea con l’aggravarsi della questione agraria, durante il quale lo schieramento fascista, dopo essersi riorganizzato nei propri vertici, coglierà l’occasione, fornitagli da parte liberare, per far entrare i suoi primi rappresentanti nelle istituzioni. La conclusione invece indagherà la nascita del Partito Nazionale Fascista il quale, dopo la salita al soglio pontificio di Pio XI, che inaugurerà una nuova linea conservatrice per la chiesa, conoscerà un aperto sostengo da parte dei cattolici, elemento fondamentale, assieme al timore popolare per una potenziale rivoluzione socialista, per fornire al neonato partito la confidenza necessaria per una azione significativa come la marcia su Roma.
Cattolici e fascisti durante l’agonia dello Stato liberale. Dall’immediata contrapposizione alle basi per una futura intesa.
CACCAMO, LORENZO
2022/2023
Abstract
Attraverso una approfondita disamina di alcune tra le principali opere storiografiche inerenti l’argomento, si cercherà di corroborare ulteriormente l’ormai assodata tesi secondo la quale il fascismo rappresentò un polo di convergenza per tutti gli schieramenti socio-politici italiani avversi agli ideali del Biennio Rosso e spaventati dalle prospettive rivoluzionarie che questi portavano con loro, tendenza dalla quale anche il mondo cattolico non rimase immune. Dopo un’introduzione necessaria per inquadrare correttamente i vari protagonisti, singoli o collettivi, entro il contesto storico di riferimento, verranno trattati gli avvenimenti che sanzioneranno una presa di distanza, sia da parte delle gerarchie ecclesiastiche, sia da parte di Mussolini, dal Partito Popolare. Ci si addentrerà poi nel periodo che vide la fine del Biennio Rosso in contemporanea con l’aggravarsi della questione agraria, durante il quale lo schieramento fascista, dopo essersi riorganizzato nei propri vertici, coglierà l’occasione, fornitagli da parte liberare, per far entrare i suoi primi rappresentanti nelle istituzioni. La conclusione invece indagherà la nascita del Partito Nazionale Fascista il quale, dopo la salita al soglio pontificio di Pio XI, che inaugurerà una nuova linea conservatrice per la chiesa, conoscerà un aperto sostengo da parte dei cattolici, elemento fondamentale, assieme al timore popolare per una potenziale rivoluzione socialista, per fornire al neonato partito la confidenza necessaria per una azione significativa come la marcia su Roma.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/109060