This thesis proposes a translation of the short story Chudožnik Bacilla i ego šedevr by Georgij Demidov written in 1972 but only published in 2008. Demidov, a little-known writer in Russia and practically unknown in Italy, after living for about fourteen years in the Kolyma camp, once rehabilitated began to write, placing himself in the category of Concentration Literature in the USSR. The work is divided into three chapters: the first chapter, through a series of quotations, recounts the highlights of the writer's life and the slow reawakening of the historical memory of the Gulag era; the second chapter presents the Italian translation of the story, entitled The Artist Bacilla and his Masterpiece; finally, the third and last chapter contains a commentary on the proposed Italian translation. In particular, after providing a brief introduction to the commentary, the thesis will go into the specifics of the cases found by analysing the way they were rendered in the target text.
La presente tesi magistrale propone una traduzione del racconto Chudožnik Bacilla i ego šedevr di Georgij Demidov scritto nel 1972 ma pubblicato solo nel 2008. Demidov, uno scrittore poco noto in Russia e praticamente sconosciuto in Italia, dopo aver vissuto per circa quattordici anni presso il campo della Kolyma, una volta riabilitato inizia a dedicarsi alla scrittura inserendosi nella categoria della Letteratura concentrazionaria in URSS. L’elaborato è suddiviso in tre capitoli: il primo capitolo, attraverso una serie di citazioni, riporta i momenti salienti della vita dello scrittore e il lento risveglio della memoria storica dell’epoca dei Gulag; il secondo capitolo presenta la traduzione italiana del racconto, intitolata L’artista Bacilla e il suo capolavoro; infine, il terzo e ultimo capitolo contiene il commento sulla traduzione italiana proposta. In particolare, dopo aver fornito una breve introduzione al commento e ai supporti utilizzati per la traduzione, si entrerà nello specifico delle casistiche riscontrate analizzando il modo in cui sono state rese nel testo di arrivo.
Chudožnik Bacilla i ego šedevr - Proposta di traduzione e commento del racconto di Georgij Demidov
CALANDRA, CATERINA
2022/2023
Abstract
La presente tesi magistrale propone una traduzione del racconto Chudožnik Bacilla i ego šedevr di Georgij Demidov scritto nel 1972 ma pubblicato solo nel 2008. Demidov, uno scrittore poco noto in Russia e praticamente sconosciuto in Italia, dopo aver vissuto per circa quattordici anni presso il campo della Kolyma, una volta riabilitato inizia a dedicarsi alla scrittura inserendosi nella categoria della Letteratura concentrazionaria in URSS. L’elaborato è suddiviso in tre capitoli: il primo capitolo, attraverso una serie di citazioni, riporta i momenti salienti della vita dello scrittore e il lento risveglio della memoria storica dell’epoca dei Gulag; il secondo capitolo presenta la traduzione italiana del racconto, intitolata L’artista Bacilla e il suo capolavoro; infine, il terzo e ultimo capitolo contiene il commento sulla traduzione italiana proposta. In particolare, dopo aver fornito una breve introduzione al commento e ai supporti utilizzati per la traduzione, si entrerà nello specifico delle casistiche riscontrate analizzando il modo in cui sono state rese nel testo di arrivo. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/108975