The present work entitled "Creativity and linguistic attitudes: the case of Chilean Spanish" consists of three chapters, in which texts, images and tables are combined. The first aim of this work is to identify the main linguistic traits that characterise Chilean Spanish. The second aim is to analyse and identify the causes that make this variety difficult to classify among all the variants of Spanish and, finally, to carry out a comparison between various linguistic attitudes, taking into account different groups of individuals. In the first chapter, which analyses the theories underlying Chilean Spanish and the most relevant linguistic phenomena that characterise it, the (reputed) fundamental characteristics of the Castilian language of Chile are described, which represent the basis of my research, presented in the following chapters. In addition, the main theories underlying the aforementioned Latin American variety of Spanish are introduced and the fundamental characteristics and linguistic phenomena of the Spanish language in Chile, analysed in more detail, are presented in a general manner. The second chapter clarifies the notion of linguistic attitude, the complexities related to it and the studies related to the case of Chilean Spanish. In addition, a study based on the linguistic attitudes of the Spanish-speaking world is presented, with particular reference, of course, to Chilean Spanish and the linguistic attitudes of other Spanish speakers towards the Chilean variety. Furthermore, in the last paragraph of this chapter, a rather common phenomenon is exposed. It involves Chilean Spanish speakers who, coming into contact with other varieties of Spanish, modify their accent, making it, in some cases, more neutral. In conclusion, in the last chapter, a questionnaire was carried out. It aims to investigate the popularity of 'Coa', the prison language, which has now become part of colloquial language and focuses on language attitudes. It also concerns the importance of the 'Atlas Lingüístico de Chile'.
Il presente elaborato, intitolato "Creatività e atteggiamenti linguistici: il caso dello spagnolo cileno", è formato da tre capitoli, nei quali si uniscono testi, immagini e tabelle. Il presente lavoro di tesi ha l’obiettivo di identificare i principali tratti linguistici che caratterizzano lo spagnolo cileno, analizzare e individuare le cause che rendono tale varietà difficilmente classificabile tra tutte le varianti di spagnolo e, infine, effettuare un confronto tra vari atteggiamenti linguistici tenendo in considerazione distinti gruppi di individui. Nel primo capitolo, dedicato all’analisi delle teorie che stanno alla base dello spagnolo cileno e ai più rilevanti fenomeni linguistici che lo caratterizzano, vengono descritte le caratteristiche (reputate) fondamentali della lingua castigliana del Cile, le quali rappresentano il trasfondo della mia ricerca, presentata nei capitoli successivi. Vengono, inoltre, introdotte le principali teorie alla base della suddetta varietà latinoamericana di spagnolo e presentate in maniera generale le fondamentali caratteristiche e i fenomeni linguistici della lingua spagnola in Cile, analizzate in maniera maggiormente approfondita. Nel secondo capitolo viene, invece, chiarita la nozione di atteggiamento linguistico, le complessità ad esso correlate e gli studi legati al caso dello spagnolo cileno. Viene, inoltre, presentato uno studio riguardante gli atteggiamenti linguistici del mondo "hispanohablante", con particolari riferimenti, naturalmente, allo spagnolo cileno e agli atteggiamenti linguistici che hanno gli altri parlanti di spagnolo nei confronti della varietà cilena. In aggiunta, nell’ ultimo paragrafo di tale capitolo è esposto un fenomeno piuttosto comune da parte dei parlanti di spagnolo cileno i quali, venendo a contatto con altre varietà di spagnolo, modificano a loro volta il loro accento, rendendolo, in alcuni casi, più neutro. In conclusione, nell’ultimo capitolo, è stato realizzato un questionario, il quale non solo si interroga sugli atteggiamenti linguistici correlati allo spagnolo cileno, ma vuole anche indagare la popolarità del “Coa”, il linguaggio delle carceri, il quale, è entrato ormai a far parte dello spagnolo cileno colloquiale e l’importanza dell’ “Atlas Lingüístico de Chile”.
Creatività e atteggiamenti linguistici: il caso dello spagnolo cileno
CALIPARI, MARIA FRANCESCA
2022/2023
Abstract
Il presente elaborato, intitolato "Creatività e atteggiamenti linguistici: il caso dello spagnolo cileno", è formato da tre capitoli, nei quali si uniscono testi, immagini e tabelle. Il presente lavoro di tesi ha l’obiettivo di identificare i principali tratti linguistici che caratterizzano lo spagnolo cileno, analizzare e individuare le cause che rendono tale varietà difficilmente classificabile tra tutte le varianti di spagnolo e, infine, effettuare un confronto tra vari atteggiamenti linguistici tenendo in considerazione distinti gruppi di individui. Nel primo capitolo, dedicato all’analisi delle teorie che stanno alla base dello spagnolo cileno e ai più rilevanti fenomeni linguistici che lo caratterizzano, vengono descritte le caratteristiche (reputate) fondamentali della lingua castigliana del Cile, le quali rappresentano il trasfondo della mia ricerca, presentata nei capitoli successivi. Vengono, inoltre, introdotte le principali teorie alla base della suddetta varietà latinoamericana di spagnolo e presentate in maniera generale le fondamentali caratteristiche e i fenomeni linguistici della lingua spagnola in Cile, analizzate in maniera maggiormente approfondita. Nel secondo capitolo viene, invece, chiarita la nozione di atteggiamento linguistico, le complessità ad esso correlate e gli studi legati al caso dello spagnolo cileno. Viene, inoltre, presentato uno studio riguardante gli atteggiamenti linguistici del mondo "hispanohablante", con particolari riferimenti, naturalmente, allo spagnolo cileno e agli atteggiamenti linguistici che hanno gli altri parlanti di spagnolo nei confronti della varietà cilena. In aggiunta, nell’ ultimo paragrafo di tale capitolo è esposto un fenomeno piuttosto comune da parte dei parlanti di spagnolo cileno i quali, venendo a contatto con altre varietà di spagnolo, modificano a loro volta il loro accento, rendendolo, in alcuni casi, più neutro. In conclusione, nell’ultimo capitolo, è stato realizzato un questionario, il quale non solo si interroga sugli atteggiamenti linguistici correlati allo spagnolo cileno, ma vuole anche indagare la popolarità del “Coa”, il linguaggio delle carceri, il quale, è entrato ormai a far parte dello spagnolo cileno colloquiale e l’importanza dell’ “Atlas Lingüístico de Chile”.File | Dimensione | Formato | |
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