L’oggetto di studio della tesi è il periodico del santuario di don bosco nei primi vent’anni di pubblicazione, periodo che va dal 1947 al 1967. L’analisi si è volutamente focalizzata su questo arco temporale in quanto è un momento molto importante per la storia italiana: è un periodo di forti cambiamenti. La caduta del regime fascista e la fine del secondo conflitto mondiale hanno lasciato il paese in condizioni disastrate, ma nel giro di vent’anni non solo si è ricostruito quanto distrutto, ma c’è stata una vera e propria rivoluzione nelle abitudini dei cittadini. Il boom economico e il conseguente aumento del benessere, la presa di coscienza dei nuovi diritti, il nuovo ordine politico mondiale, la corsa agli armamenti nucleari sono alcuni degli eventi che hanno caratterizzato questo periodo. Lo studio ha voluto prendere atto di quali eventi avessero effettivamente trovato spazio nelle pagine del bollettino. La domanda a cui si è cercato di dare una risposta è stata: è possibile notare l’evoluzione della società attraverso le pagine del periodico? Per poter rispondere al quesito è stato necessario inserire il bollettino in un discorso più ampio. Per avere una visione quanto più precisa ho analizzato la nascita e lo sviluppo della stampa cattolica italiana, focalizzandomi spesso sull’approccio comunicativo salesiano. Perciò, per studiare un bollettino della seconda metà del Novecento, sono dovuto tornare indietro fino alla metà XIX secolo. È stato indispensabile analizzare anche l’evoluzione della comunicazione con i lettori di tutta la stampa periodica cattolica della prima metà del XX secolo per comprendere non solo i motivi della fondazione della rivista, ma anche le sue caratteristiche. Infine nell’ultimo capitolo ho analizzato il caso di don Alberione che, come don Bosco, aveva compreso la forza propagandistica della stampa. Alla fine di questo percorso sono arrivato alla conclusione che il bollettino di Colle don Bosco è una rivista con un forte legame con il territorio circostante. Gli interessi del periodico non si allontanano dalla zona circostante, ma allargano i propri orizzonti grazie al Bollettino Salesiano, la rivista ufficiale della congregazione con cui il Colle mantiene una stretta corrispondenza. Totalmente legato alla propria congregazione, non vi è stata alcuna intenzione da parte della redazione di aprirsi al mondo. È una rivista che preferisce guardare al passato, ritenendolo pieno di virtù e ideali cristiani che il mondo contemporaneo ha perso. Per queste ragioni è estremamente difficile trovare all’interno del bollettino informazioni che permettano di comprendere in che modo sia cambiata la società in quel periodo.

La stampa periodica dei santuari italiani del Novecento: il bollettino del santuario di Colle don Bosco (1947-1967)

GHELIUC, MARIUS MATTIA
2022/2023

Abstract

L’oggetto di studio della tesi è il periodico del santuario di don bosco nei primi vent’anni di pubblicazione, periodo che va dal 1947 al 1967. L’analisi si è volutamente focalizzata su questo arco temporale in quanto è un momento molto importante per la storia italiana: è un periodo di forti cambiamenti. La caduta del regime fascista e la fine del secondo conflitto mondiale hanno lasciato il paese in condizioni disastrate, ma nel giro di vent’anni non solo si è ricostruito quanto distrutto, ma c’è stata una vera e propria rivoluzione nelle abitudini dei cittadini. Il boom economico e il conseguente aumento del benessere, la presa di coscienza dei nuovi diritti, il nuovo ordine politico mondiale, la corsa agli armamenti nucleari sono alcuni degli eventi che hanno caratterizzato questo periodo. Lo studio ha voluto prendere atto di quali eventi avessero effettivamente trovato spazio nelle pagine del bollettino. La domanda a cui si è cercato di dare una risposta è stata: è possibile notare l’evoluzione della società attraverso le pagine del periodico? Per poter rispondere al quesito è stato necessario inserire il bollettino in un discorso più ampio. Per avere una visione quanto più precisa ho analizzato la nascita e lo sviluppo della stampa cattolica italiana, focalizzandomi spesso sull’approccio comunicativo salesiano. Perciò, per studiare un bollettino della seconda metà del Novecento, sono dovuto tornare indietro fino alla metà XIX secolo. È stato indispensabile analizzare anche l’evoluzione della comunicazione con i lettori di tutta la stampa periodica cattolica della prima metà del XX secolo per comprendere non solo i motivi della fondazione della rivista, ma anche le sue caratteristiche. Infine nell’ultimo capitolo ho analizzato il caso di don Alberione che, come don Bosco, aveva compreso la forza propagandistica della stampa. Alla fine di questo percorso sono arrivato alla conclusione che il bollettino di Colle don Bosco è una rivista con un forte legame con il territorio circostante. Gli interessi del periodico non si allontanano dalla zona circostante, ma allargano i propri orizzonti grazie al Bollettino Salesiano, la rivista ufficiale della congregazione con cui il Colle mantiene una stretta corrispondenza. Totalmente legato alla propria congregazione, non vi è stata alcuna intenzione da parte della redazione di aprirsi al mondo. È una rivista che preferisce guardare al passato, ritenendolo pieno di virtù e ideali cristiani che il mondo contemporaneo ha perso. Per queste ragioni è estremamente difficile trovare all’interno del bollettino informazioni che permettano di comprendere in che modo sia cambiata la società in quel periodo.
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