Con il presente lavoro si intende analizzare l'istituto del partito politico focalizzando l'attenzione al ruolo da esso svolto nell'ordinamento costituzionale italiano, anche alla luce dell'art. 49 Cost. L'analisi non può prescindere dall'affrontare il percorso evolutivo dell'istituto. Per questo motivo il primo capitolo è dedicato a un excursus storico. Osteggiato nei secoli come elemento di frammentazione, il partito politico ottiene un primo riconoscimento durante la Rivoluzione Francese; solo alla fine del XX secolo diviene elemento imprescindibile degli ordinamenti statuali. La massima affermazione del partito politico avviene durante il regime fascista, quando un solo partito occupa le istituzioni statuali sostituendosi ad esse. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale e dell'esperienza dittatoriale, in Italia inizia un nuovo periodo storico: lo Stato prende forma di Repubblica e viene redatta la Carta Costituzionale. Lo studio si sofferma quindi sulla ricostruzione del dibattito interno alla Assemblea Costituente che portò alla formulazione dell'articolo 49 Cost., il quale disciplina propriamente l'istituto partitico. Concludendo il percorso storico si osservano le ulteriori evoluzioni del fenomeno partitico fino ai tempi odierni. Il secondo capitolo sarà invece dedicato allo studio dell'articolo 49 Cost. e della sua interpretazione. È necessario ricostruire i rapporti tra la presente e le altre disposizioni costituzionali, riscontrando la volontà dei costituenti di fondare la Repubblica sulla partecipazione attiva e continuativa dei cittadini. In particolare, si affronteranno i rapporti intercorrenti con l'art. 18 Cost.; da qui l'analisi dei profili soggettivo e oggettivo della libertà di associazione in partiti politici. Partendo dall'enunciato dell'articolo è possibile poi ricostruire gli elementi che consentono di individuare il principio del pluralismo partitico, la regola del concorso e l'uguaglianza di chance, strumentali a garantire una corretta concorrenza dei partiti politici finalizzata alla determinazione della politica nazionale. Quest'ultima rappresenta l’elemento caratteristico dei partiti politici, i quali devono svolgere la detta funzione nel rispetto del metodo democratico. L'ultima parte dello studio sarà proprio dedicata alla metodologia democratica richiesta: essa deve contraddistinguere sia l'azione esterna che l'organizzazione interna dei partiti. Proprio a garanzia della democrazia interna, il legislatore è intervenuto per la prima volta con la legge n. 96/2012 e il decreto-legge n. 149/2013, convertito in legge n. 13/2014. Un ultimo richiamo permetterà di riconoscere la validità e l’attualità dell’articolo 49 Cost. dinanzi alle sfide presentate dai nuovi modelli di partito presenti nel panorama italiano.
Il partito politico e la sua evoluzione storico-costituzionale. Un'analisi dell'articolo 49 della Costituzione
CAPPA VERZONE, FRANCESCO
2022/2023
Abstract
Con il presente lavoro si intende analizzare l'istituto del partito politico focalizzando l'attenzione al ruolo da esso svolto nell'ordinamento costituzionale italiano, anche alla luce dell'art. 49 Cost. L'analisi non può prescindere dall'affrontare il percorso evolutivo dell'istituto. Per questo motivo il primo capitolo è dedicato a un excursus storico. Osteggiato nei secoli come elemento di frammentazione, il partito politico ottiene un primo riconoscimento durante la Rivoluzione Francese; solo alla fine del XX secolo diviene elemento imprescindibile degli ordinamenti statuali. La massima affermazione del partito politico avviene durante il regime fascista, quando un solo partito occupa le istituzioni statuali sostituendosi ad esse. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale e dell'esperienza dittatoriale, in Italia inizia un nuovo periodo storico: lo Stato prende forma di Repubblica e viene redatta la Carta Costituzionale. Lo studio si sofferma quindi sulla ricostruzione del dibattito interno alla Assemblea Costituente che portò alla formulazione dell'articolo 49 Cost., il quale disciplina propriamente l'istituto partitico. Concludendo il percorso storico si osservano le ulteriori evoluzioni del fenomeno partitico fino ai tempi odierni. Il secondo capitolo sarà invece dedicato allo studio dell'articolo 49 Cost. e della sua interpretazione. È necessario ricostruire i rapporti tra la presente e le altre disposizioni costituzionali, riscontrando la volontà dei costituenti di fondare la Repubblica sulla partecipazione attiva e continuativa dei cittadini. In particolare, si affronteranno i rapporti intercorrenti con l'art. 18 Cost.; da qui l'analisi dei profili soggettivo e oggettivo della libertà di associazione in partiti politici. Partendo dall'enunciato dell'articolo è possibile poi ricostruire gli elementi che consentono di individuare il principio del pluralismo partitico, la regola del concorso e l'uguaglianza di chance, strumentali a garantire una corretta concorrenza dei partiti politici finalizzata alla determinazione della politica nazionale. Quest'ultima rappresenta l’elemento caratteristico dei partiti politici, i quali devono svolgere la detta funzione nel rispetto del metodo democratico. L'ultima parte dello studio sarà proprio dedicata alla metodologia democratica richiesta: essa deve contraddistinguere sia l'azione esterna che l'organizzazione interna dei partiti. Proprio a garanzia della democrazia interna, il legislatore è intervenuto per la prima volta con la legge n. 96/2012 e il decreto-legge n. 149/2013, convertito in legge n. 13/2014. Un ultimo richiamo permetterà di riconoscere la validità e l’attualità dell’articolo 49 Cost. dinanzi alle sfide presentate dai nuovi modelli di partito presenti nel panorama italiano.File | Dimensione | Formato | |
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