In recent decades, there has been an increase in the elderly population, leading to a higher prevalence of neurocognitive disorders. It is now well-established that individuals with neurocognitive disorders exhibit brain lesions or damage many years before clinical symptoms manifest. Given the current lack of pharmacological interventions capable of altering the course of these pathologies, there is a significant emphasis on early detection of these conditions. This thesis aims to describe the primary methodologies used for the early diagnosis of neurodegenerative disorders. Initially, a detailed literature analysis was conducted, focusing on the fundamental aspects of Mild Cognitive Impairment and Alzheimer's Disease. Subsequently, the main biomarkers utilized in clinical practice were examined, including those from cerebrospinal fluid, genetics, and neuroimaging, which, according to current literature, demonstrate broad diagnostic capabilities. Furthermore, this work introduces the Interceptor research project, a multicenter study aiming to identify the best combination of diagnostic biomarkers through non-invasive and accurate methodologies. The objective is to detect prodromal forms of neurocognitive disorders at an early stage and predict or exclude the conversion from MCI to AD after approximately three years of follow-up. Specifically, results derived from an analysis conducted on data from 25 patients recruited at the Turin Center - AOU Città della Salute e della Scienza di Torino are presented. Currently, the project is in its concluding phase, with the presentation of data related to all executed and planned follow-ups. The next goal is to evaluate and compare results from various centers recruited at a national level.

Negli ultimi decenni, si è verificato un aumento della popolazione anziana, con conseguente aumento della prevalenza dei disturbi neurocognitivi. È ormai consolidato il fatto che i soggetti con disturbi neurocognitivi mostrano lesioni cerebrali o danni cerebrali diversi anni prima dell'insorgenza dei sintomi clinici. Poiché attualmente non esistono farmaci in grado di modificare il decorso di tali patologie, si pone una notevole enfasi sull'individuazione precoce di queste condizioni. Questo lavoro di tesi si propone di descrivere le principali metodologie utilizzate per la diagnosi precoce dei disturbi neurodegenerativi. Inizialmente, è stata condotta un'analisi dettagliata della letteratura, che ha esaminato gli aspetti fondamentali del Mild Cognitive Impairment e della Malattia di Alzheimer. Successivamente, sono stati esaminati i principali biomarcatori utilizzati nella pratica clinica, compresi quelli del liquido cerebrospinale, genetici e di neuroimaging, che, secondo la letteratura corrente, presentano un'ampia capacità diagnostica. Inoltre, in questo lavoro si presenta il progetto di ricerca Interceptor. Si tratta di uno studio multicentrico che si propone di identificare la miglior combinazione di biomarcatori diagnostici attraverso metodologie non invasive ed accurate. L'obiettivo è individuare precocemente le forme prodromiche di disturbi neurocognitivi e prevedere o escludere la conversione da MCI a AD dopo circa 3 anni di follow-up. Nello specifico, sono stati riportati i risultati derivanti da un'analisi condotta su dati provenienti da 25 pazienti reclutati presso il Centro di Torino - AOU Città della Salute e della Scienza di Torino. Attualmente, il Progetto è in fase di conclusione, con la presentazione dei dati relativi a tutti i follow-up eseguiti e previsti dal protocollo. Il prossimo obiettivo sarà valutare e confrontare i risultati provenienti dai diversi centri reclutati a livello nazionale.

Diagnosi Precoce e Biomarcatori nei Disturbi Neurocognitivi: il Ruolo del Progetto Interceptor

CIATTAGLIA, ALICE
2022/2023

Abstract

Negli ultimi decenni, si è verificato un aumento della popolazione anziana, con conseguente aumento della prevalenza dei disturbi neurocognitivi. È ormai consolidato il fatto che i soggetti con disturbi neurocognitivi mostrano lesioni cerebrali o danni cerebrali diversi anni prima dell'insorgenza dei sintomi clinici. Poiché attualmente non esistono farmaci in grado di modificare il decorso di tali patologie, si pone una notevole enfasi sull'individuazione precoce di queste condizioni. Questo lavoro di tesi si propone di descrivere le principali metodologie utilizzate per la diagnosi precoce dei disturbi neurodegenerativi. Inizialmente, è stata condotta un'analisi dettagliata della letteratura, che ha esaminato gli aspetti fondamentali del Mild Cognitive Impairment e della Malattia di Alzheimer. Successivamente, sono stati esaminati i principali biomarcatori utilizzati nella pratica clinica, compresi quelli del liquido cerebrospinale, genetici e di neuroimaging, che, secondo la letteratura corrente, presentano un'ampia capacità diagnostica. Inoltre, in questo lavoro si presenta il progetto di ricerca Interceptor. Si tratta di uno studio multicentrico che si propone di identificare la miglior combinazione di biomarcatori diagnostici attraverso metodologie non invasive ed accurate. L'obiettivo è individuare precocemente le forme prodromiche di disturbi neurocognitivi e prevedere o escludere la conversione da MCI a AD dopo circa 3 anni di follow-up. Nello specifico, sono stati riportati i risultati derivanti da un'analisi condotta su dati provenienti da 25 pazienti reclutati presso il Centro di Torino - AOU Città della Salute e della Scienza di Torino. Attualmente, il Progetto è in fase di conclusione, con la presentazione dei dati relativi a tutti i follow-up eseguiti e previsti dal protocollo. Il prossimo obiettivo sarà valutare e confrontare i risultati provenienti dai diversi centri reclutati a livello nazionale.
ITA
In recent decades, there has been an increase in the elderly population, leading to a higher prevalence of neurocognitive disorders. It is now well-established that individuals with neurocognitive disorders exhibit brain lesions or damage many years before clinical symptoms manifest. Given the current lack of pharmacological interventions capable of altering the course of these pathologies, there is a significant emphasis on early detection of these conditions. This thesis aims to describe the primary methodologies used for the early diagnosis of neurodegenerative disorders. Initially, a detailed literature analysis was conducted, focusing on the fundamental aspects of Mild Cognitive Impairment and Alzheimer's Disease. Subsequently, the main biomarkers utilized in clinical practice were examined, including those from cerebrospinal fluid, genetics, and neuroimaging, which, according to current literature, demonstrate broad diagnostic capabilities. Furthermore, this work introduces the Interceptor research project, a multicenter study aiming to identify the best combination of diagnostic biomarkers through non-invasive and accurate methodologies. The objective is to detect prodromal forms of neurocognitive disorders at an early stage and predict or exclude the conversion from MCI to AD after approximately three years of follow-up. Specifically, results derived from an analysis conducted on data from 25 patients recruited at the Turin Center - AOU Città della Salute e della Scienza di Torino are presented. Currently, the project is in its concluding phase, with the presentation of data related to all executed and planned follow-ups. The next goal is to evaluate and compare results from various centers recruited at a national level.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
1035300_tesialiceciattaglia.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 3.54 MB
Formato Adobe PDF
3.54 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/108712