Giovanni Antonio Ranza, born in 1741, in Vercelli, was a great scholar, writer, and publisher but most importantly a Jacobin, deeply involved in local politics. After the establishment of the new provisory government in Piedmont, in 1800 he proposed the realization of a Martyrology of Piedmontese Patriots. Its aim had to be remembering the ones persecuted in the previous years, but also helping the approval of indemnities to many people damaged. This work was never published, nor distributed, but many testimonies were collected by Ranza and are still accessible, preserved inside the Statal Archive of Turin. The Martyrology was planned obviously for ideal and political reasons, but also simple economic purposes: it was a way to demonstrate one’s participation in revolutionary events and ask for compensation for previous suffering. Therefore, this research wants to demonstrate the specific and deep bond between the social-economic context and Martyrology. It begins with Ranza's biography because it shows us how many events and political discussions affected his project, but it continues with a hypothetical reconstruction of how this text would have been if it had ever been published. Hence, essential sources for this paper are the documents preserved among the Carte Ranza (Ranza’s papers), inside the Statal Archive of Turin, and partly published in 1908 in Giovanni Sforza’s monography, L’indennità ai giacobini piemontesi perseguitati e danneggiati (1800-1802). Thus, consulting the original letters sent to Ranza and collected, it is possible to understand the stories of many men and women looking for his help and public consideration derived from martyrology and demonstrate the influence of material reasons on their writing. Furthermore, knowing the essential characteristics of this text, its structure, and the stories of many Jacobins, is very important to understand the theme of martyrs during the Italian Risorgimento.
Giovanni Antonio Ranza, nato nel 1741 a Vercelli, fu un letterato, editore, ma soprattutto giacobino impegnato politicamente. Dopo l’instaurazione del nuovo governo provvisorio in Piemonte, propose nel 1800 la realizzazione di un Martirologio de’ Patrioti Piemontesi per ricordare coloro che avevano subito torti e persecuzioni negli anni precedenti, ma allo stesso tempo supportare l’approvazione di indennizzazioni per le persone danneggiate. L’opera non fu mai pubblicata, né diffusa, ma Ranza raccolse molte testimonianze ancora consultabili, conservate in Archivio di Stato a Torino. Il Martirologio fu progettato principalmente per motivi ideali e di stampo politico, ma anche per semplici ragioni economiche: era infatti un modo per dimostrare e certificare la propria partecipazione agli eventi rivoluzionari e chiedere contestualmente un compenso per le sofferenze patite. Dunque, questa ricerca ha lo scopo di dimostrare lo specifico e profondo legame tra il contesto socioeconomico e il Martirologio. La tesi infatti ripercorre inizialmente la biografia di Ranza, poiché dimostra quanti eventi e discussioni del governo influenzarono il suo progetto. Ma continua con un’ipotetica ricostruzione di come sarebbe stato questo testo se fosse stato mai pubblicato. Pertanto, fonti essenziali sono stati i documenti conservati tra le Carte Ranza nell’Archivio di Stato di Torino, in parte pubblicati nel 1908 nella monografia di Giovanni Sforza, L’indennità ai giacobini piemontesi perseguitati e danneggiati (1800-1802). Così, consultando le lettere originali inviate a Ranza e da lui raccolte, è possibile comprendere le storie di molti uomini e donne che ricorsero a lui, cercando aiuto e probabilmente quella considerazione pubblica che sarebbe derivata dal martirologio, ma anche dimostrare l’influenza delle motivazioni materiali nelle loro testimonianze. Infine, conoscere le caratteristiche essenziali di questo testo, la sua struttura e le biografie di molti giacobini permette di comprendere meglio il tema del martirio nel Risorgimento italiano.
Il "Martirologio de’ Patrioti Piemontesi" di Giovanni Antonio Ranza: analisi e ricostruzione
CHIESA, ELISA
2022/2023
Abstract
Giovanni Antonio Ranza, nato nel 1741 a Vercelli, fu un letterato, editore, ma soprattutto giacobino impegnato politicamente. Dopo l’instaurazione del nuovo governo provvisorio in Piemonte, propose nel 1800 la realizzazione di un Martirologio de’ Patrioti Piemontesi per ricordare coloro che avevano subito torti e persecuzioni negli anni precedenti, ma allo stesso tempo supportare l’approvazione di indennizzazioni per le persone danneggiate. L’opera non fu mai pubblicata, né diffusa, ma Ranza raccolse molte testimonianze ancora consultabili, conservate in Archivio di Stato a Torino. Il Martirologio fu progettato principalmente per motivi ideali e di stampo politico, ma anche per semplici ragioni economiche: era infatti un modo per dimostrare e certificare la propria partecipazione agli eventi rivoluzionari e chiedere contestualmente un compenso per le sofferenze patite. Dunque, questa ricerca ha lo scopo di dimostrare lo specifico e profondo legame tra il contesto socioeconomico e il Martirologio. La tesi infatti ripercorre inizialmente la biografia di Ranza, poiché dimostra quanti eventi e discussioni del governo influenzarono il suo progetto. Ma continua con un’ipotetica ricostruzione di come sarebbe stato questo testo se fosse stato mai pubblicato. Pertanto, fonti essenziali sono stati i documenti conservati tra le Carte Ranza nell’Archivio di Stato di Torino, in parte pubblicati nel 1908 nella monografia di Giovanni Sforza, L’indennità ai giacobini piemontesi perseguitati e danneggiati (1800-1802). Così, consultando le lettere originali inviate a Ranza e da lui raccolte, è possibile comprendere le storie di molti uomini e donne che ricorsero a lui, cercando aiuto e probabilmente quella considerazione pubblica che sarebbe derivata dal martirologio, ma anche dimostrare l’influenza delle motivazioni materiali nelle loro testimonianze. Infine, conoscere le caratteristiche essenziali di questo testo, la sua struttura e le biografie di molti giacobini permette di comprendere meglio il tema del martirio nel Risorgimento italiano.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
946465_chiesae.ilmartirologiodepatriotipiemontesidigio.antonioranza_unipotesidiricostruzionedellopera.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.17 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.17 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/108565