Era la notte tra il 3 e il 4 agosto del 1974 quando all’1:23 del mattino sulla tratta ferroviaria Roma-Monaco di Baviera, nei pressi di San Benedetto di Val di Sambro, all’uscita della “Galleria degli appennini” in provincia di Bologna, avvenne quella che poi fu chiamata “La strage dell’Italicus”, Un attentato terroristico a tutti gli effetti. Sotto ad un sedile del treno 1486 Italicus si nascondeva, una valigetta con al suo interno una bomba ad alto potenziale composta da alcuni chili di termite. La bomba era collegata ad una sveglia, che poi fu ritrovata durante le prime perlustrazioni dopo la strage.
Teatro di narrazione-La cronaca in Scena Raccontare la strage dell'Italicus
CARBONE, GRETA
2022/2023
Abstract
Era la notte tra il 3 e il 4 agosto del 1974 quando all’1:23 del mattino sulla tratta ferroviaria Roma-Monaco di Baviera, nei pressi di San Benedetto di Val di Sambro, all’uscita della “Galleria degli appennini” in provincia di Bologna, avvenne quella che poi fu chiamata “La strage dell’Italicus”, Un attentato terroristico a tutti gli effetti. Sotto ad un sedile del treno 1486 Italicus si nascondeva, una valigetta con al suo interno una bomba ad alto potenziale composta da alcuni chili di termite. La bomba era collegata ad una sveglia, che poi fu ritrovata durante le prime perlustrazioni dopo la strage.File in questo prodotto:
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/108309