L’elaborato affronta il tema del corpo e del suo agire attraverso una prospettiva pluridisciplinare che mostra l’importanza della dimensione fisica nei contesti educativi all’interno dei quali spesso la corporeità è stata minimizzata.L’obbiettivo di questo lavoro è di evidenziare lo sviluppo della concezione di corpo, complesso organo motore della vita dell’individuo. Viene fatto particolare riferimento alla fascia di età 0-3 anni con un’analisi che approfondisce gli approcci educativi e gli elementi costitutivi della dimensione fisica, al fine di promuovere una pedagoga incentrata sull’uso consapevole e intenzionale del corpo affinché esso promuova l’apprendimento e la crescita. Il primo capitolo introdurrà la corporeità, ripercorrendo i diversi apporti teorici che hanno formato e influito nella sua evoluzione storica, contribuendo così all’idea di un corpo presente e attivo nella sua esistenza. Si analizzerà inoltre la dualità tra psiche e soma, due componenti dell’uomo che da sempre vengono descritti come due mondi distanti, ma che oggi, attraverso un approccio psicocorporeo vengono integrati e concepiti come un’unica realtà. Infine, verrà descritta la capacità del bambino di veicolare informazioni attraverso una comunicazione non verbale che mette in risalto il corpo in quanto mezzo di espressione di tutta la persona. Nel secondo capitolo, verrà trattata l’attività motoria fetale, punto di partenza della costruzione della persona, che determina modificazioni strutturali, fisiologiche e metaboliche durature nel tempo; ciò, conferma che il feto fin dai primi mesi della gravidanza tramite la sua corporeità fa esperienza sia a livello sensoriale che mnesico. La conoscenza esperienziale che ne deriva, si struttura a partire dalle sensazioni cutanee, attraverso cui si acquisiscono i significati della relazione fra il proprio corpo, le cose e il mondo; questo avviene per mezzo della tattilità, una delle potenzialità primarie della costruzione della vita motoria e intellettuale dell’uomo. Verrà inoltre descritto il sistema dei neuroni specchio, meccanismo interno ed elemento costitutivo delle funzionalità corporee da cui prendono avvio i primi processi di apprendimento e di costruzione degli schemi fisici e mentali. Il terzo capitolo avrà lo scopo di mostrare progetti e interventi che puntino ad un’educazione alla corporeità basata sulla scoperta, possibile tramite una rivisitazione e definizione degli scenari educativi e di una didattica esperienziale che tenga conto del vissuto personale, il quale deve essere ascoltato e conosciuto dal professionista. L’intento è quello di evidenziare l’avvenuto superamento del generico significato educativo del corpo che è stato imbrigliato all’interno di aspetti igienici e salutistici, poiché frammentato e non considerato nella sua complessità e unità che invece viene sostenuta e perseguita in un’autentica educazione alla corporeità. Successivamente, verrà data importanza alla dimensione di cura che domina la specificità della professionalità educativa. La cura corporea ritorna ad essere una categoria pedagogica costruita tramite un progetto sociale frutto delle competenze degli esperti a cui viene attribuito il giusto significato psichico. Per concludere verrà descritta la dimensione percettiva, nesso tra corpo e conoscenza che permette il recupero della corporeità nell’ambito educativo, poiché è la percezione stessa che mostra l’impegno del corpo nella sua partecipazione al mondo.

L’effettività dell’essere corpo: conoscere, educare e fare esperienza del corpo.

ROSSI, ELENA
2023/2024

Abstract

L’elaborato affronta il tema del corpo e del suo agire attraverso una prospettiva pluridisciplinare che mostra l’importanza della dimensione fisica nei contesti educativi all’interno dei quali spesso la corporeità è stata minimizzata.L’obbiettivo di questo lavoro è di evidenziare lo sviluppo della concezione di corpo, complesso organo motore della vita dell’individuo. Viene fatto particolare riferimento alla fascia di età 0-3 anni con un’analisi che approfondisce gli approcci educativi e gli elementi costitutivi della dimensione fisica, al fine di promuovere una pedagoga incentrata sull’uso consapevole e intenzionale del corpo affinché esso promuova l’apprendimento e la crescita. Il primo capitolo introdurrà la corporeità, ripercorrendo i diversi apporti teorici che hanno formato e influito nella sua evoluzione storica, contribuendo così all’idea di un corpo presente e attivo nella sua esistenza. Si analizzerà inoltre la dualità tra psiche e soma, due componenti dell’uomo che da sempre vengono descritti come due mondi distanti, ma che oggi, attraverso un approccio psicocorporeo vengono integrati e concepiti come un’unica realtà. Infine, verrà descritta la capacità del bambino di veicolare informazioni attraverso una comunicazione non verbale che mette in risalto il corpo in quanto mezzo di espressione di tutta la persona. Nel secondo capitolo, verrà trattata l’attività motoria fetale, punto di partenza della costruzione della persona, che determina modificazioni strutturali, fisiologiche e metaboliche durature nel tempo; ciò, conferma che il feto fin dai primi mesi della gravidanza tramite la sua corporeità fa esperienza sia a livello sensoriale che mnesico. La conoscenza esperienziale che ne deriva, si struttura a partire dalle sensazioni cutanee, attraverso cui si acquisiscono i significati della relazione fra il proprio corpo, le cose e il mondo; questo avviene per mezzo della tattilità, una delle potenzialità primarie della costruzione della vita motoria e intellettuale dell’uomo. Verrà inoltre descritto il sistema dei neuroni specchio, meccanismo interno ed elemento costitutivo delle funzionalità corporee da cui prendono avvio i primi processi di apprendimento e di costruzione degli schemi fisici e mentali. Il terzo capitolo avrà lo scopo di mostrare progetti e interventi che puntino ad un’educazione alla corporeità basata sulla scoperta, possibile tramite una rivisitazione e definizione degli scenari educativi e di una didattica esperienziale che tenga conto del vissuto personale, il quale deve essere ascoltato e conosciuto dal professionista. L’intento è quello di evidenziare l’avvenuto superamento del generico significato educativo del corpo che è stato imbrigliato all’interno di aspetti igienici e salutistici, poiché frammentato e non considerato nella sua complessità e unità che invece viene sostenuta e perseguita in un’autentica educazione alla corporeità. Successivamente, verrà data importanza alla dimensione di cura che domina la specificità della professionalità educativa. La cura corporea ritorna ad essere una categoria pedagogica costruita tramite un progetto sociale frutto delle competenze degli esperti a cui viene attribuito il giusto significato psichico. Per concludere verrà descritta la dimensione percettiva, nesso tra corpo e conoscenza che permette il recupero della corporeità nell’ambito educativo, poiché è la percezione stessa che mostra l’impegno del corpo nella sua partecipazione al mondo.
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