The thesis aims to analyze how the impact of digital and the latest artificial intelligence have changed the creative process in the cinema and audiovisual panorama. The opening chapter introduces some brief hints about the digital revolution, starting from the photographic process in which we can find a transition from referential image to synthetic image. The analysis continues, focusing in particular on three scenarios in which this impact seems to have had a greater impact: the work of the actor, the role of the spectator and the question of authorship. In the chapter dedicated to acting, the absence of stage materiality due to the genetic and structural change of the new type of image, led the actor to act in a new type of bare space. This new atmosphere implies a rethinking of the acting techniques, because of the new virtual or cyborgs bodies of the actors born to make themselves homogenous to the stage space. The following chapter sheds light on the new role that the spectator assumes as a consequence of the digital advent, which finds itself moving from being a passive spectator to an interactive spectator, now having the opportunity to act on the film text and to be able to intervene in the narrative construction of the work thanks to the new transmedial dimension of the digital age. Finally, the last chapter opens the question of authorship that in this context and because of the fact that the user can now impose himself as a sort of co-author of the narrative dimension, is questioned, to also analyze the most extreme case in which machines equipped with artificial intelligence can be considered or not as responsible for creative work.

La seguente tesi mira ad analizzare come l'impatto del digitale e delle più recenti intelligenze artificiali abbiano cambiato il processo creativo nel panorama cinematografico e audiovisivo. Il capitolo iniziale introduce dei brevi accenni in merito alla rivoluzione digitale a partire dalla pratica fotografica stessa in cui si assiste ad un passaggio da immagine referenziale a immagine sintetica. L'analisi prosegue, focalizzandosi in particolar modo su tre scenari in cui tale impatto sembra aver avuto un maggior riscontro: il lavoro dell'attore, il ruolo dello spettatore e la questione sulla paternità autoriale. Nel capitolo dedicato al lavoro attoriale, l’assenza di materialità scenica dovuta al cambio genetico e strutturale del nuovo tipo di immagine, ha portato l’attore a dover agire immerso in un nuovo tipo di spazio sempre più spoglio. La nuova atmosfera ormai creatasi implica un ripensamento delle tecniche recitative, in virtù del nuovo corpo degli attori che per rendersi omogenei allo spazio scenico, si ritrovano ad essere corpi sempre più virtuali o cyborg. Il capitolo seguente fa luce sul nuovo ruolo che assume lo spettatore come conseguenza dell’avvento digitale, che si ritrova a passare dall’essere uno spettatore passivo a uno spettatore interattivo, avendo ora la possibilità di agire sul testo filmico e di poter intervenire nella costruzione narrativa dell’opera grazie alla nuova dimensione transmediale dell’era digitale. Infine, l’ultimo capitolo apre la questione sull’autorialità, che già trattata in passato, in questo contesto e in virtù del fatto stesso che anche il fruitore può ora imporsi come sorta di co-autore della dimensione narrativa, viene nuovamente messa in discussione, fino a porre in analisi il caso più estremo in cui sono le macchine dotate di intelligenza artificiale a poter essere considerabili o meno come responsabili dell’opera creativa.

Da "Nuovo Cinema Paradiso" a Nuovo Cinema Artificiale: l'impatto del digitale e dell'AI nel processo creativo cinematografico.

ROSELLI, ARIANNA
2022/2023

Abstract

La seguente tesi mira ad analizzare come l'impatto del digitale e delle più recenti intelligenze artificiali abbiano cambiato il processo creativo nel panorama cinematografico e audiovisivo. Il capitolo iniziale introduce dei brevi accenni in merito alla rivoluzione digitale a partire dalla pratica fotografica stessa in cui si assiste ad un passaggio da immagine referenziale a immagine sintetica. L'analisi prosegue, focalizzandosi in particolar modo su tre scenari in cui tale impatto sembra aver avuto un maggior riscontro: il lavoro dell'attore, il ruolo dello spettatore e la questione sulla paternità autoriale. Nel capitolo dedicato al lavoro attoriale, l’assenza di materialità scenica dovuta al cambio genetico e strutturale del nuovo tipo di immagine, ha portato l’attore a dover agire immerso in un nuovo tipo di spazio sempre più spoglio. La nuova atmosfera ormai creatasi implica un ripensamento delle tecniche recitative, in virtù del nuovo corpo degli attori che per rendersi omogenei allo spazio scenico, si ritrovano ad essere corpi sempre più virtuali o cyborg. Il capitolo seguente fa luce sul nuovo ruolo che assume lo spettatore come conseguenza dell’avvento digitale, che si ritrova a passare dall’essere uno spettatore passivo a uno spettatore interattivo, avendo ora la possibilità di agire sul testo filmico e di poter intervenire nella costruzione narrativa dell’opera grazie alla nuova dimensione transmediale dell’era digitale. Infine, l’ultimo capitolo apre la questione sull’autorialità, che già trattata in passato, in questo contesto e in virtù del fatto stesso che anche il fruitore può ora imporsi come sorta di co-autore della dimensione narrativa, viene nuovamente messa in discussione, fino a porre in analisi il caso più estremo in cui sono le macchine dotate di intelligenza artificiale a poter essere considerabili o meno come responsabili dell’opera creativa.
ITA
The thesis aims to analyze how the impact of digital and the latest artificial intelligence have changed the creative process in the cinema and audiovisual panorama. The opening chapter introduces some brief hints about the digital revolution, starting from the photographic process in which we can find a transition from referential image to synthetic image. The analysis continues, focusing in particular on three scenarios in which this impact seems to have had a greater impact: the work of the actor, the role of the spectator and the question of authorship. In the chapter dedicated to acting, the absence of stage materiality due to the genetic and structural change of the new type of image, led the actor to act in a new type of bare space. This new atmosphere implies a rethinking of the acting techniques, because of the new virtual or cyborgs bodies of the actors born to make themselves homogenous to the stage space. The following chapter sheds light on the new role that the spectator assumes as a consequence of the digital advent, which finds itself moving from being a passive spectator to an interactive spectator, now having the opportunity to act on the film text and to be able to intervene in the narrative construction of the work thanks to the new transmedial dimension of the digital age. Finally, the last chapter opens the question of authorship that in this context and because of the fact that the user can now impose himself as a sort of co-author of the narrative dimension, is questioned, to also analyze the most extreme case in which machines equipped with artificial intelligence can be considered or not as responsible for creative work.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/108256