The subjects of this thesis concern gender stereotypes that can be found among words and colours. In particular, I focused on illustrated books for kindergarten. Specifically, with the term “words” I refer to the sentences of illustrated books, fairy tales, cartoons, etc.; whereas with the term “colours” I refer to the images in illustrated books that complete the narration and those promoted by the media, as well as to the colours pink and blue, which are often representatives of gender stereotypes. The thesis’ aim is to study if and to what extent contemporary children’s literature and illustrated books present unconventional characters and whether gender-based stereotypes are addressed completely or just partially. After an initial analysis of the concepts “stereotype” and “gender”, I dedicated the following two chapters to gender-based stereotypes that can be found in childhood, in kindergarten, in primary school and in textbooks. The second part of the thesis focuses on illustrated books and particularly on two publishers which explicitly fight gender stereotypes: EDT Giralangolo and Settenove. In order to make a detailed study and a well-researched study I examined twelve illustrated books published by EDT Giralangolo, which are part of the book series «Sottosopra», and five illustrated books published by multiple editors to verify the soundness of my affirmations. Lastly, I dedicated a chapter of my thesis to the publishing and scholastic initiatives designed to thwart the spread of gender stereotypes. Finally, I conclude that traditional characters still have a leading position in the Italian children’s literature and that the illustrated books examined, whose aim is to erase gender-based stereotypes, are only partially successful. Despite this, I have observed positive signals of change and promising innovative propositions, that are far from gender stereotypes.
L’oggetto di studio di questa tesi riguarda gli stereotipi di genere racchiusi tra parole e colori. In particolare mi sono concentrata sugli albi illustrati destinati alla scuola dell’infanzia. Nello specifico, con il termine “parole” mi riferisco alle frasi degli albi illustrati, delle fiabe, dei cartoni animati, ecc.; invece con “colori” rimando alle immagini che negli albi illustrati integrano la narrazione e a quelle promosse dai media, ma anche ai colori rosa e blu, che spesso rappresentano stereotipi di genere. L’obiettivo della tesi è indagare se e in che misura la letteratura per l’infanzia contemporanea, e in modo specifico gli albi illustrati, propongano personaggi anticonvenzionali e se gli stereotipi di genere vengono affrontati in maniera globale o solamente parziale. Dopo un’iniziale esplorazione dei concetti di “stereotipo” e di “genere”, ho dedicato i due capitoli seguenti agli stereotipi di genere presenti nell’infanzia, nella scuola d’infanzia e primaria e nei testi scolastici. Nella seconda parte della tesi l’attenzione è stata rivolta agli albi illustrati e in particolare a due case editrici che dichiaratamente si oppongono agli stereotipi di genere: EDT Giralangolo e Settenove. Per effettuare un’analisi approfondita e ben fondata ho esaminato dodici albi illustrati della casa editrice EDT Giralangolo facenti parte della collana «Sottosopra» e cinque albi illustrati pubblicati da case editrici varie per verificare la solidità delle mie affermazioni. Infine ho dedicato uno spazio alle iniziative editoriali e scolastiche volte a contrastare la diffusione degli stereotipi di genere. La conclusione a cui sono giunta è che i modelli convenzionali sono ancora dominanti nella letteratura italiana per l’infanzia e che gli albi illustrati presi in esame, pubblicati con l’obiettivo di sradicare gli stereotipi di genere, riescono solo parzialmente nel loro intento. Nonostante questo ho riscontrato segnali di cambiamento positivi e proposte innovative che vanno in una direzione molto incoraggiante.
Tra parole e colori: analisi degli stereotipi di genere negli albi illustrati
CASTELLI, ARIANNA
2022/2023
Abstract
L’oggetto di studio di questa tesi riguarda gli stereotipi di genere racchiusi tra parole e colori. In particolare mi sono concentrata sugli albi illustrati destinati alla scuola dell’infanzia. Nello specifico, con il termine “parole” mi riferisco alle frasi degli albi illustrati, delle fiabe, dei cartoni animati, ecc.; invece con “colori” rimando alle immagini che negli albi illustrati integrano la narrazione e a quelle promosse dai media, ma anche ai colori rosa e blu, che spesso rappresentano stereotipi di genere. L’obiettivo della tesi è indagare se e in che misura la letteratura per l’infanzia contemporanea, e in modo specifico gli albi illustrati, propongano personaggi anticonvenzionali e se gli stereotipi di genere vengono affrontati in maniera globale o solamente parziale. Dopo un’iniziale esplorazione dei concetti di “stereotipo” e di “genere”, ho dedicato i due capitoli seguenti agli stereotipi di genere presenti nell’infanzia, nella scuola d’infanzia e primaria e nei testi scolastici. Nella seconda parte della tesi l’attenzione è stata rivolta agli albi illustrati e in particolare a due case editrici che dichiaratamente si oppongono agli stereotipi di genere: EDT Giralangolo e Settenove. Per effettuare un’analisi approfondita e ben fondata ho esaminato dodici albi illustrati della casa editrice EDT Giralangolo facenti parte della collana «Sottosopra» e cinque albi illustrati pubblicati da case editrici varie per verificare la solidità delle mie affermazioni. Infine ho dedicato uno spazio alle iniziative editoriali e scolastiche volte a contrastare la diffusione degli stereotipi di genere. La conclusione a cui sono giunta è che i modelli convenzionali sono ancora dominanti nella letteratura italiana per l’infanzia e che gli albi illustrati presi in esame, pubblicati con l’obiettivo di sradicare gli stereotipi di genere, riescono solo parzialmente nel loro intento. Nonostante questo ho riscontrato segnali di cambiamento positivi e proposte innovative che vanno in una direzione molto incoraggiante.File | Dimensione | Formato | |
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