Adam and Eve's story in John Milton's Paradise Lost prompted the publishing of numerous different interpretations over the course of Miltonian criticism history. The author's choice of representing Edenic praxis of Life as strictly intertwined to manual labor shows discontinuity with Christian esegetic tradition and sets up the conditions for the expression of new Protestant domestic values. A fair amount of critical readings highlighted how manual labor's rendering in Milton's poem shows its debt to the Luteran Doctrine which characterized Milton's cultural formation and education, being the poet raised in XVII Century Protestant England. This thesis aims to reconsider the assumption that Paradise Lost's poetic Eden is a mere translation of Protestant values into literature, focusing on the influence that the corpus of classical writings had on the poet in his conception of labor expressed in the epic masterpiece. In order to demonstrate this, the first chapter of the thesis aims to reconstruct Milton's cultural formation between London St. Paul's Grammar School and Cambridge Christ's College, focusing on the more relevant texts that influenced Milton's philosphical, theological and literary views during those years. Milton's intrinsic curious forma mentis enabled him to achieve a conception of fatigue and labor that merges Christian Doctrine and classical culture which is brilliantly expressed in Paradise Lost's Edenic narration. The second chapter presents a contextualization of the episode of the Fall of Men within the poem, the literary analysis of those textual passages in which Eden and its inhabitants are described and a brief history of the "Protestant" reception of Milton's poetic work. Finally, the third chapter links Paradise Lost's Edenic narration to classical literature and mainly Virgil's Georgic, noting the presence of a "georgic style" in Milton's epic and how its use achieves the poet's ultimate goal of his poietic effort, highlighting the fascinating admixture of classical references and Protestant theology in Milton's rendering of labor in order to enlight the brilliancy of the poem.
La vicenda di Adamo ed Eva nel Paradise Lost di John Milton, interpolata nella più estesa narrazione della vendetta orchestrata da Satana e dagli altri angeli caduti ai danni di Dio, ha suscitato nel corso della storia della sua ricezione un fervente dibattito in seno alla critica letteraria. La scelta da parte dell'autore di rappresentare una prassi di vita edenica strettamente vincolata al lavoro manuale rompe con la tradizione cristiana e crea le premesse per un ribaltamento dei valori legati alla sfera domestica. Un nutrito filone interpretativo ha riscontrato connessioni alquanto evidenti tra l'esposizione del tema del lavoro nel poema epico miltoniano e i precetti del credo protestante che il poeta aveva introiettato fin dalla nascita essendo cresciuto ed educato negli anni in cui la Riforma luterana stava prepotentemente diffondendo la propria eco in Inghilterra. Questa tesi si propone di presentare un'analisi supplementare e alternativa dell'argomento in questione, indagando nello specifico l'influenza dei modelli propri della letteratura classica, a cui Milton fa sovente riferimento o allusione nel suo capolavoro. Ripercorrere le tappe della formazione culturale del poeta si rivela particolarmente utile non solo per rintracciare le fonti su cui ha impostato l'impianto formale e contenutistico dell'opera, ma anche per meglio comprendere la forma mentis sottostante l'approccio allo sforzo intellettuale maturato fin dalle prime esperienze scolastiche alla Saint Paul's School di Londra, continuato con la frequentazione del Christ College di Cambridge e mai assopitosi anche in tarda età. Grazie al vasto bagaglio di conoscenze acquisite nell'arco di una lunga carriera di letterato impegnato anche politicamente, Milton è stato in grado di sviluppare una propria originale riflessione sulle verità di fede tipicamente protestanti per poi integrarle con elementi tratti dalla classicità e dalla filosofia dogmatica non prettamente protestanti. Di altrettanto rilievo appare la lettura stilistica dei passi del Paradise Lost riguardanti la descrizione dell'ambiente in cui Adamo ed Eva dimorano e svolgono la loro attività di gardening: evidente è il debito nei confronti dello stile “georgicoˮ di derivazione virgiliana con cui l'autore ritrae i due protagonisti intenti a prendersi cura del locus amoenus che Dio ha affidato loro in custodia. In perfetto equilibrio col tono aulico che connota le restanti parti del poema, anche la dimensione rurale, più intima e famigliare delle scene edeniche contribuisce a dare senso e valore a quella commistione di elementi classici e religiosi che rende memorabile l'impresa di Milton e lo colloca nell'alveo dei poeti più illustri e più emulati.
"Delightful task": il lavoro manuale nel Paradise Lost di John Milton. Modelli classici e teologia protestante
RINALDI, FABIO
2022/2023
Abstract
La vicenda di Adamo ed Eva nel Paradise Lost di John Milton, interpolata nella più estesa narrazione della vendetta orchestrata da Satana e dagli altri angeli caduti ai danni di Dio, ha suscitato nel corso della storia della sua ricezione un fervente dibattito in seno alla critica letteraria. La scelta da parte dell'autore di rappresentare una prassi di vita edenica strettamente vincolata al lavoro manuale rompe con la tradizione cristiana e crea le premesse per un ribaltamento dei valori legati alla sfera domestica. Un nutrito filone interpretativo ha riscontrato connessioni alquanto evidenti tra l'esposizione del tema del lavoro nel poema epico miltoniano e i precetti del credo protestante che il poeta aveva introiettato fin dalla nascita essendo cresciuto ed educato negli anni in cui la Riforma luterana stava prepotentemente diffondendo la propria eco in Inghilterra. Questa tesi si propone di presentare un'analisi supplementare e alternativa dell'argomento in questione, indagando nello specifico l'influenza dei modelli propri della letteratura classica, a cui Milton fa sovente riferimento o allusione nel suo capolavoro. Ripercorrere le tappe della formazione culturale del poeta si rivela particolarmente utile non solo per rintracciare le fonti su cui ha impostato l'impianto formale e contenutistico dell'opera, ma anche per meglio comprendere la forma mentis sottostante l'approccio allo sforzo intellettuale maturato fin dalle prime esperienze scolastiche alla Saint Paul's School di Londra, continuato con la frequentazione del Christ College di Cambridge e mai assopitosi anche in tarda età. Grazie al vasto bagaglio di conoscenze acquisite nell'arco di una lunga carriera di letterato impegnato anche politicamente, Milton è stato in grado di sviluppare una propria originale riflessione sulle verità di fede tipicamente protestanti per poi integrarle con elementi tratti dalla classicità e dalla filosofia dogmatica non prettamente protestanti. Di altrettanto rilievo appare la lettura stilistica dei passi del Paradise Lost riguardanti la descrizione dell'ambiente in cui Adamo ed Eva dimorano e svolgono la loro attività di gardening: evidente è il debito nei confronti dello stile “georgicoˮ di derivazione virgiliana con cui l'autore ritrae i due protagonisti intenti a prendersi cura del locus amoenus che Dio ha affidato loro in custodia. In perfetto equilibrio col tono aulico che connota le restanti parti del poema, anche la dimensione rurale, più intima e famigliare delle scene edeniche contribuisce a dare senso e valore a quella commistione di elementi classici e religiosi che rende memorabile l'impresa di Milton e lo colloca nell'alveo dei poeti più illustri e più emulati. File | Dimensione | Formato | |
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