Border regions are often characterized by traditions and cultures that “'unite” the two neighboring countries, in some way. One of the most noticeable consequences of this proximity, both in geographical and cultural terms, is the multilingualism often found in these areas. This study aims to analyze multilingualism in the Aosta Valley (an Alpine region on the border between Italy, Switzerland, and France), where various languages and dialects coexist, notably Italian and French, but also the Franco-Provençal dialect, German, Walser, and also the Piedmontese dialect to some extent. This report was enabled by the analysis of several studies on the subject, especially in the fields of sociolinguistics and on the region’s history, with particular attention to the linguistic research conducted in the area in 2002 by the Fondazione Emile Chanoux. The first chapter provides a “snapshot” of Italy from a linguistic point of view, with a particular emphasis on the linguistic minorities within the country. The second chapter examines the history of the Aosta Valley region, particularly the events that have influenced its linguistic evolution. The third chapter analyzes the current linguistic situation in the region. The fourth and final chapter focuses on the Lys Valley and the Walser dialect historically spoken in it, from both a historical and contemporary perspective. The results of the research highlight how multilingualism in the Aosta Valley remains active, although the vitality of Italian is significantly increasing compared to that of other languages and dialects historically used in the region.
Le regioni di confine sono spesso caratterizzate da tradizioni e culture che in qualche modo “uniscono” i due paesi confinanti. Una delle espressioni più evidenti di questa vicinanza non solo geografica, ma anche culturale, è il plurilinguismo che spesso viene riscontrato in queste zone. Questo studio si propone di analizzare il plurilinguismo in Valle d’Aosta, regione alpina al confine tra Italia, Svizzera e Francia, all’interno della quale convivono diverse lingue e dialetti, in particolare italiano e francese, ma anche il dialetto francoprovenzale, il tedesco, il walser e in parte il dialetto piemontese. Per permettere la redazione di questa relazione, sono stati presi in esame diversi studi in merito, soprattutto di sociolinguistica e di storia della regione, con una particolare attenzione all’analisi della ricerca linguistica condotta sul territorio nel 2002 dalla Fondazione Emile Chanoux. Il primo capitolo si presenta come una “fotografia” dell’Italia dal punto di vista linguistico, con particolare enfasi sulle minoranze linguistiche presenti al suo interno. Il secondo capitolo prende in analisi la storia della regione Valle d’Aosta, in particolare gli eventi che ne hanno influenzato l’evoluzione linguistica. Il terzo capitolo analizza la situazione attuale dal punto di vista linguistico nella regione. Il quarto e ultimo capitolo prende in considerazione la valle del Lys e il dialetto walser storicamente parlato al suo interno, dal punto di vista storico e attuale. I risultati della ricerca effettuata evidenziano come il plurilinguismo in Valle d’Aosta sia ancora attivo, nonostante la vitalità dell’italiano sia in netto aumento rispetto a quella delle altre lingue e dei dialetti storicamente in uso nella regione.
Il plurilinguismo in una regione di confine: italiano, francese e francoprovenzale a confronto in Valle d'Aosta
POZZA, VERONICA
2023/2024
Abstract
Le regioni di confine sono spesso caratterizzate da tradizioni e culture che in qualche modo “uniscono” i due paesi confinanti. Una delle espressioni più evidenti di questa vicinanza non solo geografica, ma anche culturale, è il plurilinguismo che spesso viene riscontrato in queste zone. Questo studio si propone di analizzare il plurilinguismo in Valle d’Aosta, regione alpina al confine tra Italia, Svizzera e Francia, all’interno della quale convivono diverse lingue e dialetti, in particolare italiano e francese, ma anche il dialetto francoprovenzale, il tedesco, il walser e in parte il dialetto piemontese. Per permettere la redazione di questa relazione, sono stati presi in esame diversi studi in merito, soprattutto di sociolinguistica e di storia della regione, con una particolare attenzione all’analisi della ricerca linguistica condotta sul territorio nel 2002 dalla Fondazione Emile Chanoux. Il primo capitolo si presenta come una “fotografia” dell’Italia dal punto di vista linguistico, con particolare enfasi sulle minoranze linguistiche presenti al suo interno. Il secondo capitolo prende in analisi la storia della regione Valle d’Aosta, in particolare gli eventi che ne hanno influenzato l’evoluzione linguistica. Il terzo capitolo analizza la situazione attuale dal punto di vista linguistico nella regione. Il quarto e ultimo capitolo prende in considerazione la valle del Lys e il dialetto walser storicamente parlato al suo interno, dal punto di vista storico e attuale. I risultati della ricerca effettuata evidenziano come il plurilinguismo in Valle d’Aosta sia ancora attivo, nonostante la vitalità dell’italiano sia in netto aumento rispetto a quella delle altre lingue e dei dialetti storicamente in uso nella regione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/1080