NAUFRAGHI: AGNOSIA VISIVA E TECNOLOGIE. Una storias, la scoperta di se stessi

Lavorare come Educatrice Professionale significa essere in ascolto dell’altro, di se stessi e cercare sempre nuove strategie per rispondere al meglio ai bisogni delle persone. Questo elaborato racconta la vita di un uomo disabile, Mario, che desiderava fortemente scrivere un libro ma che, a causa della sua diagnosi, non era in grado di realizzarlo in modo autonomo. NAUFRAGHI è il titolo del romanzo finale, nato come racconto d’avventura e trasformatosi in una narrazione del sé, un percorso attraverso il quale Mario ha potuto rileggere la sua vita ed accogliere le sue fragilità. La relazione educativa e l’utilizzo di tecnologie semplici hanno permesso a Mario la possibilità di rielaborare idee, immagini e ricordi, spesso frammentati e disorganizzati a causa della sua agnosia visiva.