As early as kindergarten, it is important for children to have spatial experiences such that they foster the acquisition of spatial/geometric skills. The present work, carried out with 5- and 6-year-old children afferent to the last year of kindergarten, documents an educational journey from macrospace to microspace, from three-dimensional to two-dimensional experiences and "again." Through the creation of a village with large boxes, its representation through a model and drawings, design activities with bricks, children used their visual-spatial knowledge and skills of orientation, decentralization of point of view, choice of landmarks and communication through different channels (verbal, visual and motor). The first objective of the present work was to observe the skills developed by the children through analysis of the gestures, words and graphic representations produced. Further objective of the thesis was to assess the evolution of drawing toward increasingly truthful graphic representations. It emerges that children in the final year of kindergarten have already developed some visuospatial skills, observable by the signs produced and their collective evolution; the representations at the beginning and end of the activity show greater accuracy in the number and arrangement of the elements represented and an evolution in the use of perspective planes.

Già dalla della scuola dell’infanzia è importante far vivere ai bambini esperienze spaziali in modo tale da favorire l’acquisizione di competenze spaziali/geometriche. Il presente lavoro, svolto con i bambini di 5 e 6 anni afferenti all’ultimo anno della scuola dell’infanzia, documenta un percorso didattico che va dal macrospazio al microspazio, da esperienze tridimensionali a bidimensionali e “ritorno”. Tramite la creazione di un villaggio con scatoloni, la sua rappresentazione attraverso un plastico e dei disegni, attività di progettazione con blocchi da costruzione, i bambini hanno utilizzato le loro conoscenze e abilità visuospaziali di orientamento, decentramento del punto di vista, scelta di punti di riferimento e comunicazione attraverso differenti canali (verbale, visivo e motorio). Primo scopo del presente lavoro è stato quello di osservare le competenze sviluppate dai bambini attraverso l’analisi dei gesti, delle parole e delle rappresentazioni grafiche prodotte. Ulteriore obiettivo della tesi è stato valutare l’evoluzione del disegno verso rappresentazioni grafiche sempre più verosimili. Emerge che i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia hanno già sviluppato alcune competenze visuospaziali, osservabili dai segni prodotti e dalla loro evoluzione collettiva; le rappresentazioni a inizio e fine attività mostrano maggior accuratezza nel numero e disposizione degli elementi rappresentati e un un’evoluzione nell’uso dei piani prospettici.

Competenze visuospaziali alla scuola dell’infanzia: un percorso didattico tra il macrospazio dell’aula e il microspazio del foglio

GHIGO, MONICA
2022/2023

Abstract

Già dalla della scuola dell’infanzia è importante far vivere ai bambini esperienze spaziali in modo tale da favorire l’acquisizione di competenze spaziali/geometriche. Il presente lavoro, svolto con i bambini di 5 e 6 anni afferenti all’ultimo anno della scuola dell’infanzia, documenta un percorso didattico che va dal macrospazio al microspazio, da esperienze tridimensionali a bidimensionali e “ritorno”. Tramite la creazione di un villaggio con scatoloni, la sua rappresentazione attraverso un plastico e dei disegni, attività di progettazione con blocchi da costruzione, i bambini hanno utilizzato le loro conoscenze e abilità visuospaziali di orientamento, decentramento del punto di vista, scelta di punti di riferimento e comunicazione attraverso differenti canali (verbale, visivo e motorio). Primo scopo del presente lavoro è stato quello di osservare le competenze sviluppate dai bambini attraverso l’analisi dei gesti, delle parole e delle rappresentazioni grafiche prodotte. Ulteriore obiettivo della tesi è stato valutare l’evoluzione del disegno verso rappresentazioni grafiche sempre più verosimili. Emerge che i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia hanno già sviluppato alcune competenze visuospaziali, osservabili dai segni prodotti e dalla loro evoluzione collettiva; le rappresentazioni a inizio e fine attività mostrano maggior accuratezza nel numero e disposizione degli elementi rappresentati e un un’evoluzione nell’uso dei piani prospettici.
ITA
As early as kindergarten, it is important for children to have spatial experiences such that they foster the acquisition of spatial/geometric skills. The present work, carried out with 5- and 6-year-old children afferent to the last year of kindergarten, documents an educational journey from macrospace to microspace, from three-dimensional to two-dimensional experiences and "again." Through the creation of a village with large boxes, its representation through a model and drawings, design activities with bricks, children used their visual-spatial knowledge and skills of orientation, decentralization of point of view, choice of landmarks and communication through different channels (verbal, visual and motor). The first objective of the present work was to observe the skills developed by the children through analysis of the gestures, words and graphic representations produced. Further objective of the thesis was to assess the evolution of drawing toward increasingly truthful graphic representations. It emerges that children in the final year of kindergarten have already developed some visuospatial skills, observable by the signs produced and their collective evolution; the representations at the beginning and end of the activity show greater accuracy in the number and arrangement of the elements represented and an evolution in the use of perspective planes.
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