Nell’elaborato finale vengono descritte tutte le mansioni svolte nell’arco del tirocinio curricolare, che ha avuto luogo presso il bioparco Zoom Torino (Zoom in progress S.R.L.). Le principali mansioni in cui ho avuto modo di cimentarmi sono state tutte correlate alla figura dell’Animal Keeper, che si occupa della gestione degli animali. Il lavoro che ho svolto è stato suddiviso in quattro principali ambiti: gestione e pulizia degli indoor, habitat, exhibit, box e pre-box; preparazione delle diete delle singole specie e somministrazione dell’alimento; rapporto con il pubblico; osservazione delle nascite e di eventuali introduzioni di animali nuovi in exhibit. In seguito a questa parte ho approfondito, come argomento di tesi, quello della conservazione della biodiversità in luoghi come i bioparchi, che si occupano di proteggere specie a rischio, educando i visitatori sulle problematiche che la perdita di varietà fra le specie potrebbe causare. Infine ho trattato dei progetti europei, attualmente in corso, per quanto riguarda la biodiversità zootecnica e come può essere reintrodotta in natura. L’obiettivo che mi sono posto con questo elaborato è stato di comprendere la storia ed il funzionamento dei bioparchi nella conservazione della biodiversità in Italia ed Europa, le istituzioni che regolano le riproduzioni degli animali da tutelare ed il loro collocamento nei vari enti e parchi e come una corretta reintroduzione di biodiversità potrebbe favorire tutti gli ecosistemi attorno a noi. Attraverso la ricerca bibliografica, sono stati messi in evidenza diversi studi che hanno dimostrato come la perdita di biodiversità abbia importanti risvolti sugli ecosistemi e la presenza di enti che facciano conservazione in situ e soprattutto ex situ sia una delle soluzioni principali per la conservazione della biodiversità. È emerso come, i parchi del nostro paese e quelli di tutta Europa si stanno mobilitando attivamente con progetti di riproduzione controllata per aumentare gli individui presenti di una singola specie e come la formazione di istituzioni (ad esempio IUNC, WAZA e EAZA) sia la giusta guida per continuare su questa via. Inoltre, dalle ricerche fatte, risultano attivi progetti in tutta Europa per le reintroduzioni di specie selvatiche come il Bisonte Europeo, oppure l’introduzione in natura di specie come l’Uro e il Cavallo selvatico che, seppur estinte in natura, tramite i discendenti più prossimi, si possono riformare per arricchire l’ecosistema dei nostri parchi e boschi.

Bioparchi: la storia della conservazione della biodiversità

RONCO, FEDERICO
2022/2023

Abstract

Nell’elaborato finale vengono descritte tutte le mansioni svolte nell’arco del tirocinio curricolare, che ha avuto luogo presso il bioparco Zoom Torino (Zoom in progress S.R.L.). Le principali mansioni in cui ho avuto modo di cimentarmi sono state tutte correlate alla figura dell’Animal Keeper, che si occupa della gestione degli animali. Il lavoro che ho svolto è stato suddiviso in quattro principali ambiti: gestione e pulizia degli indoor, habitat, exhibit, box e pre-box; preparazione delle diete delle singole specie e somministrazione dell’alimento; rapporto con il pubblico; osservazione delle nascite e di eventuali introduzioni di animali nuovi in exhibit. In seguito a questa parte ho approfondito, come argomento di tesi, quello della conservazione della biodiversità in luoghi come i bioparchi, che si occupano di proteggere specie a rischio, educando i visitatori sulle problematiche che la perdita di varietà fra le specie potrebbe causare. Infine ho trattato dei progetti europei, attualmente in corso, per quanto riguarda la biodiversità zootecnica e come può essere reintrodotta in natura. L’obiettivo che mi sono posto con questo elaborato è stato di comprendere la storia ed il funzionamento dei bioparchi nella conservazione della biodiversità in Italia ed Europa, le istituzioni che regolano le riproduzioni degli animali da tutelare ed il loro collocamento nei vari enti e parchi e come una corretta reintroduzione di biodiversità potrebbe favorire tutti gli ecosistemi attorno a noi. Attraverso la ricerca bibliografica, sono stati messi in evidenza diversi studi che hanno dimostrato come la perdita di biodiversità abbia importanti risvolti sugli ecosistemi e la presenza di enti che facciano conservazione in situ e soprattutto ex situ sia una delle soluzioni principali per la conservazione della biodiversità. È emerso come, i parchi del nostro paese e quelli di tutta Europa si stanno mobilitando attivamente con progetti di riproduzione controllata per aumentare gli individui presenti di una singola specie e come la formazione di istituzioni (ad esempio IUNC, WAZA e EAZA) sia la giusta guida per continuare su questa via. Inoltre, dalle ricerche fatte, risultano attivi progetti in tutta Europa per le reintroduzioni di specie selvatiche come il Bisonte Europeo, oppure l’introduzione in natura di specie come l’Uro e il Cavallo selvatico che, seppur estinte in natura, tramite i discendenti più prossimi, si possono riformare per arricchire l’ecosistema dei nostri parchi e boschi.
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