In questo studio è stato elaborato un questionario (checklist) per la valutazione della biosicurezza nei giardini zoologici facendo riferimento alla normativa europea in materia di sanità animale (Reg. 429/2016), al sistema Classyfarm reso pubblico dal Ministero della Salute e alla checklist australiana pubblicata nel 2012 insieme al National Zoo Biosecurity Manual. Sono stati identificati 115 quesiti (items), di cui 32 di particolare importanza definiti come “critici”. Gli items sono stati ripartiti in 27 sottocriteri, a ognuno dei quali è stato assegnato un punteggio da 1 (piena conformità con le misure ottimali di biosicurezza) e 5 (totale non conformità con le misure ottimali di biosicurezza), a loro volta ripartiti in 11 criteri finali di biosicurezza. A ogni sottocriterio è stato poi assegnato un livello di importanza da 1 a 5. La combinazione di questi valori ha portato all’assegnazione agli 11 criteri di un altro punteggio da 1 (basso rischio) a 5 (rischio elevato), che corrispondono alle priorità di intervento (Risk Priority Code) per implementare il livello di biosicurezza. Nel giardino zoologico italiano la checklist è stata posta di persona, tramite intervista, a 7 keeper, e via posta elettronica ai 2 veterinari della struttura. Le due valutazioni ottenute sono state considerate separatamente. Le priorità di intervento emerse risultano essere: vietare l’accesso di automezzi privati al safari, utilizzando al posto esclusivamente veicoli di proprietà del parco; implementare la formazione documentata dei guardiani (keeper) e la comunicazione veterinari-keeper; costruire nuovi locali di isolamento e migliorare le buone pratiche nell’area, soprattutto assicurandosi che gli operatori svolgano le mansioni quotidiane in isolamento solo al termine delle altre operazioni routinarie.
Sviluppo e applicazione di un metodo di valutazione della biosicurezza nei giardini zoologici
TERIGI, LETIZIA
2022/2023
Abstract
In questo studio è stato elaborato un questionario (checklist) per la valutazione della biosicurezza nei giardini zoologici facendo riferimento alla normativa europea in materia di sanità animale (Reg. 429/2016), al sistema Classyfarm reso pubblico dal Ministero della Salute e alla checklist australiana pubblicata nel 2012 insieme al National Zoo Biosecurity Manual. Sono stati identificati 115 quesiti (items), di cui 32 di particolare importanza definiti come “critici”. Gli items sono stati ripartiti in 27 sottocriteri, a ognuno dei quali è stato assegnato un punteggio da 1 (piena conformità con le misure ottimali di biosicurezza) e 5 (totale non conformità con le misure ottimali di biosicurezza), a loro volta ripartiti in 11 criteri finali di biosicurezza. A ogni sottocriterio è stato poi assegnato un livello di importanza da 1 a 5. La combinazione di questi valori ha portato all’assegnazione agli 11 criteri di un altro punteggio da 1 (basso rischio) a 5 (rischio elevato), che corrispondono alle priorità di intervento (Risk Priority Code) per implementare il livello di biosicurezza. Nel giardino zoologico italiano la checklist è stata posta di persona, tramite intervista, a 7 keeper, e via posta elettronica ai 2 veterinari della struttura. Le due valutazioni ottenute sono state considerate separatamente. Le priorità di intervento emerse risultano essere: vietare l’accesso di automezzi privati al safari, utilizzando al posto esclusivamente veicoli di proprietà del parco; implementare la formazione documentata dei guardiani (keeper) e la comunicazione veterinari-keeper; costruire nuovi locali di isolamento e migliorare le buone pratiche nell’area, soprattutto assicurandosi che gli operatori svolgano le mansioni quotidiane in isolamento solo al termine delle altre operazioni routinarie.File | Dimensione | Formato | |
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