Tradizionalmente, il disturbo di panico viene considerato come un disturbo legato alla paura, per cui i ricorrenti attacchi di panico che lo caratterizzano sarebbero degli attacchi acuti di paura. In alternativa, secondo una prospettiva che nasce dalla convergenza tra l’approccio fenomenologico-gestaltico e le Neuroscienze Affettive, il disturbo di panico può essere letto come un’iperattivazione del sistema motivazionale PANICO/ANSIA DA SEPARAZIONE e non del sistema PAURA. Dunque, gli attacchi di panico sarebbero attacchi acuti di solitudine non mentalizzata, dove per solitudine si intende l’assenza di una rete di legami affettivi sufficientemente solida a sostegno del soggetto, che quindi si trova sovraesposto all’ambiente. Secondo la prospettiva fenomenologica-gestaltica, che converge con le Neuroscienze Affettive, le cause dell’attacco di panico non sono riconosciute dal soggetto a causa di un funzionamento di tipo alessitimico, che rende problematica la mentalizzazione del sentimento di solitudine, impedendo l’integrazione delle componenti neurofisiologiche legate al sistema PANICO/ANSIA DA SEPARAZIONE in un vissuto soggettivamente percepito come coerente. La ricerca ha l’obiettivo di indagare la relazione tra l’attivazione dei sistemi motivazionali individuati dalle Neuroscienze Affettive e la presenza di sintomi di panico nella popolazione generale. Inoltre, ha l’obiettivo di indagare la relazione tra i sintomi di panico e l’alessitimia. Per fare questo è stato somministrato ad una popolazione non clinica un questionario online atto ad indagare la relazione tra i sintomi di ansia/panico ed i costrutti sopracitati.

Il disturbo di panico come attacco di solitudine: una ricerca empirica

PALADINI, ANDREA
2022/2023

Abstract

Tradizionalmente, il disturbo di panico viene considerato come un disturbo legato alla paura, per cui i ricorrenti attacchi di panico che lo caratterizzano sarebbero degli attacchi acuti di paura. In alternativa, secondo una prospettiva che nasce dalla convergenza tra l’approccio fenomenologico-gestaltico e le Neuroscienze Affettive, il disturbo di panico può essere letto come un’iperattivazione del sistema motivazionale PANICO/ANSIA DA SEPARAZIONE e non del sistema PAURA. Dunque, gli attacchi di panico sarebbero attacchi acuti di solitudine non mentalizzata, dove per solitudine si intende l’assenza di una rete di legami affettivi sufficientemente solida a sostegno del soggetto, che quindi si trova sovraesposto all’ambiente. Secondo la prospettiva fenomenologica-gestaltica, che converge con le Neuroscienze Affettive, le cause dell’attacco di panico non sono riconosciute dal soggetto a causa di un funzionamento di tipo alessitimico, che rende problematica la mentalizzazione del sentimento di solitudine, impedendo l’integrazione delle componenti neurofisiologiche legate al sistema PANICO/ANSIA DA SEPARAZIONE in un vissuto soggettivamente percepito come coerente. La ricerca ha l’obiettivo di indagare la relazione tra l’attivazione dei sistemi motivazionali individuati dalle Neuroscienze Affettive e la presenza di sintomi di panico nella popolazione generale. Inoltre, ha l’obiettivo di indagare la relazione tra i sintomi di panico e l’alessitimia. Per fare questo è stato somministrato ad una popolazione non clinica un questionario online atto ad indagare la relazione tra i sintomi di ansia/panico ed i costrutti sopracitati.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/107893