La seguente Tesi “Debito pubblico e diritti umani: riflessioni critiche” vuole indagare una tematica particolarmente attuale ossia la questione del debito pubblico legata alla questione dei diritti umani. Lo scopo dello studio è quello di delineare gli aspetti critici legati ai finanziamenti di Paesi in condizioni di crisi economica e che, invece di comportare uno sviluppo ed una crescita economica, hanno determinato e determinano una forte violazione dei diritti umani. La ricerca ha comportato uno studio comparato di monografie sulla questione del debito pubblico e dei diritti umani con approfondimenti su riviste di settore, articoli analitici e propositivi, nazionali ed internazionali. Posta in primo piano l’assenza di considerazione dei diritti umani un obiettivo primario della ricerca è quello di mettere in luce il limite del Diritto internazionale relativamente alla questione del debito pubblico, approfondendo le forme della sua evoluzione fino ad esaminarne la portata nell’attualità. La tesi è suddivisa in Tre Capitoli. Il primo Capitolo verte sul forte legame che sussiste tra i diritti umani ed il debito pubblico analizzando il problema dei finanziamenti dei governi dittatoriali di Paesi che si trovano in situazione di crisi economica e che si servono di tali aiuti per attivare una forte violazione dei diritti umani. Tale capitolo approfondisce tematiche di particolare interesse come la nozione di debito odioso e quindi del pagamento del debito dello Stato successore ad uno Stato che ha assunto un debito illegittimo. Altra tematica indagata riguarda la questione dei fondi avvoltoio per cui alcuni creditori acquisiscono dei titoli di debito ad un prezzo inferiore rispetto a quello originale per poi agire in giudizio chiedendo l’intero ammontare del prezzo. Il secondo Capitolo riguarda la questione delle istituzioni finanziarie internazionali concentrandosi in particolare sulla Banca Mondiale e sul Fondo Monetario Internazionale che, nel fornire finanziamenti a Paesi in via di sviluppo, impongono delle condizionalità. Approfondendo i limiti intrinseci di tali istituzioni internazionali tale Capitolo mette in evidenza le forti violazioni dei diritti economici, sociali e culturali causate dagli aggiustamenti strutturali e dalle misure di austerity. Inoltre vi si analizzano delle soluzioni relativamente all’aspetto dell’aggiustamento strutturale relativamente alla realizzazione dei programmi “with a human face”. Inoltre tale Capitolo pone come punto di domanda la possibilità di determinare la complicità di istituzioni internazionali partendo da un’analisi approfondita di argomentazioni sia favorevoli che contrarie all’obbligo di tali istituzioni di rispettare i diritti umani. Infine il terzo Capitolo riguarda lo studio di strumenti relativi alla ristrutturazione del debito pubblico partendo dall’esame del Sovereign Debt Restructuring Mechanism per poi analizzare gli atti di soft law ossia gli UNCTAD Principles e i Basic Principles del UN General Assembly. Lo studio ricomprende anche i Guiding Principles for Human Rights Impact Assessments for Economic Reform Policies che forniscono anche linee guida ai creditori per garantire il rispetto dei diritti umani. Il Capitolo si conclude prendendo come modello la riforma inglese e quella di New York, la finalità di questo Capitolo è quella di delineare criticamente soluzioni che possano determinare un ulteriore passo in avanti nella complessa articolazione e gestione del debito pubblico.

Debito pubblico e diritti umani: riflessioni critiche

DE VITA, ARIANNA
2022/2023

Abstract

La seguente Tesi “Debito pubblico e diritti umani: riflessioni critiche” vuole indagare una tematica particolarmente attuale ossia la questione del debito pubblico legata alla questione dei diritti umani. Lo scopo dello studio è quello di delineare gli aspetti critici legati ai finanziamenti di Paesi in condizioni di crisi economica e che, invece di comportare uno sviluppo ed una crescita economica, hanno determinato e determinano una forte violazione dei diritti umani. La ricerca ha comportato uno studio comparato di monografie sulla questione del debito pubblico e dei diritti umani con approfondimenti su riviste di settore, articoli analitici e propositivi, nazionali ed internazionali. Posta in primo piano l’assenza di considerazione dei diritti umani un obiettivo primario della ricerca è quello di mettere in luce il limite del Diritto internazionale relativamente alla questione del debito pubblico, approfondendo le forme della sua evoluzione fino ad esaminarne la portata nell’attualità. La tesi è suddivisa in Tre Capitoli. Il primo Capitolo verte sul forte legame che sussiste tra i diritti umani ed il debito pubblico analizzando il problema dei finanziamenti dei governi dittatoriali di Paesi che si trovano in situazione di crisi economica e che si servono di tali aiuti per attivare una forte violazione dei diritti umani. Tale capitolo approfondisce tematiche di particolare interesse come la nozione di debito odioso e quindi del pagamento del debito dello Stato successore ad uno Stato che ha assunto un debito illegittimo. Altra tematica indagata riguarda la questione dei fondi avvoltoio per cui alcuni creditori acquisiscono dei titoli di debito ad un prezzo inferiore rispetto a quello originale per poi agire in giudizio chiedendo l’intero ammontare del prezzo. Il secondo Capitolo riguarda la questione delle istituzioni finanziarie internazionali concentrandosi in particolare sulla Banca Mondiale e sul Fondo Monetario Internazionale che, nel fornire finanziamenti a Paesi in via di sviluppo, impongono delle condizionalità. Approfondendo i limiti intrinseci di tali istituzioni internazionali tale Capitolo mette in evidenza le forti violazioni dei diritti economici, sociali e culturali causate dagli aggiustamenti strutturali e dalle misure di austerity. Inoltre vi si analizzano delle soluzioni relativamente all’aspetto dell’aggiustamento strutturale relativamente alla realizzazione dei programmi “with a human face”. Inoltre tale Capitolo pone come punto di domanda la possibilità di determinare la complicità di istituzioni internazionali partendo da un’analisi approfondita di argomentazioni sia favorevoli che contrarie all’obbligo di tali istituzioni di rispettare i diritti umani. Infine il terzo Capitolo riguarda lo studio di strumenti relativi alla ristrutturazione del debito pubblico partendo dall’esame del Sovereign Debt Restructuring Mechanism per poi analizzare gli atti di soft law ossia gli UNCTAD Principles e i Basic Principles del UN General Assembly. Lo studio ricomprende anche i Guiding Principles for Human Rights Impact Assessments for Economic Reform Policies che forniscono anche linee guida ai creditori per garantire il rispetto dei diritti umani. Il Capitolo si conclude prendendo come modello la riforma inglese e quella di New York, la finalità di questo Capitolo è quella di delineare criticamente soluzioni che possano determinare un ulteriore passo in avanti nella complessa articolazione e gestione del debito pubblico.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/107842