La Tiroidite di Hashimoto, una patologia autoimmune della tiroide, affligge il 10-15% della popolazione in Nord America e mostra un aumento in Europa e Asia. Colpisce principalmente donne dai 30 ai 60 anni, causando ipotiroidismo e insufficienza tiroidea. L'ecografia è cruciale nella diagnosi, mentre gli esami tiroidei valutano l'ormone TSH, regolato da T4 e T3. Livelli elevati di T4 e T3 riducono il TSH. La malattia, causata da anticorpi attaccanti le cellule tiroidee, può manifestarsi con patologie endocrine e autoimmuni. Uno studio clinico su 108 pazienti ha rivelato una correlazione negativa tra depressione e stili di coping emotivi e basati sul problema, influenzati da tratti di personalità. La gradevolezza e l'ansia prevedono gli stili di coping basati sull'emozione, suggerendo che l'identificazione di tratti di personalità possa personalizzare la consulenza per i pazienti con Tiroidite di Hashimoto. Una revisione sistematica ha esplorato la relazione tra eventi stressanti pre-morbosi e malattie autoimmuni, evidenziando un indice di effetto medio moderato. La correlazione era più significativa in studi con più donne e quando considerava un ampio intervallo tra stressors e l'esordio della patologia. Pur suggerendo un ruolo degli stressors nell'eziopatogenesi delle malattie autoimmuni, si sottolinea la necessità di studi prospettici per confermare la relazione causale. Studi hanno evidenziato una relazione tra la funzione tiroidea, disturbi depressivi e d'ansia. I pazienti con disturbo depressivo maggiore e ansia mostravano livelli più elevati di anticorpi anti-perossidasi tiroidea (TPOAb) e ormone stimolante la tiroide (TSH). Altri suggeriscono che l'HT può influenzare la funzione cognitiva e causare alterazioni affettive e psico-sociali. La prevalenza di depressione e disturbi d'ansia è risultata più elevata tra pazienti con Tiroidite di Hashimoto, indicando un impatto sulla salute mentale. Un'indagine pilota ha esaminato i fattori psicologici nelle malattie somatiche, focalizzandosi sull'associazione tra depressione, ansia e malattie croniche come la Tiroidite di Hashimoto. Si sottolinea la necessità di un cambio di paradigma nell'assistenza sanitaria per affrontare le sfide legate alla compliance e all'aderenza nella gestione delle malattie croniche. La correlazione tra aspetti psicologici e la Tiroidite di Hashimoto suggerisce l'importanza di una gestione integrata per migliorare la qualità di vita dei pazienti. Nonostante il numero limitato di studi, emergono numerosi elementi comuni tra gli affetti dal disturbo. Il legame indiretto con la flora batterica intestinale apre prospettive interessanti per la ricerca futura. La forte componente psicosomatica nelle patologie autoimmuni, in particolare la Tiroidite di Hashimoto, richiede ulteriori approfondimenti sui tratti psicologici pre-esistenti.
UN'ANALISI DELLA LETTERATURA SU CAUSE E CONSEGUENZE PSICOLOGICHE DALLA TIROIDITE DI HASHIMOTO
THIEBAT, CLAUDIA
2022/2023
Abstract
La Tiroidite di Hashimoto, una patologia autoimmune della tiroide, affligge il 10-15% della popolazione in Nord America e mostra un aumento in Europa e Asia. Colpisce principalmente donne dai 30 ai 60 anni, causando ipotiroidismo e insufficienza tiroidea. L'ecografia è cruciale nella diagnosi, mentre gli esami tiroidei valutano l'ormone TSH, regolato da T4 e T3. Livelli elevati di T4 e T3 riducono il TSH. La malattia, causata da anticorpi attaccanti le cellule tiroidee, può manifestarsi con patologie endocrine e autoimmuni. Uno studio clinico su 108 pazienti ha rivelato una correlazione negativa tra depressione e stili di coping emotivi e basati sul problema, influenzati da tratti di personalità. La gradevolezza e l'ansia prevedono gli stili di coping basati sull'emozione, suggerendo che l'identificazione di tratti di personalità possa personalizzare la consulenza per i pazienti con Tiroidite di Hashimoto. Una revisione sistematica ha esplorato la relazione tra eventi stressanti pre-morbosi e malattie autoimmuni, evidenziando un indice di effetto medio moderato. La correlazione era più significativa in studi con più donne e quando considerava un ampio intervallo tra stressors e l'esordio della patologia. Pur suggerendo un ruolo degli stressors nell'eziopatogenesi delle malattie autoimmuni, si sottolinea la necessità di studi prospettici per confermare la relazione causale. Studi hanno evidenziato una relazione tra la funzione tiroidea, disturbi depressivi e d'ansia. I pazienti con disturbo depressivo maggiore e ansia mostravano livelli più elevati di anticorpi anti-perossidasi tiroidea (TPOAb) e ormone stimolante la tiroide (TSH). Altri suggeriscono che l'HT può influenzare la funzione cognitiva e causare alterazioni affettive e psico-sociali. La prevalenza di depressione e disturbi d'ansia è risultata più elevata tra pazienti con Tiroidite di Hashimoto, indicando un impatto sulla salute mentale. Un'indagine pilota ha esaminato i fattori psicologici nelle malattie somatiche, focalizzandosi sull'associazione tra depressione, ansia e malattie croniche come la Tiroidite di Hashimoto. Si sottolinea la necessità di un cambio di paradigma nell'assistenza sanitaria per affrontare le sfide legate alla compliance e all'aderenza nella gestione delle malattie croniche. La correlazione tra aspetti psicologici e la Tiroidite di Hashimoto suggerisce l'importanza di una gestione integrata per migliorare la qualità di vita dei pazienti. Nonostante il numero limitato di studi, emergono numerosi elementi comuni tra gli affetti dal disturbo. Il legame indiretto con la flora batterica intestinale apre prospettive interessanti per la ricerca futura. La forte componente psicosomatica nelle patologie autoimmuni, in particolare la Tiroidite di Hashimoto, richiede ulteriori approfondimenti sui tratti psicologici pre-esistenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/107813