La tesi propone un'analisi dell'indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna”, articolata in quattro capitoli, che affrontano il tema da molteplici punti di vista. Il primo capitolo delinea un quadro generale dei regimi di qualità, in particolare riguardo alla loro evoluzione nel tempo rispetto alle politiche europee di qualità, e al loro ruolo come strumento al servizio dei consumatori e dei produttori. Nel secondo capitolo la trattazione si concentra sul concetto di “aree montane”, come contesto da tutelare e valorizzare sia a livello nazionale che sovranazionale. Il terzo capitolo affronta specificamente il tema delle indicazioni facoltative di qualità, quale particolare innovazione introdotta dal Regolamento (UE) n. 1151 del 2012, con particolare riguardo all'indicazione “prodotto di montagna”, a partire dal cosiddetto “valore aggiunto” legato all'origine montana dei prodotti e alle condizioni per l'uso legittimo dell'indicazione stessa. Infine, il quarto capitolo presenta un caso studio: il “Progetto TopValue”; un progetto transfrontaliero, sviluppato tra Italia e Austria, che propone un'indagine sull'impatto dell'indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna” sul grado di interesse e disponibilità a pagare del consumatore e sulle ripercussioni sui ricavi dei produttori. In conclusione, la tesi vuole evidenziare le potenzialità dell'indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna” come strumento in grado di sostenere e mantenere le produzioni montane e di tutelare e favorire lo sviluppo rurale ed economico delle aree montane all'interno dell’Unione Europea.
L'indicazione facoltativa di qualità: "prodotto di montagna"
PINESE, BARBARA
2022/2023
Abstract
La tesi propone un'analisi dell'indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna”, articolata in quattro capitoli, che affrontano il tema da molteplici punti di vista. Il primo capitolo delinea un quadro generale dei regimi di qualità, in particolare riguardo alla loro evoluzione nel tempo rispetto alle politiche europee di qualità, e al loro ruolo come strumento al servizio dei consumatori e dei produttori. Nel secondo capitolo la trattazione si concentra sul concetto di “aree montane”, come contesto da tutelare e valorizzare sia a livello nazionale che sovranazionale. Il terzo capitolo affronta specificamente il tema delle indicazioni facoltative di qualità, quale particolare innovazione introdotta dal Regolamento (UE) n. 1151 del 2012, con particolare riguardo all'indicazione “prodotto di montagna”, a partire dal cosiddetto “valore aggiunto” legato all'origine montana dei prodotti e alle condizioni per l'uso legittimo dell'indicazione stessa. Infine, il quarto capitolo presenta un caso studio: il “Progetto TopValue”; un progetto transfrontaliero, sviluppato tra Italia e Austria, che propone un'indagine sull'impatto dell'indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna” sul grado di interesse e disponibilità a pagare del consumatore e sulle ripercussioni sui ricavi dei produttori. In conclusione, la tesi vuole evidenziare le potenzialità dell'indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna” come strumento in grado di sostenere e mantenere le produzioni montane e di tutelare e favorire lo sviluppo rurale ed economico delle aree montane all'interno dell’Unione Europea.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
778295_tesipinesebarbara.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
829.81 kB
Formato
Adobe PDF
|
829.81 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/107802