This thesis will analyze the work of Golia-illustrator around the First World War and comparing his satirical images and the images belonging to the world of childhood. With regard with the satirical sketches we have based the research especially on the magazine «Numero», founded by Colmo together with the colleagues Caimi and Pitigrilli at the end of 1913. Regarding the children's world we have dealt with many books that Golia illustrates and in some cases is the author as well. This is also happening during the First World War and very close to the war itself. The main titles will be Pentolino e la grrrande Guerra, Tranquillino dopo la guerra vuol creare il mondo¿nuovo, l'Abcdario di guerra. The chapters of the thesis follow the chronological order and each chapter is divided in two parts, the first one deals with adult sketches and the second part studies the childhood drawings. In studying Colmo's sketches we based on the daily press especially the «Gazzetta del Popolo» because Golia was very closely linked to the torinese newspaper and studying the sketches we note a deep attachment to this newspaper. In the children's drawings we note as in the adults sketches the same language full of war references and allusions, hidden or not. We can say, finally, there is a very strong link between adult and satirical language and the children one, and it's incorrect consider the children books only for kids because of the hidden political allusions.
Abstract tesi La tesi intende analizzare il lavoro di Golia-illustratore negli anni della prima guerra mondiale mettendo a confronto le immagini satiriche con quelle destinate al mondo dell'infanzia. Per quanto riguarda le vignette di satira si è fatto riferimento in particolare alla rivista «Numero» fondata da Colmo insieme ai colleghi Caimi e Pitigrilli alla fine del 1913. Per le pubblicazioni per l'infanzia si è trattato, invece, di diversi libri che Golia illustra, e in alcuni casi scrive, sempre nel periodo della guerra e e la grrrande guerra, Tranquillino dopo la guerra vuol creare il mondo¿nuovo e l'Abcdario di guerra. I capitoli, che seguono rigorosamente l'ordine cronologico, si dividono in due parti: nella prima si tratta delle vignette per adulti soprattutto estratte da «Numero». Nella seconda l'attenzione ricade sulla produzione per l'infanzia. Si nota quindi come non siano tanto gli eventi in sé a determinare l'interesse di Colmo, quanto piuttosto l'attenzione che i giornali, ed in particolare la «Gazzetta del popolo», vi prestano. Golia dimostra infatti di essere strettamente legato alla testata torinese ed emerge chiaramente nell'analisi di alcune sue vignette una chiarissima dipendenza dai titoli del giornale. Dalla trattazione dei testi per bambini emerge invece come il linguaggio non sia privo di riferimenti, più o meno celati, ad eventi o situazioni storico-politici coevi e come lo stile sia spesso simile o uguale a quello della satira utilizzato nelle vignette per adulti. I riferimenti sono talvolta palesi anche ai giovani lettori, talvolta invece (soprattutto in Tranquillino) sono leggibili solamente da un adulto particolarmente attento. Il confine tra illustrazione satirica per adulti e illustrazione per l'infanzia è pertanto molto spesso sfumato, e questo atteggiamento di Golia è perfettamente in linea con la pedagogia di guerra che durante il conflitto include i bambini nel contesto bellico come partecipanti attivi, chiave di volta del fronte interno. Oltre all'inserimento delle immagini nel contesto storico, la decifrazione dei significati e lo studio dei legami tra illustrazione satirica e infantile, si sono svolti, nella trattazione anche confronti iconografici tra immagini della stessa produzione di Colmo, nonché di altri illustratori italiani e stranieri contemporanei. Gli accostamenti hanno permesso quindi di capire come iconografie simili vengano spesso utilizzate da persone appartenenti a partiti e stati diversi tra loro, dimostrando come il linguaggio delle immagini sia spesso universalmente analogo.
Il linguaggio di Golia e la prima guerra mondiale. Labili confini tra satira politica e illustrazioni per bambini
PATRIGNANI, ELENA ANNA GIOVANNA
2014/2015
Abstract
Abstract tesi La tesi intende analizzare il lavoro di Golia-illustratore negli anni della prima guerra mondiale mettendo a confronto le immagini satiriche con quelle destinate al mondo dell'infanzia. Per quanto riguarda le vignette di satira si è fatto riferimento in particolare alla rivista «Numero» fondata da Colmo insieme ai colleghi Caimi e Pitigrilli alla fine del 1913. Per le pubblicazioni per l'infanzia si è trattato, invece, di diversi libri che Golia illustra, e in alcuni casi scrive, sempre nel periodo della guerra e e la grrrande guerra, Tranquillino dopo la guerra vuol creare il mondo¿nuovo e l'Abcdario di guerra. I capitoli, che seguono rigorosamente l'ordine cronologico, si dividono in due parti: nella prima si tratta delle vignette per adulti soprattutto estratte da «Numero». Nella seconda l'attenzione ricade sulla produzione per l'infanzia. Si nota quindi come non siano tanto gli eventi in sé a determinare l'interesse di Colmo, quanto piuttosto l'attenzione che i giornali, ed in particolare la «Gazzetta del popolo», vi prestano. Golia dimostra infatti di essere strettamente legato alla testata torinese ed emerge chiaramente nell'analisi di alcune sue vignette una chiarissima dipendenza dai titoli del giornale. Dalla trattazione dei testi per bambini emerge invece come il linguaggio non sia privo di riferimenti, più o meno celati, ad eventi o situazioni storico-politici coevi e come lo stile sia spesso simile o uguale a quello della satira utilizzato nelle vignette per adulti. I riferimenti sono talvolta palesi anche ai giovani lettori, talvolta invece (soprattutto in Tranquillino) sono leggibili solamente da un adulto particolarmente attento. Il confine tra illustrazione satirica per adulti e illustrazione per l'infanzia è pertanto molto spesso sfumato, e questo atteggiamento di Golia è perfettamente in linea con la pedagogia di guerra che durante il conflitto include i bambini nel contesto bellico come partecipanti attivi, chiave di volta del fronte interno. Oltre all'inserimento delle immagini nel contesto storico, la decifrazione dei significati e lo studio dei legami tra illustrazione satirica e infantile, si sono svolti, nella trattazione anche confronti iconografici tra immagini della stessa produzione di Colmo, nonché di altri illustratori italiani e stranieri contemporanei. Gli accostamenti hanno permesso quindi di capire come iconografie simili vengano spesso utilizzate da persone appartenenti a partiti e stati diversi tra loro, dimostrando come il linguaggio delle immagini sia spesso universalmente analogo.File | Dimensione | Formato | |
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