L’universo arabo con la sua lingua, la sua arte e la sua cultura, la quale da secoli suscita fascino e interesse, pare essere ricoperto da un velo di mistero, soprattutto per la sua complessità a tratti contraddittoria. Tali considerazioni valgono soprattutto per la sua componente mitologica; è infatti scarso il materiale che ci è giunto sulla mitologia preislamica. Volendo fare un confronto con, ad esempio, i popoli nordici o altri popoli mediterranei come i greci e latini per i quali sicuramente ognuno ha sentito e conosce, almeno in parte, miti e antiche leggende non è possibile non pensare alla mancanza di questo elemento per quanto riguarda la penisola arabica e più in generale il mondo arabofono. L’immagine che evoca generalmente ‘mitologia araba’ è nella maggior parte dei casi l’opera Le Mille e Una Notte, alf layla wa laylah, testo narrativo di autori vari risalente al X secolo d.C. e in versione definita nel 1400 d.C. formato da numerose storie raccontate ogni notte da Sherazade, la protagonista del racconto cornice che lega tali storie. Ora, tenendo conto che l’opera sopracitata è stata messa per iscritto in un momento in cui l’Islām aveva già conquistato la penisola arabica e raggiunto la sua massima espansione, è evidente che ci sia una lacuna nell’immaginario comune a proposito della mitologia preislamica, un ‘vuoto’ quantomeno interessante. Nonostante questo, una figura enigmatica e complessa è riuscita a lasciarsi svelare anche allo sguardo occidentale, facendo parte della cosmologia coranica ed essendo presente in numerosi miti, arricchendo così di magia e mistero vari racconti. Si tratta della figura del Jinn, latinizzato ‘genio’, del quale si andranno a ricercare le origini e le caratteristiche oggetto ancora oggi di interesse di vari studiosi sia nel mondo arabo-islamico che in Occidente. Si indagherà inoltre come esso sia percepito e sia parte delle credenze popolari. Si revisioneranno e si commenteranno vari testi, tra cui il Corano, per venire a capo almeno in parte del carattere complesso ed enigmatico di questa creatura. L’oggetto di studio si snoda quindi lungo un percorso temporale, con le eventuali evoluzioni che hanno interessato questa figura mitologica e coranica dalle sue origini.
Il 'genio' svelato: rappresentazioni classiche e moderne del jinn
BODORIA, GINEVRA
2022/2023
Abstract
L’universo arabo con la sua lingua, la sua arte e la sua cultura, la quale da secoli suscita fascino e interesse, pare essere ricoperto da un velo di mistero, soprattutto per la sua complessità a tratti contraddittoria. Tali considerazioni valgono soprattutto per la sua componente mitologica; è infatti scarso il materiale che ci è giunto sulla mitologia preislamica. Volendo fare un confronto con, ad esempio, i popoli nordici o altri popoli mediterranei come i greci e latini per i quali sicuramente ognuno ha sentito e conosce, almeno in parte, miti e antiche leggende non è possibile non pensare alla mancanza di questo elemento per quanto riguarda la penisola arabica e più in generale il mondo arabofono. L’immagine che evoca generalmente ‘mitologia araba’ è nella maggior parte dei casi l’opera Le Mille e Una Notte, alf layla wa laylah, testo narrativo di autori vari risalente al X secolo d.C. e in versione definita nel 1400 d.C. formato da numerose storie raccontate ogni notte da Sherazade, la protagonista del racconto cornice che lega tali storie. Ora, tenendo conto che l’opera sopracitata è stata messa per iscritto in un momento in cui l’Islām aveva già conquistato la penisola arabica e raggiunto la sua massima espansione, è evidente che ci sia una lacuna nell’immaginario comune a proposito della mitologia preislamica, un ‘vuoto’ quantomeno interessante. Nonostante questo, una figura enigmatica e complessa è riuscita a lasciarsi svelare anche allo sguardo occidentale, facendo parte della cosmologia coranica ed essendo presente in numerosi miti, arricchendo così di magia e mistero vari racconti. Si tratta della figura del Jinn, latinizzato ‘genio’, del quale si andranno a ricercare le origini e le caratteristiche oggetto ancora oggi di interesse di vari studiosi sia nel mondo arabo-islamico che in Occidente. Si indagherà inoltre come esso sia percepito e sia parte delle credenze popolari. Si revisioneranno e si commenteranno vari testi, tra cui il Corano, per venire a capo almeno in parte del carattere complesso ed enigmatico di questa creatura. L’oggetto di studio si snoda quindi lungo un percorso temporale, con le eventuali evoluzioni che hanno interessato questa figura mitologica e coranica dalle sue origini.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/107777