In this thesis the objective is to address the issue of Transitional Justice together with that of Restorative Justice. A field of application of the concept of transition and, in particular, of transitional justice, is that of the ways of affirming democracy following epochal fractures: that is why this study will focus exclusively on democratic transitions and will pay particular attention to the path taken by Argentina marked by the demand for truth and justice after a long time of silence and atrocities committed by the State itself. The desire to investigate thoroughly the role played in political transitions from memory and oblivion, both in their individual dimension and in their collective dimension, has led to the identification of the task that these two “phenomena” have in the history of the Country in which memory and forgetfulness have been variously declined, also in legal form, and have been of fundamental importance. In other words, it is the particular angle from which the transition phenomenon is perceived that warrants such a choice. In the first chapter I will therefore deal with the subject of transitional justice, an expression coined a few decades ago but a practice used since ancient Athens, and delve into the subject of the Truth Commissions. These nonjudicial bodies have long been involved in most parts of the world in demanding justice for the victims of crimes against humanity committed especially by the State, by those in power who can afford to use their authority as they wish against those who should be protected by that same State. In the second chapter the purpose is to analyse, as already mentioned, the political but also the human experience that the Argentina of the 1970s and 1980s went through . I will investigate the theme of the dictatorship, the suppression it inflicted, the phenomenon of the "Desaparecidos" and how, after years, thanks to the Comisión Nacional sobre la Desaparición de Personas (CONADEP) , other bodies and courageous and willing people, democracy was established and justice took its course, which is still developing today. In the last chapter, on the other hand, I intend to analyse today's Argentina and its relationship with the past, insisting on the importance that memory has, remembering the history of one's own country and how transmitting the same will to others is fundamental also to prevent future conflicts. This research will be carried out with a legislative approach and by insisting on the value that human rights have and the value that we must give them so that these atrocities will be admitted less and less and, utopianly speaking, one day no longer exist, especially if carried out by bodies such as the State, which has the possibility of using many tools to 'justify' itself and motivate its actions. As Hannah Arendt said: "Under conditions of tyranny it is far easier to act than to think" .
In questa tesi l'obiettivo è quello di affrontare la questione della giustizia di transizione insieme a quella della giustizia riparativa. Un campo di applicazione del concetto di transizione e, in particolare, di giustizia transitoria, è quello dei modi di affermare la democrazia dopo le fratture epocali: ecco perché questo studio si concentrerà esclusivamente sulle transizioni democratiche e presterà particolare attenzione al percorso intrapreso dall'Argentina segnato dalla richiesta di verità e giustizia dopo un lungo periodo di silenzio e atrocità commesse dallo Stato stesso. Il desiderio di indagare a fondo il ruolo svolto nelle transizioni politiche dalla memoria e dall'oblio, sia nella loro dimensione individuale che nella loro dimensione collettiva, ha portato all'identificazione del compito che questi due "fenomeni" hanno nella storia del Paese in cui la memoria e l'oblio sono stati variamente declinati, anche in forma giuridica, e sono stati di fondamentale importanza. In altre parole, è la prospettiva particolare da cui si percepisce il fenomeno di transizione che giustifica tale scelta. Nel primo capitolo tratterò quindi il tema della giustizia di transizione, un'espressione coniata qualche decennio fa ma una pratica usata fin dall'antica Atene, e approfondirò il tema delle Commissioni della Verità. Questi organismi non giudiziari sono da tempo impegnati nella maggior parte del mondo a chiedere giustizia per le vittime di crimini contro l'umanità commessi in particolare dallo Stato, da coloro che sono al potere e che possono permettersi di usare la loro autorità come vogliono contro coloro che dovrebbero essere protetti da quello stesso Stato. Nel secondo capitolo lo scopo è quello di analizzare, come già accennato, l'esperienza politica ma anche umana che ha attraversato l'Argentina degli anni '70 e '80 . Indagherò il tema della dittatura, la repressione che ha inflitto, il fenomeno del "Desaparecidos" e come, dopo anni, grazie alla Comisión Nacional sobre la Desaparición de Personas (CONADEP), altri organismi e persone coraggiose e volenterose, la democrazia è stata stabilita e la giustizia ha preso il suo corso, che è ancora in via di sviluppo oggi. Nell'ultimo capitolo, invece, intendo analizzare l'Argentina di oggi e il suo rapporto con il passato, insistendo sull'importanza che ha la memoria, ricordare la storia del proprio Paese e come trasmettere la stessa volontà agli altri sia fondamentale anche per prevenire futuri conflitti. Questa ricerca sarà condotta con un approccio legislativo e insistendo sul valore che i diritti umani hanno e sul valore che dobbiamo dare loro in modo che queste atrocità siano sempre meno ammesse e, utopisticamente parlando, un giorno non esisteranno più, soprattutto se effettuate da organismi come lo Stato, che ha la possibilità di utilizzare molti strumenti per 'giustificare' se stesso e motivare le sue azioni. Come disse Hannah Arendt: "In condizioni di tirannia è molto più facile agire che pensare".
Il Ruolo della Giustizia Riparativa in Argentina
GALFRÈ, ANNA MARIA
2022/2023
Abstract
In questa tesi l'obiettivo è quello di affrontare la questione della giustizia di transizione insieme a quella della giustizia riparativa. Un campo di applicazione del concetto di transizione e, in particolare, di giustizia transitoria, è quello dei modi di affermare la democrazia dopo le fratture epocali: ecco perché questo studio si concentrerà esclusivamente sulle transizioni democratiche e presterà particolare attenzione al percorso intrapreso dall'Argentina segnato dalla richiesta di verità e giustizia dopo un lungo periodo di silenzio e atrocità commesse dallo Stato stesso. Il desiderio di indagare a fondo il ruolo svolto nelle transizioni politiche dalla memoria e dall'oblio, sia nella loro dimensione individuale che nella loro dimensione collettiva, ha portato all'identificazione del compito che questi due "fenomeni" hanno nella storia del Paese in cui la memoria e l'oblio sono stati variamente declinati, anche in forma giuridica, e sono stati di fondamentale importanza. In altre parole, è la prospettiva particolare da cui si percepisce il fenomeno di transizione che giustifica tale scelta. Nel primo capitolo tratterò quindi il tema della giustizia di transizione, un'espressione coniata qualche decennio fa ma una pratica usata fin dall'antica Atene, e approfondirò il tema delle Commissioni della Verità. Questi organismi non giudiziari sono da tempo impegnati nella maggior parte del mondo a chiedere giustizia per le vittime di crimini contro l'umanità commessi in particolare dallo Stato, da coloro che sono al potere e che possono permettersi di usare la loro autorità come vogliono contro coloro che dovrebbero essere protetti da quello stesso Stato. Nel secondo capitolo lo scopo è quello di analizzare, come già accennato, l'esperienza politica ma anche umana che ha attraversato l'Argentina degli anni '70 e '80 . Indagherò il tema della dittatura, la repressione che ha inflitto, il fenomeno del "Desaparecidos" e come, dopo anni, grazie alla Comisión Nacional sobre la Desaparición de Personas (CONADEP), altri organismi e persone coraggiose e volenterose, la democrazia è stata stabilita e la giustizia ha preso il suo corso, che è ancora in via di sviluppo oggi. Nell'ultimo capitolo, invece, intendo analizzare l'Argentina di oggi e il suo rapporto con il passato, insistendo sull'importanza che ha la memoria, ricordare la storia del proprio Paese e come trasmettere la stessa volontà agli altri sia fondamentale anche per prevenire futuri conflitti. Questa ricerca sarà condotta con un approccio legislativo e insistendo sul valore che i diritti umani hanno e sul valore che dobbiamo dare loro in modo che queste atrocità siano sempre meno ammesse e, utopisticamente parlando, un giorno non esisteranno più, soprattutto se effettuate da organismi come lo Stato, che ha la possibilità di utilizzare molti strumenti per 'giustificare' se stesso e motivare le sue azioni. Come disse Hannah Arendt: "In condizioni di tirannia è molto più facile agire che pensare". File | Dimensione | Formato | |
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