For thirty years researchers have studied electronic performance monitoring (EPM) examining the effects of the software characteristics on employees. Previous studies focused on several EPM aspects, from feedback properties to control intensity, analyzing the consequences on performance, job satisfaction, organizational justice and many more. The first purpose of this paper is summarizing the history of work surveillance, emphasizing the power relationship between employer and employees. Afterwards, a brief meta-analysis is going to review the numerous theories used to clarify the properties of electronic monitoring and the different taxonomies used by researchers, proposing a new classification resistant to time and to the evolution of technology. The majority of past research has focused on quantitative models useful to obtain an overview of the phenomenon, leaving aside a great amount of information. The qualitative study presented in this paper aims to partially fill this gap through semi-structured interviews, the thoughts of former staff members of a company that intensively uses EPM were analyzed. Some issues of fundamental interest to organizations emerged, including concern about hidden corporate policies, lack of job satisfaction and anxiety about monitoring. This method displayed the plurality of views of respondents, emphasizing the importance and value of the particular point of view that only those who work or have worked under strict electronic surveillance have.

Il monitoraggio elettronico è un tema di ricerca rilevante da trent’anni a questa parte. Gli studi sull’argomento hanno approfondito le ricadute legate ai vari attributi dei software di sorveglianza, dalle caratteristiche del feedback all’intensità del controllo analizzandone gli effetti su performance, soddisfazione, giustizia organizzativa e via dicendo. Il primo scopo dell’elaborato sarà una rassegna storica sul tema del monitoraggio sul lavoro, prendendo successivamente in considerazione il rapporto di potere tra superiori e personale. Si presenta in seguito una breve meta-analisi sulle teorie legate alla sorveglianza elettronica sul luogo di lavoro e le tassonomie presenti in letteratura, con il fine di riassumere i risultati ottenuti fino a oggi e proporre una nuova classificazione resistente al tempo e alle evoluzioni dell’informatica. Inoltre, la maggioranza delle ricerche passate ha una base quantitativa utile per ottenere una visione di insieme sul fenomeno, ma che lascia da parte una grande quantità di informazioni. Lo studio qualitativo proposto all’interno del presente elaborato ha il fine di colmare parzialmente questo vuoto interpellando direttamente gli individui interessati. Grazie a delle interviste semi-strutturate è stata analizzata l’opinione di ex membri del personale di un’azienda che utilizza intensivamente il monitoraggio elettronico della performance (EPM). Grazie all’interazione sono emersi alcuni temi di fondamentale interesse per le organizzazioni, tra cui l’angoscia nei confronti delle politiche aziendali nascoste, la mancanza di soddisfazione legata al lavoro meccanico e l’ansia provata verso il monitoraggio. Il metodo dell’analisi dei discorsi ha permesso di mettere in risalto la pluralità di visioni degli intervistati e delle intervistate, sottolineando l’importanza e il valore del punto di vista peculiare che possiede solo chi lavora o ha lavorato sotto stretta sorveglianza elettronica.

Il monitoraggio elettronico in organizzazione: caratteristiche, conseguenze e opinioni del personale

SCRIMA, ALESSIA
2022/2023

Abstract

Il monitoraggio elettronico è un tema di ricerca rilevante da trent’anni a questa parte. Gli studi sull’argomento hanno approfondito le ricadute legate ai vari attributi dei software di sorveglianza, dalle caratteristiche del feedback all’intensità del controllo analizzandone gli effetti su performance, soddisfazione, giustizia organizzativa e via dicendo. Il primo scopo dell’elaborato sarà una rassegna storica sul tema del monitoraggio sul lavoro, prendendo successivamente in considerazione il rapporto di potere tra superiori e personale. Si presenta in seguito una breve meta-analisi sulle teorie legate alla sorveglianza elettronica sul luogo di lavoro e le tassonomie presenti in letteratura, con il fine di riassumere i risultati ottenuti fino a oggi e proporre una nuova classificazione resistente al tempo e alle evoluzioni dell’informatica. Inoltre, la maggioranza delle ricerche passate ha una base quantitativa utile per ottenere una visione di insieme sul fenomeno, ma che lascia da parte una grande quantità di informazioni. Lo studio qualitativo proposto all’interno del presente elaborato ha il fine di colmare parzialmente questo vuoto interpellando direttamente gli individui interessati. Grazie a delle interviste semi-strutturate è stata analizzata l’opinione di ex membri del personale di un’azienda che utilizza intensivamente il monitoraggio elettronico della performance (EPM). Grazie all’interazione sono emersi alcuni temi di fondamentale interesse per le organizzazioni, tra cui l’angoscia nei confronti delle politiche aziendali nascoste, la mancanza di soddisfazione legata al lavoro meccanico e l’ansia provata verso il monitoraggio. Il metodo dell’analisi dei discorsi ha permesso di mettere in risalto la pluralità di visioni degli intervistati e delle intervistate, sottolineando l’importanza e il valore del punto di vista peculiare che possiede solo chi lavora o ha lavorato sotto stretta sorveglianza elettronica.
ITA
For thirty years researchers have studied electronic performance monitoring (EPM) examining the effects of the software characteristics on employees. Previous studies focused on several EPM aspects, from feedback properties to control intensity, analyzing the consequences on performance, job satisfaction, organizational justice and many more. The first purpose of this paper is summarizing the history of work surveillance, emphasizing the power relationship between employer and employees. Afterwards, a brief meta-analysis is going to review the numerous theories used to clarify the properties of electronic monitoring and the different taxonomies used by researchers, proposing a new classification resistant to time and to the evolution of technology. The majority of past research has focused on quantitative models useful to obtain an overview of the phenomenon, leaving aside a great amount of information. The qualitative study presented in this paper aims to partially fill this gap through semi-structured interviews, the thoughts of former staff members of a company that intensively uses EPM were analyzed. Some issues of fundamental interest to organizations emerged, including concern about hidden corporate policies, lack of job satisfaction and anxiety about monitoring. This method displayed the plurality of views of respondents, emphasizing the importance and value of the particular point of view that only those who work or have worked under strict electronic surveillance have.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/107620