Il presente lavoro analizza le relazioni fra l’andamento meteorologico e le dinamiche della maturazione della cultivar Chardonnay nel contesto viticolo della Franciacorta. Il lavoro si basa sulle attività di monitoraggio della maturazione delle uve effettuata dai tecnici del Consorzio Franciacorta per supportare i viticoltori nella gestione del vigneto. Grazie a questa utile attività è stato costituito un database comprendente curve di maturazione relative a più vigneti per 23 anni consecutivi, dal 2001 ad oggi. L’influenza delle variabili meteorologiche sulle dinamiche di maturazione è stata indagata mediate il computo di diversi indici agrometeorologici, utilizzando la serie storica della stazione di Corte Franca, facente parte della rete agrometeorologica provincia di Brescia. Più nel dettaglio sono stati considerati indicatori relativi alle risorse termiche quali l’indice di Winkler e le ore Normali di Caldo, indicatori di stress da eccesso termico, quali il conteggio delle ondate di calore e delle ore in condizioni stressanti ed indicatori relativi al livello precipitativo (cumuli e frequenza delle precipitazioni). Gli indici sono stati aggregati considerando diversi intervalli di tempo e messi in relazione con l’andamento delle maturazioni. I risultati ottenuti hanno portato alla conclusione che: gli indici termici spiegano abbastanza bene l’andamento zuccherino in quasi la totalità degli intervalli di tempo, specialmente l’indice di Winkler, mentre funzionano meno quelli pluviometrici (ma portano comunque a dei risultati). Nel caso delle acidità, gli indici più indicativi sono stati quelli termici e l’NDRCUM, entrambi per il periodo fino all’invaiatura e soprattutto per il periodo fra l’allegagione e l’invaiatura. Una volta finita questa prima elaborazione dei dati, si è passati ad una rappresentazione grafica dei vigneti analizzati, creando delle mappe satellitari in cui i nostri dati sono stati rappresentati, in modo tale da individuare visivamente le zone in cui abbiamo trovato delle “anomalie” rispetto alle medie. Sono state fatte infine delle analisi statistiche al fine di verificare l’effettivo impatto ambientale sulla maturazione dello Chardonnay. Generalmente, nelle annate calde e/o siccitose, dovrebbero risultare acidità pressoché basse e maturazioni precoci rispetto alla media; viceversa, nelle annate fresche e/o piovose, dovrebbero risultare acidità più alte e maturazioni tardive rispetto alla media. È stato osservato che però non tutte le annate hanno rispettato questi pronostici, portandoci alla conclusione che non si possono ancora avanzare ipotesi concrete che leghino la variabilità di queste “anomalie” al clima e/o al complesso di caratteristiche rappresentati dalle Unità Vocazionali, ma potrebbe far pensare ad altri fattori di influenza come la gestione del vigneto, il sistema d’allevamento ecc. Questo studio potrà aiutare nel processo di validazione ed eventuale semplificazione della zonazione dell’areale Franciacortino, mettendo in risalto anche l’influenza della componente pedologica, e potrà supportare la riorganizzazione della distribuzione dei vigneti campione, finalizzata alla razionalizzazione delle attività di monitoraggio.
ANALISI VENTENNALE DELLA VARIABILITÀ DELLA MATURAZIONE DI CHARDONNAY NELL’AREALE FRANCIACORTINO
VIESTI, STEFANO
2022/2023
Abstract
Il presente lavoro analizza le relazioni fra l’andamento meteorologico e le dinamiche della maturazione della cultivar Chardonnay nel contesto viticolo della Franciacorta. Il lavoro si basa sulle attività di monitoraggio della maturazione delle uve effettuata dai tecnici del Consorzio Franciacorta per supportare i viticoltori nella gestione del vigneto. Grazie a questa utile attività è stato costituito un database comprendente curve di maturazione relative a più vigneti per 23 anni consecutivi, dal 2001 ad oggi. L’influenza delle variabili meteorologiche sulle dinamiche di maturazione è stata indagata mediate il computo di diversi indici agrometeorologici, utilizzando la serie storica della stazione di Corte Franca, facente parte della rete agrometeorologica provincia di Brescia. Più nel dettaglio sono stati considerati indicatori relativi alle risorse termiche quali l’indice di Winkler e le ore Normali di Caldo, indicatori di stress da eccesso termico, quali il conteggio delle ondate di calore e delle ore in condizioni stressanti ed indicatori relativi al livello precipitativo (cumuli e frequenza delle precipitazioni). Gli indici sono stati aggregati considerando diversi intervalli di tempo e messi in relazione con l’andamento delle maturazioni. I risultati ottenuti hanno portato alla conclusione che: gli indici termici spiegano abbastanza bene l’andamento zuccherino in quasi la totalità degli intervalli di tempo, specialmente l’indice di Winkler, mentre funzionano meno quelli pluviometrici (ma portano comunque a dei risultati). Nel caso delle acidità, gli indici più indicativi sono stati quelli termici e l’NDRCUM, entrambi per il periodo fino all’invaiatura e soprattutto per il periodo fra l’allegagione e l’invaiatura. Una volta finita questa prima elaborazione dei dati, si è passati ad una rappresentazione grafica dei vigneti analizzati, creando delle mappe satellitari in cui i nostri dati sono stati rappresentati, in modo tale da individuare visivamente le zone in cui abbiamo trovato delle “anomalie” rispetto alle medie. Sono state fatte infine delle analisi statistiche al fine di verificare l’effettivo impatto ambientale sulla maturazione dello Chardonnay. Generalmente, nelle annate calde e/o siccitose, dovrebbero risultare acidità pressoché basse e maturazioni precoci rispetto alla media; viceversa, nelle annate fresche e/o piovose, dovrebbero risultare acidità più alte e maturazioni tardive rispetto alla media. È stato osservato che però non tutte le annate hanno rispettato questi pronostici, portandoci alla conclusione che non si possono ancora avanzare ipotesi concrete che leghino la variabilità di queste “anomalie” al clima e/o al complesso di caratteristiche rappresentati dalle Unità Vocazionali, ma potrebbe far pensare ad altri fattori di influenza come la gestione del vigneto, il sistema d’allevamento ecc. Questo studio potrà aiutare nel processo di validazione ed eventuale semplificazione della zonazione dell’areale Franciacortino, mettendo in risalto anche l’influenza della componente pedologica, e potrà supportare la riorganizzazione della distribuzione dei vigneti campione, finalizzata alla razionalizzazione delle attività di monitoraggio.File | Dimensione | Formato | |
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