L’esperienza dei bambini gifted in ambito scolastico: le relazioni con gli insegnanti e con il gruppo dei pari.

In this paper in Developmental Psychopathology, the topic of children's plusdotation is addressed, focusing on the school setting. It begins with an introduction where it describes how plusdotation was conceived and how it has changed over time: the term was first used in 1869 by Francis Galton and referred only to IQ, whereas today it is known to be a multicomponential construct that also takes into account other elements including cognitive functioning, reality processing modalities, metacognitive characteristics, emotional characteristics, and relational skills, without neglecting the family and social domains. Next, we will focus on gifted children specifically in the school setting. Despite the fact that they learn more quickly and qualitatively differently from their peers, they are not always comfortable in the classroom. Indeed, we will go on to see what attitudes they implement in the classroom and the relationship they establish with teachers and peers, while also describing some of the teaching methodologies that could be put into practice if there is a gifted child in the classroom.

In questo elaborato in materia di Psicopatologia dello sviluppo si affronta l’argomento della plusdotazione dei bambini, concentrandosi sull’ambito scolastico. Si inizia con un’introduzione dove viene descritto come è stata concepita la plusdotazione e come questa sia cambiata nel corso del tempo: il termine viene usato per la prima volta nel 1869 da Francis Galton e faceva riferimento al solo quoziente intellettivo, mentre oggi si sa che è un costrutto multicomponenziale che prende in considerazione anche altri elementi tra cui il funzionamento cognitivo, le modalità di processamento della realtà, le caratteristiche metacognitive, le caratteristiche emotive, le competenze relazionali, senza trascurare gli ambiti familiare e sociale. Successivamente ci si focalizza sui bambini gifted proprio in ambito scolastico. Nonostante essi apprendano in modo più rapido e qualitativamente diverso dai loro pari non sempre si trovano a loro agio in classe. Si andranno infatti a vedere quali atteggiamenti essi attuano in classe e il rapporto che essi instaurano con gli insegnanti e i pari, descrivendo anche alcune delle metodologie didattiche che potrebbero essere messe in pratica se in classe è presente un bambino plusdotato.