Questo elaborato cercherà di analizzare la figura di Bruno Munari e quello che è stato l’esito del suo approccio all’arte cinetica e programmata, sia dal punto di vista teorico che pratico. Tramite un’analisi dettagliata verrà ripercorsa la sua vita, i suoi studi e i suoi lavori negli svariati campi di interesse che la sua persona ha conosciuto: architetto, designer e pedagogo; l'analisi verrà fatta ponendo particolare attenzione all’approccio futurista che Munari ha dimostrato di avere, permettendo la consolidazione del suo pensiero estetico. L’arte cinetica è una forma artistica moderna e innovativa che tenta di superare i tradizionali limiti dell'arte, con l’obiettivo di far uscire le opere dalla cornice, creando una quarta dimensione in cui la variabile spazio-temporale diventa un mezzo espressivo. La peculiarità di questa forma d’arte sta proprio nella sua capacità di sperimentare nuove modalità espressive, liberando così l'arte dai limiti che gli sono sempre stati imposti. Per secoli, l'arte ha costituito un mezzo di espressione che ha permesso di creare uno spazio tra la rappresentazione e l'osservatore. Ciò è stato reso possibile dall'utilizzo di tecniche che hanno contribuito a creare una sensazione di profondità e distanza tra l'opera rappresentata e l'osservatore, argomento che verrà approfondito nel secondo capitolo. Particolare enfasi sarà, infine, rivolta alle macchine inutili di Bruno Munari, che egli definisce come oggetti che contraddicono la loro natura intrinseca di essere strumenti utili per l'uomo; macchine che sono state create per non svolgere alcuna funzione pratica, ma solo per esplorare il concetto di inutilità, sperimentando le relazioni tra l'uomo e gli oggetti. Verrà approfondito il loro scopo, ossia quello di stimolare la riflessione sui legami tra l'arte e la tecnologia, sia dal punto di vista estetico che concettuale.
Quando l'opera va oltre il quadro: Bruno Munari e l'arte cinetica
CAPUTO, LUDOVICA
2022/2023
Abstract
Questo elaborato cercherà di analizzare la figura di Bruno Munari e quello che è stato l’esito del suo approccio all’arte cinetica e programmata, sia dal punto di vista teorico che pratico. Tramite un’analisi dettagliata verrà ripercorsa la sua vita, i suoi studi e i suoi lavori negli svariati campi di interesse che la sua persona ha conosciuto: architetto, designer e pedagogo; l'analisi verrà fatta ponendo particolare attenzione all’approccio futurista che Munari ha dimostrato di avere, permettendo la consolidazione del suo pensiero estetico. L’arte cinetica è una forma artistica moderna e innovativa che tenta di superare i tradizionali limiti dell'arte, con l’obiettivo di far uscire le opere dalla cornice, creando una quarta dimensione in cui la variabile spazio-temporale diventa un mezzo espressivo. La peculiarità di questa forma d’arte sta proprio nella sua capacità di sperimentare nuove modalità espressive, liberando così l'arte dai limiti che gli sono sempre stati imposti. Per secoli, l'arte ha costituito un mezzo di espressione che ha permesso di creare uno spazio tra la rappresentazione e l'osservatore. Ciò è stato reso possibile dall'utilizzo di tecniche che hanno contribuito a creare una sensazione di profondità e distanza tra l'opera rappresentata e l'osservatore, argomento che verrà approfondito nel secondo capitolo. Particolare enfasi sarà, infine, rivolta alle macchine inutili di Bruno Munari, che egli definisce come oggetti che contraddicono la loro natura intrinseca di essere strumenti utili per l'uomo; macchine che sono state create per non svolgere alcuna funzione pratica, ma solo per esplorare il concetto di inutilità, sperimentando le relazioni tra l'uomo e gli oggetti. Verrà approfondito il loro scopo, ossia quello di stimolare la riflessione sui legami tra l'arte e la tecnologia, sia dal punto di vista estetico che concettuale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
888159_tesicaputoludovica888159.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.83 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.83 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/107460