Questo lavoro vuole indagare la relazione tra la nascita pretermine e i legami di attaccamento che il bambino instaura con le figure di riferimento: prima i genitori e in particolare la madre e poi, una volta iniziato il nido di infanzia, le educatrici grazie al processo di ambientamento. La nascita pretermine viene definita seguendo il principale criterio proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che fa riferimento all’età gestazionale (e.g.) e al peso del nascituro, infatti il bambino si dice pretermine se nasce prima della trentasettesima settimana di gestazione e se pesa meno di 2,500 chilogrammi. La nascita prematura è una delle maggiori cause di ritardo dello sviluppo: a causa della sua immaturità fisica e neurologica, il neonato ha più difficoltà a codificare i messaggi provenienti dal mondo esterno, si adatta molto lentamente agli interventi degli adulti poiché non produce risposte di feedback che possono orientare il genitore e partecipa di meno alle interazioni sociali per questo i genitori, in particolare la madre, hanno difficoltà a stabilire fin da subito un legame di attaccamento con il figlio; tuttavia, dopo i primi momenti di disorientamento, la madre si adatta al bambino lasciando da parte le rappresentazioni del bambino immaginato e di madre perfetta. Il legame di attaccamento è una forma di relazione affettiva emotivamente significativa che un individuo costruisce con una persona specifica con la quale desidera mantenere vicinanza e contatto. Quello che è noto è che le mamme dei bambini nati pretermine sono in genere più impacciate e lente nello stabilire un rapporto con il figlio: nel primo anno di vita, in particolare, sono molto ansiose e vedono il proprio bambino come fragile e bisognoso di cure, avendolo visto per molto tempo piccolo e ospedalizzato. Questo è visibile soprattutto nel momento in cui il bambino inizia a frequentare il nido d'infanzia nel quale, nel periodo di ambientamento, le educatrici devono saper cogliere i bisogni dei bambini e instaurare un legame di attaccamento con loro, ma anche saper gestire i bisogni dei genitori e quelli dei bambini pretermine sono più specifici e particolari di quelli dei bambini nati a termine.
Bambini nati prematuri: relazioni di attaccamento e ambientamento al nido d'infanzia
SALOMONE, CAMILLA
2022/2023
Abstract
Questo lavoro vuole indagare la relazione tra la nascita pretermine e i legami di attaccamento che il bambino instaura con le figure di riferimento: prima i genitori e in particolare la madre e poi, una volta iniziato il nido di infanzia, le educatrici grazie al processo di ambientamento. La nascita pretermine viene definita seguendo il principale criterio proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che fa riferimento all’età gestazionale (e.g.) e al peso del nascituro, infatti il bambino si dice pretermine se nasce prima della trentasettesima settimana di gestazione e se pesa meno di 2,500 chilogrammi. La nascita prematura è una delle maggiori cause di ritardo dello sviluppo: a causa della sua immaturità fisica e neurologica, il neonato ha più difficoltà a codificare i messaggi provenienti dal mondo esterno, si adatta molto lentamente agli interventi degli adulti poiché non produce risposte di feedback che possono orientare il genitore e partecipa di meno alle interazioni sociali per questo i genitori, in particolare la madre, hanno difficoltà a stabilire fin da subito un legame di attaccamento con il figlio; tuttavia, dopo i primi momenti di disorientamento, la madre si adatta al bambino lasciando da parte le rappresentazioni del bambino immaginato e di madre perfetta. Il legame di attaccamento è una forma di relazione affettiva emotivamente significativa che un individuo costruisce con una persona specifica con la quale desidera mantenere vicinanza e contatto. Quello che è noto è che le mamme dei bambini nati pretermine sono in genere più impacciate e lente nello stabilire un rapporto con il figlio: nel primo anno di vita, in particolare, sono molto ansiose e vedono il proprio bambino come fragile e bisognoso di cure, avendolo visto per molto tempo piccolo e ospedalizzato. Questo è visibile soprattutto nel momento in cui il bambino inizia a frequentare il nido d'infanzia nel quale, nel periodo di ambientamento, le educatrici devono saper cogliere i bisogni dei bambini e instaurare un legame di attaccamento con loro, ma anche saper gestire i bisogni dei genitori e quelli dei bambini pretermine sono più specifici e particolari di quelli dei bambini nati a termine.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/107442